Terzo “Natale in arrivo” per le signore di Cook My Books e confesso che scegliere un libro a tema dai miei scaffali si fa sempre più difficile. Non perché non ne possieda, anzi: le mensole della sezione natalizia sono irrimediabilmente piegata sotto il peso di libri che ci raccontano le tavole di Natale in tutte le parti d’Europa, con qualche appendice negli altri continenti. Tuttavia, le ricette son giocoforza sempre le stesse e da parecchi anni mi affido alle riviste, per cercare qualche novità. L’eccezione alla regola, stavolta, la fanno i miei “amici” di River Cottage, la casa di campagna di Hugh Fearnley- Whittingstall, uno dei volti più noti del panorama televisivo inglese, associato a programmi di cucina che invocano il rispetto della natura e della tradizione. Ad essere del tutto sinceri, la carriera del nostro era decollata dopo una serie di scorpacciate in diretta delle robe più strane e più immonde (qui mi limito alle carcasse di animali e agli arbusti, ma vi assicuro che c’è stato di peggio) ma, per fortuna, la retta via lo ha sedotto, portandolo fino al cuore della sua dimora di campagna che oggi è diventata, oltre che un marchio editoriale famosissimo, anche il nome di una proprietà terriera di quasi 300000 mq, teatro delle riprese TV e pulpito da cui si predica il ritorno al cibo sano e genuino. Qui a CMB abbiamo già conosciuto alcune delle firme di spicco (Mark Diacono e Gil Meller, su tutti), oggi tocca a Lucy Brazier e a un Natale in bilico tra tradizione e innovazione, il tutto nel segno del rispetto della natura e delle cose semplici e buone. Che son quelle che ci piacciono sempre – e a Natale, ancora di più.
SWITCHEL ALLO ZENZERO E MIELE
Uno dei segnali che annunciano le festività del Natale, in Inghilterra più che altrove, sono le bevande specificamente dedicate a questo periodo dell’ anno. Ai classici mulled wine e slow gin, il primo venduto agli angoli di ogni strada, il secondo sorseggiato pacatamente al caldo delle proprie case, si sono aggiunte, nel tempo, decine, forse centinaia di variazioni sul tema che includono mele, Cranberries, mandarini, ma anche ingredienti più esotici, in un susseguirsi di proposte che, per fortuna, includono anche gli astemi, per scelta o per necessità. Appartiene a questa categoria anche la ricetta di oggi, la cui versione originale risale ai primi coloni del New England e all’ ondata moralizzatrice di quei primi secoli del Nuovo Mondo, quando si ricercava ebbrezza in sostanze del tutto innocenti come lo zenzero e l’ aceto. Anche Laura Ingalls ne fa menzione in uno dei suoi racconti e anche se al posto delle praterie ci saranno scenari più urbanizzati, questa variante più vicina ai nostri gusti e ugualmente corroborante, farà lo stesso effetto di allora: riscaldarci corpo e spirito, e prepararci alla festa più bella dell’ anno!
📚GINGER AND HONEY SWITCHEL da RIVER COTTAGE CHRISTMAS di Lucy Brazier, dagli scaffali di #Cook-my-Books alla tavola di @giuliffa
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INSALATA DI ROAST BEEF E LENTICCHIE ALLA SENAPE E PREZZEMOLO
Dire Roast beef e pensare all’Inghilterra è una associazione quasi pavloviana, tanto che in Francia “rosbif”, con l’accento sulla i è uno dei soprannomi degli Inglesi (non un insulto, ma neppure un complimento, evitate di appellarli in questo modo se volete che la vostra amicizia duri in eterno). Letteralmente, significa arrosto di manzo, ma guai a confondere le due cose: il roast beef esige un ben preciso pezzo di carne (di solito il controfiletto, ossia la parte anteriore della lombata, ma possono andar bene anche tagli meno pregiati come la noce o lo scamone) e, soprattutto, una cottura rigorosamente al sangue. Protagonista dei trionfali Sunday Roast così come delle più frugali cene fredde, fu il ripieno del primo sandwich della storia, quello inventato dall’omonimo Lord, talmente coinvolto nel gioco delle carte da aver chiesto di farsi servire l’intera cena in un panino. Non a caso, ancora oggi il Roast beef sandwich è un classico della cucina anglosassone, visto che è addirittura migrato oltreoceano, al pari dei cimeli di famiglia. Nelle case, lo si mangia anche in insalata, come nella ricetta che vi proponiamo oggi, in cui alla carne di manzo condita con l’altrettanto britannica senape, si uniscono le lenticchie che, oltre ad essere buone, portano bene a tutte le latitudini!
