Anni fa, allo Starbooks, avevamo espresso delle riserve su Citrus, un libro di Catherine Pipps, frenato, a nostro parere dal non aver detto nulla di nuovo ad un pubblico che già iniziava ad essere saturo di ricette tradizionali e premeva caparbiamente sull’acceleratore delle novità.
Non a caso, non avevo avuto esitazioni a regalare la mia copia, nella convinzione che le mie sperimentazioni in cucina sarebbero state tutte all’insegna dell’avventura, nei secoli dei secoli, amen.
A conferma di come la vita ti cambi le carte in tavola, l’anno scorso mi son ritrovata a sfogliare un libro sugli agrumi, della stessa autrice e sullo stesso argomento, ma con altro titolo e altra copertina- e la reazione immediata è stata quella di chi si sente a casa: nessuna novità, in termini assoluti, ma tante certezze, fra sapori noti, ingredienti abbordabili, abbinamenti affidabili.
Quello che, tempo prima, mi aveva annoiato, adesso mi attraeva, con lo stesso contenuto, ma di segno opposto: e così, il libro era finito nel carrello, senza che realizzassi che altro non era se non la versione ridotta del precedente.
Ammetto che la tentazione di restituirlo c’è stata: ma poi, di nuovo, ha prevalso questo senso di tranquillità, nella consapevolezza che qualsiasi ricetta presa da lì avrebbe incontrato il favore dei miei commensali.
E così è stato, per me, prima, per le signore di Cook My Books poi e, ci auguriamo, per voi in futuro, visto che stanno per arrivare ricette “blindate”, nella riuscita e nel gradimento.
Il che, ve lo assicuro, è tanta, tanta roba.
CEVICHE DI BRANZINO ALL’ ARANCIA
Il Ceviche (pronuncia “seviche”) è un piatto di pesce marinato nel succo di lime, profumato con varie spezie ed erbe, tipico della cucina del Perù, dove è entrato a far parte della lista dei piatti nazionali.
Da qui è passato in Messico e, poco alla volta, in tutto il Sud America, diventando sinonimo di piatto estivo, fresco e leggero.
In realtà, si tratta di un piatto antichissimo, come si deduce dalla marinatura acida, da sempre un mezzo per “cuocere” il pesce senza fuoco, e dall’etimologia del nome (probabilmente, dall’arabo sikbāǧ, “conservato con alimenti acidi”).
Il segreto della sua bontà sta proprio nella magia che si compie al momento della marinatura, in questo scambio alla pari da cui entrambi i soggetti coinvolti escono diversi e migliori: il pesce cambia gusto e consistenza, assorbendo il sapore del liquido della marinata, mentre quest’ultimo si trasforma addirittura in un piatto nuovo , il famoso latte di tigre, usato per condire altri piatti di pesce o, più spesso, bevuto a mo’ di shottino.
Fermi restando i 4 ingredienti fondamentali del piatto, (pesce, lime, sale e peperoncino), oggi si contano innumerevoli varianti: quella di Catherine Phipps arricchisce la base con spicchi d’arancia e profuma il latte di tigre con aglio e zenzero, per un ceviche di grande personalità ed eleganza.
📚 SEA BASS CEVICHE, da THE LITTLE CITRUS COOKBOOK, di Catherine Phipps, dagli scaffali di Cook My Books alla tavola di @giuliffa
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TONKATSU CON INSALATA DI CAVOLO ALLO YUZU E PONZU
… e già vedo le vostre espressioni e il “ma che tonkatsu è?” che prende forma nei fumetti sopra la vostra testa- ma tranquilli, nulla di strano.
Il Tonkatsu, infatti, altro non è che la cotoletta di maiale, impanata e fritta, servita già tagliata e accompagnata con una insalata di cavolo cappuccio, da un pugno di riso al vapore e dalla immancabile zuppa di miso, a formare uno dei tipici bento giapponesi.
La salsa che lo accompagna si chiama “tokatsu” e attenti a non confondervi con il tonkotsu, se non volete che vi servano brodo di maiale.
Amenità linguistiche a parte (e comunque, “ton” è il maiale, se non lo aveste capito), si tratta di uno dei piatti nipponici più facilmente riproducibili in casa: i tagli di carne più indicata sono le lombatine, usate il panko al posto del pangrattato per una panatura più soffice e non preoccupatevi dello yuzu, che è l’agrume più sopravvalutato del mondo, anche nel prezzo.
Potete sostituirlo con qualsiasi altro “parente povero”, certi della sua porca figura.
📚 TONKATSU WITH YUZU COLESLAW AND PONZU, da THE LITTLE CITRUS COOKBOOK, di Catherine Phipps, dagli scaffali di Cook My Books alla tavola di @[17841404879417217:@cominciamodaqua]
RICETTA QUI
INSALATA DI CALAMARI MARINATI CON PEPERONCINO AFFUMICATO, FINOCCHIO E LIMONE
Piatto interessantissimo perché suggerisce un tipo di cottura dei calamari che personalmente non conoscevo e che sento potrebbe riconciliarmi con questi molluschi: in pratica, si tratta di sbollentarli per 40 secondi esatti (da contare uno per uno, col cronometro in mano), dopodiché si scolano e si lasciano a marinare per almeno un’ora in frigorifero.
Dopodiché, si riportano a temperatura ambiente, si scolano dalla marinata e si usano come ingredienti per piatti freddi, come per esempio questa insalata di patate novelle e finocchi, profumata con erbe fresche e “accesa” dal peperoncino fresco.
