Ai tempi del lock down, mentre il resto del mondo faceva il pane, la sottoscritta comprava libri di cucina ma confesso che mettere le mani in questi impasti é cosa che mi fa sempre stare bene.
Il problema é il dopo, quando si tratta di NON mangiarli – oppure di farlo in modo pacato e regolare.
Il primo ad infrangere questa regola é mio marito, per il quale il profumo del pane fresco é meglio di un litro di essenze di Hermés.
Appena questo inizia a spandersi in cucina, comincia ad andare avanti e indietro dal suo studio, aggirandosi per casa con l’aria sorniona di chi non vuol far trapelare i suoi istinti.
Io faccio il resto, per cui alla fine in questa casa si panifica meno di quanto si vorrebbe e si perde pure la mano: però, i libri sul pane si comprano sempre, ancora di piú se fanno parte della grande famiglia di America’s Test Kitchen, per la quale io ormai sembro la zia d’Italia, visto tutto quello che gli ho lasciato negli anni, abbonamenti inclusi.
Mancava il libro sul “pane quotidiano”, quello che si può preparare senza patemi, grazie o a una programmazione accorta o a ricette piú o meno veloci ma tutte di sicura riuscita, cosa di cui é peraltro sinonimo questa casa editrice: adesso abbiamo anche quello e anzi, proprio di fronte a questa carrellata di ricette meravigliose, seguite da un coro polifonico di “questa é mia! questa la provo! questa la devo fare!” da parte delle signore di #Cook_My_Books, abbiamo rotto gli indugi e formalizzato una decisione che era nell’aria da un po’: andare avanti con un libro, per tutto il mese.
Proseguendo con la programmazione settimanale, naturalmente.
Ma senza accantonare questo.
Vi promettiamo quindi un mese all’insegna della fragranza, fra pani, focacce, panini e quanto di buono é uscito e uscirà dai nostri e dai vostri forni: perché, come sempre, vi aspettiamo anche in cucina!
IL PANE CON TRE INGREDIENTI
di Nicol Pini
Ma non ne ha 4? é stata la mia prima, silente obiezione, quando ho letto il titolo della ricetta. Farina, lievito, acqua, sale, mi ripetevo, mentre sfogliavo le pagine del libro, scoprendo, udite udite, che questo é un pane del tutto diverso da quello che ci si immagina.
Propriamente, é un cake salato, visto che si prepara con il lievito chimico, contenuto nella farina auto lievitante che é il vero segreto perché la ricetta funzioni. In primis, perché contiene 3 ingredienti in uno, la farina a basso contenuto di proteine, il lievito e il sale (quest’ultimo, non lo sapevo).
E poi perché nello specifico di questa ricetta, é l’unica che permetta una perfetta lievitazione.
Al limite, potete sostituirla con una comune farina per dolci (e aggiungere lievito e sale da parte), ma senza spingervi oltre.
La seconda novità é che, al posto dell’acqua, l’impasto é fatto con la birra, per aggiungere il sapore del lievito naturale.
La terza, é una decisa percentuale di zucchero, proprio per bilanciare il retrogusto amaro della birra.
I palati statunitensi sono piú avvezzi al pane dolce, rispetto ai nostri, perché non esiste cucina degli Stati del Sud senza biscuits, per esempio (una specie di scones, leggermente piú dolci, che vengono serviti in accompagnamento agli stufati).
Quindi, se volete ridurre i tre cucchiai, usate una birra meno amara oppure destinate questo pane alla prima colazione, come alternativa al pan carré o al pan brioche.
Altrimenti, fidatevi (sono o non sono quelli di ATK???) e lanciatevi in questa avventura che, oltretutto, é pure lactose-free.
📚 THREE-INGREDIENT BREAD da ATK-EVERYDAY BREAD, dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @col_cavolo
RICETTA QUI
HOAGIE ROLLS
A dispetto del nome, gli Hoagie rolls hanno una origine tutta nostrana: ad inventarlo furono infatti gli Italiani in forza ad un cantiere navale nei pressi di Philadelphia, noto come Hoag Island, che a pranzo erano soliti prepararsi pasti succulenti, infilando in un panino dalla forma allungata ogni ben di Dio.
Per altri, il nome deriva invece dagli Hoaky Pokey Men, venditori ambulanti di questi panini che, per abbreviazione, finirono poi per essere chiamati Hoagie.
Quale che sia la loro etimologia, comunque, resta il fatto che questi panini a forma di sottomarino finirono per avere un successo spaventoso, tanto che ancora oggi la città di Philadelphia li ha scelti fra i cibi di strada che meglio la rappresentano.
Mentre il ripieno può avere molte varianti, il panino deve rispondere alle stesse caratteristiche, nella forma allungata (che ricorda la baguette vietnamita) e, soprattutto, nel procedimento e nella cottura, per ottenere un prodotto finale dalla crosta croccante e dalla mollica morbida e compatta, pronto per accogliere ripieni abbondanti e succulenti
📚 HOAGIE ROLLS da ATK, EVERYDAY BREAD, dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @murzillosaporito
RICETTA QUI
CINNAMON RAISIN SWIRL BREAD
Lo Swirl bread é un tipo di pane ripieno, arrotolato e cotto in uno stampo a cassetta: la sua caratteristica é il motivo a spirale che contraddistingue la fetta, con la farcitura che ne delinea il contorno a suggerire un vortice di pura bontà.
