Natale non è Natale senza regali – e luglio non è luglio senza gelati- e ghiaccioli e granite e semifreddi e parfait e tutte le altre variazioni sul tema che si sono sviluppate in questi anni, in una cucina sempre più globale che ha allargato l’attenzione da una eccellenza tipicamente italiana ad altri prodotti che, con diverse caratteristiche e diversi sapori, danno ristoro e nutrimento durante i mesi più caldi dell’anno.
Naturalmente, noi di Cook My Books non potevamo mancare a questo appuntamento, anche in nome delle decine di libri sul tema che giacciono sui miei scaffali. Anzi, mai come questa volta l’imbarazzo della scelta è stato drammatico, tanto da farmi pensare ad una rassegna stampa, nelle storie, sui migliori testi pubblicati sull’argomento, alcuni dei quali già ampiamente sviscerati all’ @MTChallenge e allo @Starbooks. Mancava una gemma, quella che si misura in un crescendo di gridolini e mugolii, ad ogni giro di pagina e che con questo libro ha fatto alzare un sopracciglio a più di un vicino di casa.
D’altronde, con Food 52 si cade sempre in piedi o meglio: si è sempre pronti a spiccare altri balzi, nelle cucine degli altri, specialmente quando sono quelle dei più importanti cuochi e food writers del III millennio (sì, c’è Ottolenghi. Sì, ci sono tutti).
Rubo le ultime righe per una precisazione importante, legata alla selezione delle ricette: rispetto al titolo del nostro libro, l’accento è caduto più sui Friends che sui gelati veri e propri, vale a dire tante preparazioni alternative, più veloci, più facili, più fresche e meno impegnative da preparare. A resistere, senza mai perdere colpi, sono, ovviamente, le signore di Cook My Books che hanno preparato un sacco di bellissime ricette e che assieme a me vi danno appuntamento alla settimana più refrigerante dell’anno.
MANGO LASSICLES
di Mai Esteve
Ovvero, i ghiaccioli al lassi, la meravigliosa bevanda indiana a base di latte fermentato (di solito è yogurt allungato con acqua, ma esistono decine di varianti), la cui versione più gettonata, nei ristoranti e per la strada, è quella al Mango.
Gli anni scorsi ci hanno solleticato le papille con la moda dei “popsicles”, stecchi ghiacciati a base di tutto quello che può venirvi in mente (dal gelato al frozen yogurt, passando ovviamente per i ghiaccioli), intriganti per gli abbinamenti dei gusti e dei colori: inevitabile il passo in avanti, in direzione India, con una idea geniale che ci permette di ampliare i confini del gusto e della golosità.
📚 MANGO LASSICLES, Food 52 – Ice Cream and Friends, dagli scaffali di Cook My Books alla tavola di @maiesteve
AVOCADO GELADO
di Katia Zanghì
L’avocado, a me, suscita gli stessi sentimenti del pistacchio.
E non è per il colore :), ovviamente, ma per l’abuso che si sta facendo di questi ingredienti, negli ultimi anni.
Ma, se il pistacchio non entra nella struttura della ricetta, limitandosi a modificarne il sapore, l’avocado è invece diventato il sostituto di tutto quello che addensa ma, ahinoi, fa male, dando il via libera alle alternative più disgustose che mi sia toccato di mangiare, specialmente nella lunga parentesi singaporiana, quando a chi si lanciava nella cucina healthy mancavano tutti i termini di paragone per poter rendere le loro creazioni un pochino più simili agli originali.
E’ per questo che questo Avocado Gelado è un gelato vero, almeno nella sua parte iniziale, con la crema inglese a fare da base. Al resto, ci pensa uno dei frutti più cremosi e gustosi e salutari che si trovino in natura, per un gelato che non ha bisogno di coloranti né di addensanti.
L’unica controindicazione: è troppo buono. Lo dicono anche gli autori, ricordandoci che l’avocado è anche ricco di grassi e invitando alla moderazione, cosa che facciamo prontamente anche noi, liberandoci la coscienza- e tornando a mangiarne un’altra cucchiaiata 🙂
📚 AVOCADO GELADO, Food 52 – Ice Cream and Friends, dagli scaffali di Cook My Books alla tavola di @katiazanghi
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FROZEN YOGURT ALL’ANANAS
di Nicol Pini
Ho scoperto il frozen yogurt la prima volta che sono andata a New York, nel 1992 e ancora ricordo le smorfie degli amici genovesi a cui cercavo invano di descriverne la bontà.