📚ROAST BEEF SALAD WITH LENTILS MUSTARD AND PARSLEY da CRISTMAS AT RIVER COTTAGE dagli scaffali di #Cook_my_Books alla tavola di @laurafoodandmusic
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ZUCCA RIPIENA
Oltre al cibo, gli altri protagonisti delle feste natalizie sono gli addobbi che, nel caso specifico dei pranzi e delle cene, si declinano anche nelle forme dei centrotavola. Le costruzioni elaborate di rami di pino, bacche, nastri e frutta essiccata si affiancano da qualche tempo a composizioni edibili che, fra i tanti meriti, hanno quello di eludere il problema dello smaltimento dei rifiuti. Quello delle calorie, ahinoi, viaggia su un altro binario ma se, al posto di piramidi di formaggi e di marron glacé, utilizzate ingredienti più sani, come quelli di questa spettacolare zucca ripiena, nessuno avrà motivo di lamentarsi, neppure i più golosi. Perché il ripieno è un trionfo di bontà, con mele, castagne e pastinaca (che potete sostituire con patate dolci o carote) che si uniscono alla zucca e si ammantano del profumo delle spezie e degli agrumi, a renderlo ancora più irresistibile e seducente. Il resto, lo fa la decorazione, in un inno all’abbondanza che è anche un augurio di felicità, la stessa che prenderà forma negli sguardi dei vostri ospiti di fronte a questa meraviglia, nell’attesa di poter finalmente affondare forchette e coltelli per smantellare questo capolavoro. E anche se vi sarà costato un po’ di fatica, alla fine sarete felici anche voi!
📚STUFFED SQUASH da CHRISTMAS AT RIVER COTTAGE di Lucy Brazier, dagli scaffali di #Cook_my_Books alla tavola di @cominciamodaqua
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TORTA ALLE CASTAGNE E CIOCCOLATO
di Nicol Pini
Ai tempi in cui “ne avevo ancora voglia”, mi ero convinta di aver inventato una torta di castagne e cioccolato il cui trucco consisteva nel versare un intero barattolo di crema di marroni in un composto di cioccolato, farina, burro e uova, profumato di zucchero e rum. Il risultato era stato talmente superiore alle aspettative da avermi regalato il classico quarto d’ora di celebrità, anche perché al sedicesimo minuto di gloria mi ero chiesta se questa idea geniale non fosse venuta in mente a qualcun altro e avevo scoperto che, in Inghilterra, versare vasetti di robe varie negli impasti non solo era prassi secolare, ma pure benedetta dalla tradizione. La torta aveva cambiato nome, senza che questo avesse avuto conseguenze sulla velocità con cui venisse fatta e mangiata. Ma ogni volta, mi restava il rimpianto di non provarla con le castagne vere. Perché, per carità, la crema di marroni è la vita e nessuno sta qui a discutere il dogma. Però, da amante delle castagne quale sono, non potevo e non posso negare che partire dal prodotto fresco sia tutta un’altra cosa. E ora che finalmente la vedo, questa torta da sempre sognata, la tentazione è quella di mordere lo schermo, certa che in questa ricetta troverò la conferma a tutte le mie teorie. E la soddisfazione di ogni mio desiderio.
