Maggio, mese delle rose e delle mamme, si dice, e io sono una mamma, imperfetta per giunta, ormai da qualche anno; conosco bene la fatica e la meraviglia di essere madre ogni giorno ma oggi le parole che nascono dalle mie mani e diventano reali su questo foglio, word perché siamo moderni e tecnologici, sono quelle di una figlia.
Mia madre era perfetta, non come me, eppure aveva due grandi difetti; il primo quello di essere una donna capace di anticipare le cose, di precorrere, fin troppo, i tempi e il secondo, banale e comune a tutti gli esseri umani, quello di essere mortale.
In particolar modo la sua mortalità è stata, da sempre e temo per sempre, il problema più grosso da gestire; andare a nutrire la schiera degli sfortunati la cui madre se ne è andata troppo presto non faceva certo parte dei miei desideri di adolescente allora come, oggi , continua a non essere la mia gioia più grande quella di essere una mamma senza la mamma.
Mi manca tutto di mia madre, nonostante ormai mi sia una consuetudine la sua assenza, nonostante ormai sia più il tempo passato senza di lei rispetto al tempo in cui, voltandomi, sapevo di trovarla al mio fianco.
Mi manca tutto; mi mancano gli abbracci, mi mancano le cose che ricordo ma, forse ancor di più, mi mancano quelle su cui l’azione del tempo che passa è impietosa e implacabile, quelle che , nonostante la forte opposizione della mia volontà, sono andate perdute, quelle che la memoria non è riuscita a trattenere e quelle che la mente ha , inevitabilmente modificato, rendendole vittime del sentimento, quelle che fantasia e necessità di sopravvivenza hanno deformato negli anni, consegnandomi questo dubbio eterno su quali siano i ricordi reali e quali quelli, involontariamente, costruiti.
Ho capito che certe presenze sono talmente importanti e forti che quando se ne vanno l’assenza che lasciano diventa altrettanto grande e importante, se non di più, e che l’andarsene di chi amiamo consegna questi in qualche modo ad un eterno rimanere, almeno nel cuore e nelle vite di chi hanno, purtroppo, sono stati costretti lasciare troppo presto.
Ho capito anche che mai avrei potuto scrivere un articolo sulla festa della mamma senza parlare della mia, di mamme.
Mia madre era forte, tenace, testarda; era sveglia, intelligente, colta e sincera. Pensava una cosa e ne faceva mille; in ogni circostanza aveva il polso della situazione, era coraggiosa, era divertente, ironica, profonda di sentimenti e di pensiero, era affascinante e coinvolgente, piena di amici.
In 1 metro e 58 cm era contenuta quella forza della natura che era la mia mamma, in poco più di 1 metro e mezzo era contenuta la persona che più ha segnato la mia vita, di figlia ieri e di madre oggi.
I ricordi, quelli più autentici e preziosi sono tutti legati alle parole, ho ereditato da lei questa tremenda abitudine di usarne sempre troppe, e alla cucina.
L’immagine di lei che si sporge dalla porta a vetri con la frusta in mano per chiamarmi, il rumore della ventola del forno mentre mi lavo i denti prima di andare a letto, presagio certo di colazioni e merende deliziose, le ditate d’impasto rubate direttamente dalla ciotola, fare i compiti per il giorno dopo tra i profumi sprigionati dalle pentole sul fuoco, dai biscotti nel forno, sempre chiacchierando, ridendo, litigando.
La sua risata vera. La sua ira appassionata.
La mia era una mamma che cucinava, senza vergogna, in un epoca in cui, in qualche modo, il piacere della cucina pareva essere roba da donnette poco moderne e poco impegnate. Mi ha insegnato che con le mani occupate si pensa meglio e che la cucina, può farsi filo di lana e che, una volta srotolata la matassa, se lo segui con attenzione può riportarti dritto a casa e in qualche modo aiutarti a colmare le distanze, anche quelle più spietate.
Che cucinare per le persone che amiamo è amore puro, cura e anche privilegio e questa idea di portare avanti una rubrica incentrata sul cibo dedicato ai figli e ai momenti in cui non siamo fisicamente con loro sono certa che le sarebbe davvero piaciuta.
Mia madre era perfetta e io non sono come lei ma mi amava in un modo viscerale e totalizzante che conosco bene e in questo, sì, che sono come lei, perché è lo stesso in cui io amo le mie figlie e in cui tutte noi amiamo i nostri figli.
