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“Fratello”, sia chiaro, e non “gemello”, come erroneamente si crede, perchè la differenza fra Babà e Savarin va oltre la semplice forma: si tratta di una quisquilia, una chicca da intenditori, ma in pasticceria, si sa, è sempre meglio esser precisi. E quando ci son di mezzo i nostri cugini di Francia, un po’ di puntiglio non guasta. E visto che questo mese, l’occasione è ghiotta, in tutti i sensi, cogliamo la palla al balzo e sgombriamo il campo dagli equivoci.
In primo luogo, in principio era il Kugelhupf, poi venne il Babà e poi venne il Savarin, inventato dai fratelli Julien, pasticceri al tempo di Napoleone III, che presero l’impasto del babà, da buoni Parigini ci aggiunsero un po’ di burro, lo misero in uno stampo basso, liscio, tondo e col buco (che da allora prende il nome di “Savarin”) e lo battezzarono con il nome di quel mai troppo lodato Anthelme Brillat Savarin che, si dice, diede loro qualche suggerimento prezioso per perfezionare la preparazione.
Ed è proprio al presunto intervento di Savarin che si deve la vera differenza sostanziale fra i due dolci che non sta nell’impasto, bensì nella bagna: perchè il babà, come abbiamo visto, ha una bagna dolce e limita la parte alcoolica alla lucidatura; il savarin, invece, inserisce l’alcool (di solito il rum) già nella bagna, limitando la lucidatura alla sola gelatina (di solito, albicocche).
Un sofisma culinario, insomma, che rende altamente probabile la sua attribuzione alla mente sopraffina del suo ipotetico inventore e che nella sostanza cambia poco, visto che poi i due sapori si amalgamano e, almeno in questo caso, che uno stia sotto e l’altro sopra non fa differenza. Però, se siete in cerca di una porca figura salottiera, potete sempre intrattenere i vostri ospiti sull’argomento: e se magari accompagnerete le dotte disquisizioni con un assaggio comparato, potrete star certi che nessuno avrà da ridire alcunchè: d’altronde, quando mai si parla, a bocca piena?
15 comments
Credo di avere le idee più confuse di prima: il babà non ha la bagna alcolica? Non è che per il savarin l'alcool sta nella glassa? 😉
Un beso.
E lo sai che io non lo sapevo? Grazie Ale!
Grazie Alessandra!!!
Ed io che mi sentivo in colpa per aver ubriacato i miei babbà…
Ma grazie, per aver ancora una volta illuminato i miei passi in cucina, lascio le disquisizioni a chi sa farlo e me ne vado a sperimentare sul campo se, effettivamente, una differenza c'è, alla prova dell'assaggio.
eh grazie alla Gennaro: un altro tassello è stato aggiunto ai tanti!!
Pero' Cannavacciuolo ha detto che o' Savaren (pronuncia) e' troppo francese per competere con o' Baba' 😉
Aspettavo questo post…e avevo giá le cartucce (della stilo ovvio) pronte….
bene, quindi ho fatto 3 savarin invece che 3 babà!
quindi io che ho sempre fatto il savarin visto che mi piace l'alcol nella bagna……alla faccia della napoletanità 🙂
aaaaaaaaaaaaaaaahhhh praticamente gli hanno cambiato il nome…furbi!
la bagna era libera, quindi siete tutti in concorso!
Ahhhhh…ora si che sono soddisfatta! Grazie 😁
Anche il mio, evidentemente. …sarebbe fuori. Dove lo avete mesdo? 🙂
Ops…. quindi il mio è totalmente fuori concorso, visto che ho usato l'alcool anche per la bagna!!
Ma "brava" io :-))))
Sorry , però grazie mille lo stesso prof. per la spiegazione esaustiva, finalmente ho dissipato il dubbio.
Bye D.
Fantastica Ale! finalmente dissipato ogni dubbio! io pensavo fosse addirittura solo nella forma. Qui si che si fa informazione.. da porca figura! 😉
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