Sui blog era andato di moda un po’ di anni fa ( io avevo fatto rivoltare mia nonna nella tomba, sacrificando del pesto), oggi é diventato un classico, in versione sia dolce che salata.
Quello di oggi ha il plus di essere una reinterpretazione dei cinnamon rolls, in versione piú leggera (anche se poi si consiglia di consumarlo tostato, inzuccherato e spalmato con qualche etto di burro di noccioline, ma son dettagli sulla cui sensatezza, per altro, conveniamo 🙂
E comunque, é una bomba anche così!
📚 CINNAMON RAISIN SWIRL BREAD da ATK – EVERYDAY BREAD, dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @giuliffa
RICETTA QUI
THAI CURRY FAN ROLLS
di Susy May
Se mai dei panini hanno un nome appropriato, sono proprio i Fan Rolls, panini “a ventaglio”, dalla loro caratteristica forma che si ottiene giustapponendo strati di impasto lievitato che si aprono poi a ventaglio durante la cottura, morbidi all’interno e con le punte croccanti all’esterno.
Perfetti nei cestini del pane dell’universo mondo, in questa versione ispirata ai sapori thai si trasformano nell’accompagnamento ideale per pesci o carni bianche: il curry rosso e lo scalogno nell’impasto aggiungono personalità alla bellezza , tanto che non sfigurerebbero neppure da soli, fra gli stuzzichini di un aperitivo.
Unico must: uno stampo per muffins, che, in teoria, dovremmo avere tutti.
Altrimenti, é arrivata l’occasione buona per comprarlo!
📚 THAI CURRY FAN ROLLS da ATK – EVERYDAY BREAD, dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @coscina_di_pollo
RICETTA QUI
BANANA BREAD & PUMPKIN BREAD
BANANA BREAD
di Tina Tarabelli
PUMPIKIN BREAD
di Manuela Valentini
Dulcis in fundo e questa volta bissiamo, con un omaggio alla stagione, da un lato, e a due ricette che sono ormai diventati due classici, anche sul versante della cucina salutista.
Il Banana Bread, in particolare, é stato rilanciato dalla cucina vegana, con grande gioia di tutti (faccio eccezione io, ma se ho una certezza al mondo é che delle banane non posso sentire nemmeno l’odore): le varianti non si contano ma questa ricetta, al doppio cioccolato, sembra batterle tutte.
Il rilancio del Pumpkin Bread, invece, é legato alla moda delle pumpkin spices, una miscela di spezie che inizia a profumare l’aria tutto intorno, al cadere delle prime foglie.
Non so se sia arrivata anche in Italia (credo che i primi a farne un brand siano stati quelli di Starbucks con il pumpkin spice latte che é IL MALE e ve lo dico mentre faccio la seconda colazione con quello, quindi sì, ne sono certissima e sì, siete avvisati)
E comunque, le spezie per la zucca sono un patrimonio dell’Umanità, si possono ovviamente miscelare in casa, si trovano a tutte le latitudini e, in questo Pumpkin bread, trovano “la morte loro”.
E se foste ancora in bilico, nell’imbarazzo della scelta, date retta a me: preparateli entrambi e farete contenti tutti !
📚 DOUBLE CHOCOLATE BANANA BREAD da ATK-EVERYDAY BREAD, dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @tartetatina
📚 PUMPKIN SPICE BREAD da ATK-EVERYDAY BREAD, dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @profumicolori
RICETTA QUI (Banana bread)
RICETTA QUI (Pumpikin bread)
PANE DI AVENA CON SEMI
E’ facile da fare, basta solo amalgamare gli ingredienti e poi far riposare per una lunga lievitazione, che favorirà lo sviluppo della maglia glutinica.
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BRIOCHE PARISIENNE ALLE PUMPKIN SPICE
La brioche parisienne tradizionale si presenta in alcune forme tipiche tra cui questa versione di brioche à tête (o brioche parisienne appunto), un pane rotondo cotto in uno stampo scanalato con “una testa”, o una pallina di pasta più piccola, che la sovrasta.
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PANINI MORBIDI CON FIOCCHI D’AVENA
L’impasto di questi panini morbidi con fiocchi d’avena risulta con un’elevata idratazione e i cereali come l’avena, hanno una buona capacità di trattenere l’umidità , in questi modo si prolunga la durata di conservazione e la sofficità di questi panini. Viene aggiunta la farina integrale e la melassa per dare maggiore carattere e sapore.
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PANE INTEGRALE DI DATTERI E NOCI
Per ammorbidire i datteri, soprattutto se poco umidi, li si mette a bagno in una miscela alcalina di acqua calda e bicarbonato; sia i datteri ammorbiditi che il loro liquido di ammollo saporito vanno nella pastella. In questo modo possiamo utilizzare solo poco zucchero di canna scuro per dare alla pastella tutta la dolcezza di cui ha bisogno.
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