Buona festa della mamma a tutte le mamme che abbiamo e che abbiamo avuto, a tutte le mamme che siamo o che saremo.
Ricette liberamente tratte e interpretate da Deliciusmagazine, Taste, BbcgoodFood e Bento lunch box.
Frullato della mattina
di Manuela Valentini
Per 3 bicchieri
1 piccola banana matura
140 g di more, mirtilli, lamponi o fragole o un mix di tutti
succo di mela o acqua minerale, facoltativo
miele d’acacia per servire
Nel frullatore mettete la banana affettata a rondelle e aggiungete i piccoli frutti scelti. Si possono usare in mix o solo frutti rossi o scuri. Frullate fino a quando otterrete un composto liscio. Con il frullatore acceso versate il succo o l’acqua fino ad ottenere la consistenza preferita.
Accompagnate il frullato con qualche frutto fresco e con un cucchiaino di miele.
Il miele per comodità può essere mescolato nel frullato precedentemente.
Se desiderate un frullato extra cremoso al posto del succo di mela aggiungete un paio di cucchiaini di yogurt naturale magro.
Tortini di sfoglia con spinaci e formaggi
di Fabiola Palazzolo
Ingredienti per 10/12 tortini
2 fogli di pasta sfoglia rettangolari
250 g di ricotta di pecora
150 g si spinaci surgelati
1 spicchio d’aglio
20 g di parmigiano
65 g di panna acida
sale
In una padella unite gli spinaci con lo spicchio d’aglio, insaporite per 15 minuti, mescolando di tanto in tanto, salate e fate raffreddare. In una ciotola unite gli spinaci ben strizzati, la ricotta, la panna acida e mescolate accuratamente. Stendete su una spianatoia la pasta sfoglia, dividete ogni foglio in 6 parti poi adagiate ogni quadrato di sfoglia in ognuno dei vostri stampini per muffin, bucherellate la base di pasta sfoglia e aggiungete l’impasto di spinaci e ricotta. Spolverate tutti i tortini con il parmigiano e infornate per 15/20 minuti, nel forno già caldo a 200° C. Ottimi sia caldi che freddi, perfetti da inserire in un lunch box.
Riso speziato delizioso
di Sonia Conte
Per 4 persone
1 cucchiaio di olio di girasole
2 spicchi d’aglio schiacciati
2 cucchiai di curry in crema
250 g di riso basmati risciacquato
450 ml di brodo vegetale
400 g di ceci precotti in barattolo e sgocciolati
una manciata di uvetta sultanina
175 g di foglie di spinaci o bietole
una manciata di anacardi
yogurt al naturale facoltativo
Scaldate l’olio all’interno di una pentola antiaderente e dotata di coperchio, friggete l’aglio e il curry (va bene anche in polvere) per un minuto, fino al profumo di tostatura. Versate il riso insieme al brodo vegetale, i ceci e l’uvetta mescolando con una forchetta per sgranare bene il riso. Regolate di sale e pepe, poi coprite col coperchio e portate a bollore. Abbassate la fiamma e cuocete per 12-15 minuti oppure fino al completo assorbimento del brodo e cottura del riso.
Strizzate gli spinaci per togliere l’eccesso d’acqua, con le vostre mani. Aggiungeteli alla pentola insieme a due cucchiaiate di acqua bollente, mescolandoli bene nel riso con una forchetta. Aggiungete, infine, gli anacardi. Se preferite, servite il riso accompagnandolo con dello yogurt al naturale.
Insalata di hummus e verdure in vasetti
di Mai Esteve
Per 6 persone
140 g di fagioli di soia congelati o piselli
200 g di humus (riservando 2 cucchiai per il condimento)
2 peperoni rossi (o di un altro colore) tagliati a pezzettini piccoli
1 cetriolo, sbucciato e tagliato a pezzettini
200 g di pomodori ciliegini, tagliati a pezzi
2 carote grandi, sbucciate e tagliate a pezzettini piccoli
2 carote grandi sbucciate e grattugiate
4 cucchiai di semi di zucca (facoltativo)
qualche fogliolina di erbe aromatiche come timo e maggiorana o basilico
Per il condimento
scorza e succo di 1 limone
1 cucchiaio di miele chiaro
2 cucchiai di hummus
Per prima cosa preparate il condimento mettendo gli ingredienti in un barattolo di marmellata con 1 cucchiaio di acqua, chiudete il barattolo con il suo coperchio e agitate bene. Tenete da parte.