Poi, per fortuna, è approdato anche sui nostri lidi e non c’è stato più bisogno di sforzarmi: era tutta una gara a chi ne mangiava di più, lasciandosi andare ai famosi topping che, se non sbaglio, vennero introdotti in Italia proprio per arricchire una base troppo neutra per i nostri palati.
A risolvere il problema, ci pensa questa ricetta che introduce l’ananas direttamente nella preparazione, con buona pace delle calorie aggiuntive (e quelle sì, assolutamente unhealthy) sottoforma di sciroppi e noccioline varie. La cremosità è quella di un gelato, la leggerezza quella di un sorbetto- ma la bontà, invece, è tutta sua.
📚 FROZEN YOGURT ALL’ANANAS, Food 52 – Ice Cream and Friends, dagli scaffali di Cook My Books alla tavola di @colcavolo_pt
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CHERRY SNOW CONE
Lo snow cone è un trita ghiaccio che deve il suo nome alla forma conica dei recipienti che raccoglievano il ghiaccio tritato e che si trova in quasi tutte le case americane, in fondo allo scaffale delle robe usate una volta e mai più.
Di conseguenza, questa preparazione dal nome così astruso, alle nostre orecchie, altro non è che una specie di granita, preparata con una base di ciliegie, fatte macerare per pochi secondi nello zucchero e profumate con la menta, sormontate da una montagnola di ghiaccio tritato, innaffiato con un goccio di Pernod e completato con un ciuffo di panna o, se preferite, con altra frutta fresca.
Un dessert facile ma un po’ diverso dal solito, oltretutto molto elegante nella sua presentazione, che non sfigurerà neppure come chiusura di una cena all’aperto.
📚 CHERRY SNOW CONE, Food 52 – Ice Cream and Friends, dagli scaffali di Cook My Books alla tavola di @cominciamodaqua
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GRILLED WATERMELON CREMOLATA
di Susy May
Spesso confusa con la granita, la Cremolata è in realtà una via di mezzo fra il sorbetto e lo smoothie , visto che si prepara a partire da un frullato di frutta e zucchero, che viene poi messo in freezer e mescolato ad intervalli regolari, in modo che ottenga la consistenza cremosa da cui prende il nome.
Ormai ne esistono mille versioni, ma quella a cui non abbiamo saputo resistere è la ricetta che vi proponiamo oggi e che ha come protagonista la regina dell’estate, l’anguria o, più correttamente, il cocomero, qui utilizzato dopo una veloce passata sul grill.
📚 GRILLED WATERMELON CREMOLATA, Food 52 – Ice Cream and Friends, dagli scaffali di Cook My Books alla tavola di @coscina_di_pollo
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BROOKLYN BLACKOUT SEMIFREDDO CAKE
La torta originale la Brooklyn Blackout Cake è la torta iconica di Brooklyn, creata dalla durante la seconda guerra mondiale e chiamata così per i diversi blackout che avvenivano per impedire eventuali bombardamenti della zona del porto e di New York.
Questa versione gelata della famosa torta, proposta nel libro è composta infatti da tre strati di pan di spagna al cioccolato, da un semifreddo al cioccolato e da una copertura di ganache al cioccolato.
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SORBETTO DI PESCA, POMODORO E BASILICO
Un sorbetto davvero particolare con un gusto molto persistente e una piacevole freschezza
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GELATO ALLA MELA E ALLORO
” Un gelato che sa di autunno con un gusto di mela croccante. Quindi lascia che le mele arrostite dolci – e una foglia di alloro per la terrosità – infondano la tua base casearia. Un morso e proverai quella sensazione quando salti sulle foglie che cadono dopo aver mangiato troppe ciambelle al sidro di mele.” cit.autrice
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THAI TEA SNOW CONE
Lo snow cone è un trita ghiaccio che deve il suo nome alla forma conica dei recipienti che raccoglievano il ghiaccio tritato.
Una profumata granita, molto rinfrescante, da servire a fine pasto o all’ora del tè. ………….o per colazione, alla siciliana!
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