Merletti, petali di rose in un mortaio di legno e una calligrafia che sa di tempi passati: la copertina di Rose Petal Jam è un invito a scoprire un libro fatto di viaggi, cucina e poesia.
“Era il mio lavoro, a 5 anni, raccogliere petali di rosa freschi dal giardino di mia nonna. Quei petali setosi e morbidi, luccicanti di rugiada, venivano via facilmente nelle mie mani e atterravano dolcemente nel mio cesto di vimini. La loro fragranza di rosa durava sulle mie dita per il resto della giornata. Mia nonna Jozéfa metteva quei petali in un gran mortaio, li copriva di tanto zucchero e li riduceva in una pasta densa color magenta. La confettura di petali di rose era la sua conserva più preziosa, un pizzico di estate da essere distribuito nei lunghi mesi invernali quando i roseti si nascondevano sotto una coperta di neve “.
È così che comincia Rose Petal Jam, in cui memorie d’infanzia, emozioni vecchie e nuove e cibo di stagione si mescolano tra le parole di un diario di viaggio molto particolare. Beata Zatorska narra il ritorno nella sua Polonia natale dopo più di 20 anni d’assenza. L’accompagna suo marito, Simon target, coautore e artefice delle romantiche foto del libro.
Rose Petal Jam è il racconto del primo viaggio di Beata nel suo paese dopo aver passato più di 20 anni in Australia come rifugiata politica. Anche se la sua nonna, dalla quale aveva imparato a cucinare, non c’è più, Beata trova nella vecchia casa il suo quaderno di ricette scritto a mano, le stesse che riempiono le pagine del libro. Sono i piatti della nonna, una nonna che ra chef e che le ha trasmesso l’amore per la cucina, trascritti e raccontati, ognuno con una storia, trasformando le pagine in una sorta di diario, fitto di memorie e racconti, con la speranza che questi diventino memoria per qualcun altro, dopo di lei.
Rose Petal Jam regala al lettore una visione su un paese del quale molti di noi conoscono molto poco o nulla e la cui cucina, nell’immaginario collettivo, è fatta solo di dumping e salsicce.
La cucina polacca è molto di più, è una cucina fatta di prodotti di stagioni e di piatti diversi; una cucina che usa al meglio i prodotti stagionali, in preparazioni semplici o più complicate e in tante conserve, declinate senza fine.
Non c’è nulla di esotico in questo libro, che presenta una collezione di idee uniche per consumare frutta, verdura e carni. Nessun ingrediente stravagante o introvabile, ma materie prime comuni che quasi tutti abbiamo in dispensa o troviamo al mercato nella bella stagione.
Il libro contiene quasi sessanta ricette, a volte tradizionali, altre volte personali, ma sempre stuzzicanti, come una torta al miele che si mantiene per mesi, le uova margherita, che curano l’apprensione degli esami e tante conserve, oltre ai classici pierogi, dolci con semi di papavero, goulash polacco e alcune pagine che profumano di fragole estive raccolte nei boschi. Non può di certo mancare la confettura di rosa canina, la primissima ricetta del libro, un concentrato di amore, passione e memoria.
Ma questo è molto più di un libro di cucina: le memorie di Beata, cresciuta nella Polonia comunista tra gli anni 60 e 70 si intrecciano con la scoperta di una Polonia moderna, ottimista, membro dell’Unione Europea. Quadri tradizionali, poesie e salmi si alternano alle ricette, celebrando il meglio di questa ricchissima cultura. Centinaia di fotografie di Simon dei loro viaggi, rivelano straordinari paesaggi e una campagna incontaminata, così come un’impressionante eredità culturale di città antiche come Varsavia, Cracovia e Gdan.
Con un tono spesso dolce-amaro, spesso sognante, Rose Petal Jam è parte memorie, parte viaggio, parte libro di cucina e interamente un’affascinante introduzione a un mondo relativamente nascosto e alla sua gente, cultura e tradizioni.
Smalec su pane di segale
di Chiara
250 g di pancetta tesa o speck
1 cucchiaio di acqua
1 cipolla
1 cucchiaino di maggiorana fresca
Tagliate il bacon a datini e mettetelo in una padella con un cucchiaio di acqua e fate cuocere a fuoco lento fino a quando il grasso non sarà traslucido.
Aggiungete le cipolle tagliate a fettine sottili e fate soffriggere fino a doratura.
Cospargete con la maggiorana tritata e aggiustate di sale.
Trasferite dentro ad una cocottina e mescolate fino a raffreddamento.
Servite su una fetta di pane di segale leggermente salata o utilizzate come fondo per cucinare.