Portate a ebollizione una piccola pentola d’acqua, e cuocetevi i fagioli di soia o i piselli per 1 minuto, finché saranno teneri. Scolateli e fateli raffreddare sotto l’acqua.
Dividete l’hummus tra i 6 vasetti e cominciate e riempirli con le verdure facendo diversi strati:
prima i semi di soia o piselli sgocciolati, i peperoni, cetrioli, pomodori, carote e semi di zucca, finite con qualche foglia di basilico o erbe aromatiche. Chiudete i barattoli con il coperchio e conservate in frigo fino al momento di servire.
Togliere dal frigo almeno qualche minuto prima di consumarlo e condite con il condimento preparato all’inizio.
Si conserva in frigo per 24 ore.
Bagels con tonno e guacamole
di Chiara Picoco
Per 2 persone
2 bagels
70 g di tonno
4 cucchiai di guacamole
4 foglie di lattuga o spinacini freschi
Per il guacamole
1 avocado maturo
1/4 di cipolla rossa
succo di 1 lime
sale e pepe
3 o 4 pomodorini datterini
Sbucciate l’avocado e privatelo del nocciolo, tagliatelo in pezzi e mettetelo nel bicchiere del mixer con la cipolla, il succo di lime, un pizzico di sale e una generosa grattata di pepe nero.
Frullare il tutto e aggiungere i pomodorini precedentemente tagliati in piccoli dadini.
Tagliate i bagels a metà. Scolate il tonno dall’olio in eccesso e mettetelo in una ciotola. Unite il guacamole e mescolate bene.
Spalmate il composto sulla metà inferiore del bagel, coprite con le foglie di lattuga e poi chiudete con l’altra metà del bagel.
Muffin ai frutti rossi e latte condensato
di Therese Caruana
Per 12 muffin
300 g di farina
125 g di burro
2 uova
395 g di latte condensato
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaino di lievito per dolci
125 g di lamponi
125 g di mirtilli
Preriscaldate il forno a 180° C.
In un pentolino versate il latte condensato e il burro, mettete sul fuoco e fate sciogliere a fuoco lento. Togliete dal fuoco, unite la vaniglia e fate raffreddare.
In una ciotola, setacciate la farina e il lievito, fate un buco al centro, versate la crema di burro e le uova. Amalgamate il tutto velocemente fino ad ottenere un composto privo di grumi. Tenete da parte un po’ di mirtilli e di lamponi e aggiungete il resto dei frutti all’impasto.
Versate un cucchiaio di composto in ogni pirottino poi aggiungete alcuni frutti in superficie.
Infornate e cuocete 20-25 minuti o fino a quando i muffin risultano dorati in superficie.
Fate raffreddare su una gratella.
Prima di servire spolverate con dello zucchero a velo.
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6 comments
Non ero ancora riuscita a leggerti, ma finalmente… Grazie di queste parole, che ti mettono a nudo con una generosità che solo solo l’amore di una madre può avere. e poco importa che sia perfetta: forse, l’importante è che sia vera.
Ti abbraccio.
katia
mamma e nonna imperfettissima.
Francy, mi hai commossa… e sono certa che tu sia una mamma perfetta, proprio come la tua. <3
e io invece ti ci rivedo proprio, nella descrizione della tua mamma, che doveva essere pure bella, tra le altre cose
:-*
Se volevi Farmi piangere ci sei riuscita
La perfezione è sopravvalutata. La perfezione è ciò che ci porta a voler essere esteticamente impeccabili, professionalmente realizzate, fidanzate/mogli/madri previdenti, amanti focose, regine dell’home made, perdendo così quella spontaneità e mettendo in secondo piano gli affetti.
Quindi sii fiera del tuo essere madre imperfetta, per questa festa della mamma, che le tue figlie sono fortunatissime ad avere una mamma presente e affettuosa.
un abbraccio enorme
Ti ho sentito tante volte raccontare di lei e oggi la riconosco in questo tuo fiume di parole a lei dedicato. Le tue figlie sono fortunate ad avere una mamma altrettanto appassionata, colta, e che insegna loro come è possibile ritrovare sempre la strada degli affetti più veri. Sarai pure imperfetta, ma sei la mamma che ogni figlio vorrebbe avere.
E finalmente si mangiaaaaaaaaaa!
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