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testo e foto di Cristiana Di Paola- Beuf à la mode
Le leggende spesso e volentieri nascono dal caso, anche in ambito culinario.
Alexander Micka, proprietario di una pasticceria di Saint Tropez mai avrebbe pensato che la brioche alla “doppia crema” della nonna che proponeva nel suo locale avrebbe acquistato cotanta fama. E, in effetti, se proprio in quegli non fosse stato girato “Et Dieu créa …la femme” probabilmente sarebbe rimasto un dolce misconosciuto.
Ma Brigitte Bardot ne rimase entusiasta e suggerì al pasticcere di darle un nome. Alexander colse la palla al balzo e non si fermò al nome, ma decise anche di registrarne il marchio e di proporla su larga scala come prodotto surgelato.
Ma Brigitte Bardot ne rimase entusiasta e suggerì al pasticcere di darle un nome. Alexander colse la palla al balzo e non si fermò al nome, ma decise anche di registrarne il marchio e di proporla su larga scala come prodotto surgelato.
Peccato che la ricetta sia a tutt’oggi segreta, soprattutto per quanto riguarda la farcitura, nata dall’amalgamarsi di tre tipi di creme differenti.
Non avendola mai mangiata (ahimé capita ai migliori!) non so dirvi effettivamente che tipo di consistenza si possa apprezzare all’assaggio. Quella che vi propongo è la ricetta trovata in una vecchia rivista in francese della mia nonna…a chi l’ha provata: secondo voi qual è il vero segreto? E soprattutto, se la si mangia, c’è la possibilità di acquistare un cincinnin di fascino della Bardot di allora?
Ingredienti
per 10 persone
per 10 persone
4 cucchiai di granella di zucchero
Per la pasta:
20 g di lievito di birra fresco
½ bicchiere di latte intero
50 g di burro morbido
350 g di farina di grano tenero 0
1 uovo
succo di mezzo limone
50 g di zucchero
1 pizzico di sale
Per la crema:
1 stecca di vaniglia
250 ml di latte
4 rossi d’uovo
200 g di panna montata
100 g di zucchero
35 g di farina
Per la pasta. Far intiepidire il latte e sciogliervi il lievito. Unire il burro e girare con un cucchiaio di legno. In una terrina fare la fontana con la farina, aggiungervi la miscela di burro e latte ed unirvi il succo di limone, l’uovo, lo zucchero e il sale.
Lavorare energicamente fino a quando non si sarà ottenuta la consistenza della pasta brioche.
Lasciar riposare coperto fino al raddoppio.
Trascorso il tempo, riprendere l’impasto, sgonfiarlo. Per ottenere una forma tonda precisa l’ho inserito in un anello per torta imburrato appoggiato su un foglio di carta forno. Cospargervi la granella di zucchero e far cuocere a 150°C per 20-25 minuti. Sfornare.
Per la crema. Far bollire il latte con la stecca di vaniglia, dopo averne grattato i semi con l’aiuto di un coltellino e averli aggiunti al latte stesso.
Sbattere i tuorli con lo zucchero, fino a quando non risulteranno chiari e spumosi. Incorporare la farina poco alla volta e poi il latte. Versare in una pentola e portare sul fuoco, continuare a girare fino a quando non sarà densa. Far raffreddare. Aggiungervi la panna montata, prima un cucchiaio e poi il resto. Lasciar raffreddare completamente in frigorifero. Al momento di servire tagliare la brioche in due e farcirla con la crema.
5 comments
Con tutti questi chef famosi a rilasciar interviste non mi sono accorta che la tropezienne fosse andata in scena! Grazie cri
Wow! Ma questa TROPE'ZIENNE è da tutto rispetto!
Mentre leggevo, pensavo che io, più che il fascino della Bardot mi vedo già tutta colante in faccia e con macchie sul vestito di quella stupenda cremina che ci hai proposto! Ma il problema è mio perché riesco ad sporcarmi e fare le figure di "m".
Segniamocela, che invece sai che belle figure faccio se la porto a tavola!
grazie Cris!
mi viene una voglia di sglutinarla…
bravissima cristiana!
Che bella la Tropezienne! La conosco da qualche anno e non l'ho mai fatta!
Quella crema lì invoglia parecchio però….sono una golosa da record, altroché Brigitte Bardot!
Mai mangiata la Tropezienne, ma mi attira moltissimo, anche se so che io metterei su solo un paio di chili e qualche brufolo, altro che fascino della Bardot! intanto segno.. 😉 grazie Cri!
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