📚CHESTNUT AND CHOCOLATE CAKE da CHRISTMAS AT RIVER COTTAGE, di Lucy Brazier, dagli scaffali di #Cook_my_Books alla tavola di @colcavolo_pt
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STOLLEN ALLE ALBICOCCHE E PRUGNE
Forse non tutti sanno che Stollen è l’abbreviazione di Christollen, il nome che per secoli indicò il pane dolce natalizio più famoso di tutta la Germania, come ben sa chi, come me, attende il Natale alla LIDL per fare incetta di tutte le prelibatezze tedesche. Naturalmente, il dolce preparato in casa non ha nulla a che vedere con il prodotto confezionato, non fosse altro che per la cura che questa preparazione richiede. Parliamo infatti di un lievitato ricchissimo di burro (ci volle addirittura una dispensa papale, la famosa “lettera del burro”, per concedere cosi tante trasgressioni ad un cibo religioso), in certe versioni ulteriormente complicato dal panetto di marzapane che gli conferisce la caratteristica forma a tricorno e che ha bisogno di una attenzione e di una manualità tutte speciali. Nello stesso tempo, la sua bontà stimola anche i pasticceri meno abili, specie se muniti di una ricetta infallibile come quella che vi proponiamo oggi, in cui l’impasto di base è arricchito, invece che dai soliti canditi, da prugne e albicocche secche. La sorpresa finale è nel marzapane di datteri, un tocco irresistibile per gli amanti di uno dei frutti più presenti sulle tavole del Natale, che rende questo Stollen davvero unico e speciale.
📚APRICOT AND PRUNE STOLLEN, da CHRISTMAS AT RIVER COTTAGE di Lucy Brazier, dagli scaffali di #Cook_my_Books alla tavola di @giuliffa
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PAGNOTTA DI CASTAGNE E SALVIA
Un pane festoso ricco di sapori e come raccontano gli autori: ” … è perfetto per accompagnare zuppe, salumi e formaggi, ma sta è anche delizioso da solo, densamente imburrato. Preparate una pagnotta in anticipo e mettetela nel congelatore. Oppure trovate un periodo tra Natale e Capodanno per cuocere questa bellezza, utilizzando le castagne avanzate e la cipolla sul fondo della ciotola di verdure”.
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FOCACCIA DEL BOXING DAY
E’ un pane all’olio d’oliva in stile italiano, tradizionalmente condita con rosmarino e sale marino, ma si adatta volentieri a innumerevoli altri sapori e ingredienti.
Una manciata di patate arrosto, qualche germoglio e castagne, qualche pezzo di ripieno, qualche cavolino o altre verdure… il tutto incastonato in questo sofficissimo impasto, rendono questa focaccia una cosa speciale.
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CROSTINI CON CAMEMBERT, PERE, NOCCIOLE E CARAMELLO SALATO
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STUFATO DI MANZO ALLA BIRRA SCURA
Questo stufato nasce con la lenta cottura sulle braci di un bel falò in campagna. Ma anche cucinato nel forno di casa vi darà grandi soddisfazioni. Servitelo con pezzi di pane casereccio per assorbire i succhi o insieme a una ciotola di verdure e farro o orzo stufati. È uno di quei piatti che possono essere preparati un paio di giorni prima.
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CROSTATA AL FRANGIPANE E MINCEMEAT
La crostata al frangipane e mincemeat è il classico dolce che ti fa iniziare bene la giornata se gustata a colazione, ma è superlativa, se durante le festività ti passano a trovare gli amici per un caffè e tu riuscirai a deliziarli con tanta bontà!
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BRANDADE GRATINATA
Un antipasto saporito variante della classica brandade provenzale, è un fantastico comfort food a base di pesce, un ottimo antipasto o un bocconcino da servire su piccoli toast irrorati con olio d’oliva.
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