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Ecco, ora gli albumi sono pronti per il nostro soufflé!
Dopo la bellissima lezione di Mari, sulle uova, entriamo nello specifico della ricetta del soufflé e parliamo degli albumi montati a neve.
Moltissimi di fronte ai bianchi da montare sono spaventati, per le troppe volte in cui hanno tentato di ottenere quella schiuma soffice e leggera, e hanno fallito. Eppure non è affatto difficile, soprattutto al giorno d’oggi, che disponiamo di fruste elettriche o planetarie. È un procedimento facile, ma bisogna prestare attenzione ad alcuni piccoli particolari, altrimenti si rischia di compromettere tutto e raggiungere lo scopo sembra un’impresa impossibile.
Cosa avviene durante la sbattitura? Le proteine contenute nell’albume inglobano aria, aumentandone la massa; la superficie della pellicola proteica cresce, mentre l’elasticità diminuisce: grazie a una parziale coagulazione delle proteine si forma una specie di reticolo che intrappola l’acqua e l’aria e rende la schiuma sempre più stabile.
Per ottenere un risultato ottimale, prima di tutto, gli albumi devono essere usati a temperatura ambiente: c’è anche chi suggerisce di scaldarli a 40° C, ma non è strettamente necessario, l’importante è che non siano freddi di frigorifero, altrimenti sarà più faticoso ottenere una schiuma soda.
Le attrezzature che si utilizzano, dal contenitore alle fruste, devono essere estremamente pulite, perché qualsiasi traccia di lipidi impedisce la formazione della schiuma ed è per la stessa ragione che gli albumi devono essere separati dai tuorli alla perfezione. Secondo questo principio sarebbe bene scegliere una bastardella in acciaio (o in rame) ed evitare la plastica, che ha il difetto di assorbire i grassi e, per quanto il recipiente sia pulito, il rischio di averne ancora qualche traccia è piuttosto elevato.
Molto spesso si legge “aggiungere un pizzico di sale”: questo non è assolutamente vero, perché il sale, denaturando le proteine, velocizza il procedimento, ma in seguito sottrae acqua agli albumi e la schiuma finisce per smontarsi. Forse era un suggerimento utile, tempo fa, quando si montava a mano, ma al giorno d’oggi, con le attrezzature elettriche, non ha senso cercare di raggiungere in fretta il risultato e rischiare che la schiuma non sia stabile. Piuttosto si può aggiungere un pizzico di cremor tartaro, prima di cominciare a sbattere, o qualche goccia di succo di limone, perché l’acido facilita la montatura.
E’ importante, inoltre, non montare troppo a lungo, perché se si supera il tempo massimo di sbattitura, si rischia di destabilizzare la schiuma: le proteine si coagulano troppo ed iniziano ad espellere acqua. Un trucco per vedere se è montata al punto giusto è capovolgere la ciotola e verificare che la schiuma non si stacchi dai bordi del recipiente. Ovviamente se non si è sicuri che il composto sia perfettamente sodo, far questa operazione delicatamente per evitare di rovesciare gli albumi a terra.
Moltissimi di fronte ai bianchi da montare sono spaventati, per le troppe volte in cui hanno tentato di ottenere quella schiuma soffice e leggera, e hanno fallito. Eppure non è affatto difficile, soprattutto al giorno d’oggi, che disponiamo di fruste elettriche o planetarie. È un procedimento facile, ma bisogna prestare attenzione ad alcuni piccoli particolari, altrimenti si rischia di compromettere tutto e raggiungere lo scopo sembra un’impresa impossibile.
Cosa avviene durante la sbattitura? Le proteine contenute nell’albume inglobano aria, aumentandone la massa; la superficie della pellicola proteica cresce, mentre l’elasticità diminuisce: grazie a una parziale coagulazione delle proteine si forma una specie di reticolo che intrappola l’acqua e l’aria e rende la schiuma sempre più stabile.
Per ottenere un risultato ottimale, prima di tutto, gli albumi devono essere usati a temperatura ambiente: c’è anche chi suggerisce di scaldarli a 40° C, ma non è strettamente necessario, l’importante è che non siano freddi di frigorifero, altrimenti sarà più faticoso ottenere una schiuma soda.
Le attrezzature che si utilizzano, dal contenitore alle fruste, devono essere estremamente pulite, perché qualsiasi traccia di lipidi impedisce la formazione della schiuma ed è per la stessa ragione che gli albumi devono essere separati dai tuorli alla perfezione. Secondo questo principio sarebbe bene scegliere una bastardella in acciaio (o in rame) ed evitare la plastica, che ha il difetto di assorbire i grassi e, per quanto il recipiente sia pulito, il rischio di averne ancora qualche traccia è piuttosto elevato.
Molto spesso si legge “aggiungere un pizzico di sale”: questo non è assolutamente vero, perché il sale, denaturando le proteine, velocizza il procedimento, ma in seguito sottrae acqua agli albumi e la schiuma finisce per smontarsi. Forse era un suggerimento utile, tempo fa, quando si montava a mano, ma al giorno d’oggi, con le attrezzature elettriche, non ha senso cercare di raggiungere in fretta il risultato e rischiare che la schiuma non sia stabile. Piuttosto si può aggiungere un pizzico di cremor tartaro, prima di cominciare a sbattere, o qualche goccia di succo di limone, perché l’acido facilita la montatura.