I calamari saranno tenerissimi, oltre che profumati.
📚 MARINATED SQUID, SMOKED CHILLI, FENNEL AND LEMON SALAD, da THE LITTLE CITRUS COOKBOOK, di Catherine Phipps, dagli scaffali di Cook My Books alla tavola di
@cominciamo_da_qua
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CLAFOUTIS con LE MORE, ARANCIA E FIORI D’ARANCI
Un milione di anni fa, quando ero ancora convinta che le parole fossero importanti, avrei fatto le pulci al nome di questa ricetta perché “clafoutis è quando ci sono ciliegie”.
Ma dopo altrettanti anni di sforzi vani, non mi resta che consolarmi con questo dolce che, diciamocelo, è un clafoutis a tutti gli effetti, con un concentrato di profumi di arancia a renderlo eccezionale, dalle scorzette essiccate in forno alle gocce di acqua di fiori d’arancio che stanno a questo dessert come lo Chanel n. 5 a Marilyn Monroe.
Uno spettacolo, insomma, a cui l’accompagnamento con la panna semi-montata regalerà quella completezza da soddisfazione piena che solo chi sa può capire 🙂
📚 BLACKBERRY, ORANGE AND ORANGE BLOSSOM CLAFOUTIS, da THE LITTLE CITRUS COOKBOOK, di Catherine Phipps, dagli scaffali di Cook My Books alla tavola di
@franew81
RICETTA QUI
PAVLOVA AL BERGAMOTTO CON LOUKOUM ALLA ROSA E AL BERGAMOTTO
di Katia Zanghì
C’è stato un tempo in cui, nei food blog, andava di moda la Pavlova, questo incantevole dolce australiano (o neozelandese? pater semper incertus èst, anche dall’altra parte del mondo) che, oltre che nel nome, rendeva omaggio alla ballerina classica Anna Pavlova anche nella forma e nella consistenza.
Leggera, eterea, ariosa.
Non quei mattonazzi che ci è toccato vedere (e talvolta, ahimé, anche mangiare), nei favolosi anni in cui bastava che le meringhe avessero un diametro più grande del normale per essere pomposamente chiamate Pavlove e guai a prepararne una nel modo corretto: “non è fotogenica!” era il de profundis e tanto bastava per affossare sacri testi, tradizioni e cugini belli onesti emigrati Australia.
Oggi che, per fortuna, possiamo dirci scampati anche a questa, ci godiamo pavlove fatte come gli Australiani comandano, quelle che lasciano intuire una morbidezza avvolgente e che spingono all’impulso irrefrenabile di affondarvi dentro il cucchiaio.
La loro diffusione in tutti gli angoli del mondo ha portato ingredienti nuovi nella farcitura, in una fusione di sapori e di profumi che diverte, intriga, stuzzica mente e palato e, soprattutto, non stanca: prova ne è l’indulgenza di #cook_my_book che, a dispetto di un calendario estremamente rigoroso nella rotazione delle proposte, non sa resistere di fronte a questo dolce, specie se adornato di loukum e profumato di agrumi, come quello con cui salutiamo il libro della settimana e vi diamo appuntamento alla prossima!
📚 BERGAMOT AND ROSE TURKISH DELIGHT PAVLOVA, da THE LITTLE CITRUS COOKBOOK, di Catherine Phipps, dagli scaffali di Cook My Books alla tavola di @katiazanghi
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INSALATA DI POLLO AL COCCO, LIME E LEMONGRASS
Sono gli agrumi a caratterizzare questa settimana con le ricette di Catherine Phipps. In “The Little Citrus” sono stata incuriosita dalle ricette salate ed ho scelto qui di di preparare la “Coconut, lime and lemongrass chicken salad” e come ci dice l’autrice: “come in molti piatti tailandesi le note agrumate di questa insalata sono dolci e fragranti, ma arricchite dallo zenzero e dal peperoncino”
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Frolla al burro con arancia e zenzero
Questa è una deliziosa pasta frolla al burro, profumata allo zenzero e arricchita con scorza di arancia candita (si può usare l’agrume che si preferisce: arancia, pompelmo, mandarini, limoni, va bene tutto!). E’ deliziosa, nella sua semplicità, anche di esecuzione… adoro questi biscottoni, che si cuociono in teglia e si tagliano una volta cotti… li trovo comodissimi.
La ricetta si ispira alla pasta frolla olandese Boterkoek, che Catherine Phipps ha “incontrato”, per la prima volta, nella meravigliosa torta di pane caldo e miele di Gaitri Pagrach-Chandra.
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Patate novelle caramellate all’arancia
Ho scelto di cucinare e pubblicare il più possibile, perché il cibo è per me consolatorio e al tempo stesso divertente, e riuscire a portare avanti, nonostante tutto, nonostante la vita contingente, uno spazio solo mio è per me un segno che ci sono sempre, che non mi sono persa, che dopo aver dato tutto, c’è ancora qualcosa per me: un luogo, questo blog, e una passione forte, sempre fatta di cucina e parole, che mi rappresentano.
Oggi una ricetta in cui mi sono imbattuta quando con Cook my books abbiamo scoperto il libro “Little Citrus” di Chaterine Phipps, una ricetta di patate, un contorno semplicemente strepitoso grazie alla grande facilità di realizzazione e al sapore del tutto peculiare che le patate guadagnano attraverso questa preparazione.
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