Non fatevi ingannare, di francese in questa ricetta c’è solo il nome. Il
primo french toast della storia risale infatti nientemeno che al tempo
dei romani: una ricetta tanto antica da essere addirittura codificata in
uno dei più importanti ricettari del tempo, Apicius, meglio conosciuto come De re coquinaria un
manoscritto contemporaneo all’Imperatore Tito ad opera di Marco Gavio,
detto Apicio – da cui il nome – dove il “nonno” del french toast
compariva con il nome di aliter dulcia – un altro piatto dolce; la ricetta originale prescriveva di “affettare
il pane a pezzi grossi, rimuovendo la crosta e intingerlo in una
mistura di latte e uova sbattute. Friggere in olio bollente, ricoprire
con miele e servire“.
tra il XIV e il XV secolo che per il french toast arriva il momento del
salto di qualità: in Francia diventa talmente famoso da finire nel
ricettario di Taillevent, il famoso cuoco di corte della famiglia reale
francese dei Valois, al potere durante la Guerra dei Cent’Anni. Grazie a
questo celebre cuoco queste fette di pane arricchite con latte e uova
diventano ancora più famose sotto un nuovo nome: tostées dorées prima e pain perdu poi, per ricordare l’ingrediente principale della ricetta, ovvero il pane raffermo che altrimenti sarebbe andato “perduto”.
i secoli, e dall’Europa intere popolazioni attraversano l’oceano per
stabilirsi nel Nuovo Mondo, portando con loro, tra le altre cose il
french toast. Proprio negli Stati Uniti questo piatto comincerà a
conquistarsi un posto tra le schiere dei piatti tipici della prima
colazione.
dessert francese dalla preparazione tradizionale tipica, dall’altra la
ricetta che prende piede negli Stati Uniti e che si evolve,
arricchendosi di nuovi ingredienti come la marmellata tra le fette di
pane sulle quali viene adagiato un ricciolo di burro, irrorato da una
generosa cascata di sciroppo d’acero, miele o melassa. Nella versione
americana cambia anche il tipo di pane utilizzato: il pane raffermo
viene sostituito dal pane in cassetta che, oltre a dare una consistenza
diversa al piatto finale, crea anche la caratteristica forma quadrata,
da toast.
ricetta di base, comunque, è rimasta inalterata nel corso dei secoli:
pane intinto in un mix di uova sbattute e latte e poi fritto nell’olio.
Il french toast si arricchisce anche di condimenti salati: il pain perdu nella sua accezione salata, viene servito con prosciutto e formaggio.
Negli
anni è diventata una delle preparazioni principe delle colazioni
americane e dei brunch(breakfast+lunch) in cui si può gustare con tutta
calma una colazione completa, ricca e gustosa.
Un’ultima
curiosità. Come per altri piatti tipici – vedi i pancakes – anche per i
french toast c’è un giorno dedicato interamente a loro negli Stati
Uniti: il 28 novembre è infatti il French Toast Day!
4 fette di pane bianco
1 uovo
4 cucchiai di latte
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaio di zucchero
per le mele stufate
1 mela
2 cucchiai di zucchero
3 cucchiai d’acqua
1 noce di burro
per cuocere i french toast
una padella antiaderente
1 cucchiaio di olio di semi
20g di burro
fonti: breakfast-reviews.net
di Eleonora – Zeta come.. Zenzero
6 comments
Sííííí´!! Che buonooo!! Mi fa impazzire il French Toast,ma si sa….calorie a palla…e quindi..:-(
Un abbraccio
Vera
Oddio oddio oddio!!! Lo voglio!
se penso che la mia nonna (classe 1904) le faceva spesso in versione salata… rimango basita…non avevo mai fatto il parallelo!! grazie!
amo alla follia il french toast, in tutte le salse, che voglia mi sta venendo!!!
Io lovvo abbestia il french toast!!!!!!!!!!!!!
ne voglio uno….. e ho le uova contate per fare i muffin….. che ingiustiziaaaaa
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