E’ importante, inoltre, non montare troppo a lungo, perché se si supera il tempo massimo di sbattitura, si rischia di destabilizzare la schiuma: le proteine si coagulano troppo ed iniziano ad espellere acqua. Un trucco per vedere se è montata al punto giusto è capovolgere la ciotola e verificare che la schiuma non si stacchi dai bordi del recipiente. Ovviamente se non si è sicuri che il composto sia perfettamente sodo, far questa operazione delicatamente per evitare di rovesciare gli albumi a terra.
La ricetta:
Rompere le uova e dividere i bianchi dai rossi, facendo attenzione a non lasciar alcuna traccia di tuorlo nell’albume. Se le uova sono fredde di frigorifero, lasciare che gli albumi raggiungano la temperatura ambiente, oppure metterli in un pentolino e farli scaldare leggermente, fino alla temperatura di 40°. Versare gli albumi in un contenitore di acciaio (o di rame), aggiungere un pizzico di cremor tartaro o qualche goccia di succo di limone.
Cominciare a montare (a mano o con le fruste elettriche), finché si forma una schiuma. Continuare a sbattere fino a quando la schiuma è soda e ferma.
Ecco, ora gli albumi sono pronti per il nostro soufflé!
Fonti:
Paolo Gentili, Laboratorio di cucina, vol. 1, ed. Calderini, 1998
Paolo Gentili, Laboratorio di cucina, vol. 2, ed. Calderini, 2000
Dal blog di Dario Bressanini: http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/01/18/le-ricette-scientifiche-le-meringhe/
di Elisa – Saporidielisa
22 comments
Grazie dell'utilissimo post!! Mi chiedevo: quando in altre ricette c'è bisogno di montare gli albumi con lo zucchero, bisogna aggiungerlo solo dopo averli montati alla perfezione e non prima, altrimenti non si montano più, o sbaglio?
Quante cose si imparano con voi 🙂 Siete davvero bravissime, ragazze 🙂
Ma il fatto di iniziare a sbatterli piano per poi aumentare la velocità in un secondo momento è un'altra leggenda metropolitana? grazie cri
Sai che non lo so? 🙂 Mi informo e ti dico! 😉
Bravissima Elisa, un post importante ed esauriente su una delle operazioni più delicate che ci siano in cucina. E grazie!
Grazie a te Mari!
Eliiiiii!!! Grazie e te: niente pagura!
Sai, per me è sempre come una magia, vedere come l'albume diventa neve, credo sia une delle vose che mi affascina di più in cucina da quando ero piccola!!
Besos
Sì sì è verissimo! Troppo bella questa neve! 🙂
Smack
In effetti la prova della ciotola capovolta sarebbe da filmare.
Penso di aver stressat anche io spesso i miei allbumi…ma non ditelo a mia figlia!
Bella e interessante lezione.
Grazie Chef-fa
Ahahah ok non lo diciamo a tua figlia 😀
Grazie a te Lori!
Grazie
le due splendide lezioni sulle uova sarebbero da sole bastate per la sfida sul soufflé
con gli albumi non ho problemi (almeno fino ad oggi)
ciotola in vetro e a volte qualche goccia di limone …………… però poichè non si finisce mai d'imparare anche oggi ho avuto la mia parte di nozioni …………. non sapevo del limite di sbattitura e sopratutto che si destabilizzassero e a pensarci bene capisco perché un giorno che per me erano montate splendidamente poi il risultato non era perfetto ……………. adesso so che ero riuscita anche a stressare gli albumi 😉
ciao e grazie
Ahahah ma dai magari non era quello, anche perché se li "stressi" te ne accorgi e vedi che la spuma torna a dividersi 😉
Grazie a te!
con gli albumi sono una maga, forse è una delle poche cose che mi riesce alla perfezione 😉
però io non ci aggiungo nulla per montarli, buono a sapersi comunque …grazieee!!!
buona giornata
Solitamente nemmeno io ci aggiungo nulla, però per le proprietà chimiche dell'albume è vero che un elemento acido aiuta a fissarne la schiuma 😉
Grazie a te!
Grazie Eli, un post perfetto e utilissimo! ti penserò mentre capovolgo la ciotola!!! ;-))
Ahahah ma se ti cadono non mandarmi maledizioni eh! 😛
per me è magia vedere quel liquidino trasparente trasformarsi in una soffice spuma bianca!!!! è fantastico…grazie al cielo lo sbattimento degli albumi non mi ha mai creato problemi….vedro' col soufflè….ahahhah.Ma quella della plastica proprio non la sapevo! Grazie!!!!!!
E' vero è proprio bello vedere che si forma la schiuma! 🙂
Grazie a te!
Vi insignisco del titolo onorario di scuola di cucina dl web.
Grazie, continuo a chiedermi perché ci jo messo così tanto ad iscrivermi 😉
Ma grazie a te Lina! 🙂
Io semplicemente ho perso le parole (sì, come Ligabue!!).
Sono cose che ho studiato, che magari applico anche, ma spiegate così…beh…io alzo le mani e mi tiro indietro. Non nascondo che sto stampando tutto.
Per le cornici aspettate che prima dovrei comprare un'altra parete… :))))
:))))
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