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di Antonella Marconi- Sapori in concerto
Questa torta è anche chiamata torta
paesana,il che fa capire che non ne puo’ esistere una sola
versione!Cambia da paese a paese e addirittura ogni famiglia ha la sua
versione,il piu’ delle volte tramandata a voce,perchè questa è una torta
che si fa davvero a occhio,che si sente con le mani quando è giusta la
compattezza dell’impasto.
paesana,il che fa capire che non ne puo’ esistere una sola
versione!Cambia da paese a paese e addirittura ogni famiglia ha la sua
versione,il piu’ delle volte tramandata a voce,perchè questa è una torta
che si fa davvero a occhio,che si sente con le mani quando è giusta la
compattezza dell’impasto.
Questo dolce si produce in Val Formazza,
in Val Vigezzo e in tutta la Provincia del Verbano-Cusio-Ossola.La si
trova anche nelle vallate biellesi. Alcuni lo rivendicano come dolce
lombardo.
In Brianza, ma anche in Veneto, è ancora viva l’usanza di cucinare nei
mesi autunnali, in ottobre soprattutto, in coincidenza con le singole
feste patronali, una torta di origine contadina, il cui ingrediente
principale è appunto il pane raffermo.
in Val Vigezzo e in tutta la Provincia del Verbano-Cusio-Ossola.La si
trova anche nelle vallate biellesi. Alcuni lo rivendicano come dolce
lombardo.
In Brianza, ma anche in Veneto, è ancora viva l’usanza di cucinare nei
mesi autunnali, in ottobre soprattutto, in coincidenza con le singole
feste patronali, una torta di origine contadina, il cui ingrediente
principale è appunto il pane raffermo.
Un dolce povero solo di nome,che sta ad
indicare un dolce che preparavano i nostri contadini una volta,che non
vuol dire di scarsa golosità o banalità,perchè lo si arricchisce con
biscotti secchi,uvetta,frutta candita,pinoli,frutta secca,amaretti….
indicare un dolce che preparavano i nostri contadini una volta,che non
vuol dire di scarsa golosità o banalità,perchè lo si arricchisce con
biscotti secchi,uvetta,frutta candita,pinoli,frutta secca,amaretti….
Le
nonne e bisnonne hanno inventato altre ricette appetitose come la
panzanella o la pappa col pomodoro per riciclare il pane raffermo. E ci
hanno tramandato anche questa dolcissima proposta.
nonne e bisnonne hanno inventato altre ricette appetitose come la
panzanella o la pappa col pomodoro per riciclare il pane raffermo. E ci
hanno tramandato anche questa dolcissima proposta.
Nella versione odierna,quella che
propongo sempre per riutilizzare il pane raffermo e di volta in volta la
arricchisco con quello che trovo in dispensa, ho utilizzato solo le
noci. La compattezza morbida del composto,che ricorda quello del
castagnaccio,si incontra con il croccante delle noci ed è una sensazione
bellissima per il palato!
propongo sempre per riutilizzare il pane raffermo e di volta in volta la
arricchisco con quello che trovo in dispensa, ho utilizzato solo le
noci. La compattezza morbida del composto,che ricorda quello del
castagnaccio,si incontra con il croccante delle noci ed è una sensazione
bellissima per il palato!
Si racconta che la torta venisse
preparata dai pastori qualche giorno prima di lasciare gli alpeggi e
scendere a valle per l’inverno, utilizzando tutti i vecchi tozzi di pane
raffermo e gli avanzi che erano rimasti in credenza. Non esiste una
vera documentazione a riguardo e la ricetta si tramanda da secoli di
madre in figlia.
preparata dai pastori qualche giorno prima di lasciare gli alpeggi e
scendere a valle per l’inverno, utilizzando tutti i vecchi tozzi di pane
raffermo e gli avanzi che erano rimasti in credenza. Non esiste una
vera documentazione a riguardo e la ricetta si tramanda da secoli di
madre in figlia.
Nei miei ricordi invece,vedo una bambina
che guarda la sua mamma mentre prepara questo strano dolce,e vede nella
ciotola il pane ammollato nel latte che ad essere sinceri le fa un po’
senso perchè sembra il pastone delle galline.Ma quando esce dal
forno,magicamente ha un altro profumatissimo aspetto! E le parole della
mamma che raccomandano di lasciarla raffreddare perchè le torte mangiate
calde fanno venire il mal di pancia….
che guarda la sua mamma mentre prepara questo strano dolce,e vede nella
ciotola il pane ammollato nel latte che ad essere sinceri le fa un po’
senso perchè sembra il pastone delle galline.Ma quando esce dal
forno,magicamente ha un altro profumatissimo aspetto! E le parole della
mamma che raccomandano di lasciarla raffreddare perchè le torte mangiate
calde fanno venire il mal di pancia….
TORTA DE PAN E NOS (Torta di pane e noci)
700 g di pane raffermo
1,5 dl di latte
2 uova
250 g di zucchero
100 g di burro
200 g di noci (sgusciate)
1 pizzico di cannella
cacao amaro q.b.
1,5 dl di latte
2 uova
250 g di zucchero
100 g di burro
200 g di noci (sgusciate)
1 pizzico di cannella
cacao amaro q.b.
zucchero a velo q.b.
Fate ammorbidire il pane nel latte per circa un paio d'ore,aggiungete le uova,lo zucchero,il burro,le noci a pezzetti e la cannella e amalgamate il tutto con le mani.Mettete l'impasto in una tortiera imburrata e infarinata,qualche fiocchetto di burro sulla superficie e infornate a 190° per un'ora circa o fino a quando la superficie risulta dorata.
Lasciate raffreddare e spolverizzate con lo zucchero a velo.