Note: Io ho utilizzato uno speck di filetto di maiale senza grasso, ho quindi invertito le cotture, facendo rosolare prima la cipolla, per poi aggiungere lo speck a dadini.
Non avendo a disposizione la maggiorana fresca ho usato quella in polvere.
Insalata di cavolo bianco e carote
di Mai
per 4 persone
1/2 verza
1 mela
1 carota
1/1 di cipolla
1 cucchiaino di succo di limone
1 cucchiaino di olio d’oliva
1 cucchiaino di zucchero semolato superfino
1 cucchiaio di semi di cumino (facoltativo)
Tagliate e tritate il cavolo e la cipolla molto finemente, quasi come se fosse stato grattugiato.
Sbucciate la mela e la carota, quindi grattugiatele entrambi e mescolate tutti gli ingredienti.
Preparate un condimento sbattendo o agitando insieme in una bottiglia il succo di limone, l’olio d’oliva e lo zucchero. Condire con sale e pepe, quindi aggiungere all’insalata e conditela mescolandola bene.
(se piacciono, i semi di cumino, ci stano benissimo apportano all’insalata un tocco fresco, dolce e profumato)
Insalata Russa
di Mai
4 patate medie
5 carote
1 pastinaca
1/2 sedano rapa
2 mele dessert sbucciate
3 uova sode
2 piccoli cetrioli sottaceto
1 porro (solo parte bianca) o cipolla bianca
1 cucchiaio di senape inglese
250 g di maionese all’uovo con 1/2 vasetto (250g)
125 g di piselli cotti
Lavate bene le verdure, sbucciatele e tagliatele se necessario.
Lessate le patate, le carote, la pastinaca e il sedano rapa e cuocete fino a quando non iniziano a ammorbidire (ma evitate di cuocerle troppo, altrimenti non saranno così facili da tagliare), scolate e lasciate raffreddare.
Quando è freddo, tagliate tutte le verdure cotte a cubetti della stessa misura di 6 mm, ma potete scegliere la misura che preferite.
Tagliate anche le uova, le mele, i cetrioli e il porro o la cipolla e alla stessa misura.
Mescolate tutti gli ingredienti insieme in una grande ciotola, aggiungete i piselli e condite con la senape e la maionese.
Regolate di sale e se desiderate un gusto più forte aggiungete altri cetrioli.
Servite con pane fresco
PIEROGI WITH SOUR CHERRIES – PIEROGI Z WIŚNIAMI
di Mari
I pierogi possono costituire un dessert se ripieni di frutta fresca estiva, come fragole, lamponi, ciliegie, mirtilli.
In questa ricetta si usano le amarene o le visciole però si possono usare le ciliegie (con l’aggiunta di meno zucchero) se si preferisce.
Ingredienti per 60 pierogi
per la pasta
500 g di farina di grano tenero
60 g di burro non salato
250 ml di acqua tiepida
per il ripieno
500 g di amarene mature
100 g di zucchero semolato (superfino) (50 g se si usano ciliegie dolci)
panna montata per servire
Per preparare la pasta, per prima cosa ammorbidite il burro nel microonde o lasciarlo fuori dal frigorifero per un po’. Mettete la farina su una spianatoia di legno, quindi lavorate lentamente il burro con le mani. Aggiungete l’acqua tiepida, a poco a poco, per ottenere un impasto morbido ed elastico. Mettetelo in una ciotola e copritelo con un canovaccio pulito in modo che non si asciughi mentre preparerete il ripieno.
Stendete la sfoglia sulla spianatoia di legno – circa 3 mm di spessore. Tagliate dei cerchi di circa 8 cm di diametro con un bicchiere rovesciato e lasciateli sulla tavola di legno infarinata.
Per preparare il ripieno di amarene, lavate e snocciolate le ciliegie, tagliatele e schiacciatele con un po ‘di zucchero. A seconda della maturità delle ciliegie, probabilmente ci sarà bisogno di 100 g di zucchero, ma se sono ben mature e abbastanza dolci sarà sufficiente usarne di meno.
Mettete un cucchiaino di ripieno su ciascun cerchio di pasta, piegatelo a metà e chiudetelo con cura, unendo la pasta con le dita sui bordi.
Mettete i pierogi in una grande pentola di acqua bollente (io direi salata). Cuoceteli per un paio di minuti, quindi estraeteli e lasciateli scolare (io consiglierei di condirli con poco burro fuso prima di servirli per evitare che si attacchino l’uno con l’altro).
Serviteli con panna montata (per me leggermente montata) e zucchero semolato.
2 comments
Very, very, very inspiring! Grazie!
Adorabili 😉
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