Quando Ginestra ha proposto il coniglio alla cacciatora, la prima persona a cui ho pensato è stata Diana. Capisco che l’associazione, in sè, non sia del tutto esaltante- per i conigli, intendo. Per cui, prima che si sollevino i vertici della Protezione Animale per farmi causa per il danno d’immagine, è bene che spieghi che bene come la Diana, il coniglio non lo fa nessuno. D’accordo che parte avvantaggiata: è ligure e qui in Liguria, terra povera di animali da stalla e da cortile, ci si è da sempre arrangiati con quello che c’era- e di coniglio, grazie al cielo, ne avevamo in abbondanza. Però, sono liguri anche mia mamma e mia suocera, per dire, ma lei le batte: perchè alla tradizione unisce sempre un pizzico di fantasia, di estro, di creatività che fa sì che dalle sue mani il coniglio esca trasformato. Come dire, che se avesse fatto il mago, chissà cosa avrebbe tirato fuori dal cilindro, insomma. Come se non bastasse, ultimamente ha allungato un passo oltre confine, per andare a trovare un’amica con cui ha costituito una specie di associazione a delinquere contro i nostri giro-vita (ma di questo, parleremo meglio domani) e quindi si è lanciata in terrine, confit e tutto quanto fa Douce (e Gros) France. Ne è un esempio questa rivisitazione del coniglio alla Cacciatora, di chiara derivazione francese, tutta giocata sui vini della marinatura e sul contrasto grasso/magro delle carni. Il tocco da maestro è l’abbinamento con la confettura di cipolle e quello disumano è il non averne assaggiato neanche un po’, perchè è a dieta…
Il coniglio è uno dei piatti forti e caratteristici della Liguria, ci ho pensato parecchio a questa ricetta perchè sono in un momento particolare e non posso assaggiare e mangiare nulla tranne quello che il nutrizionista mi ha indicato, credetemi quindi sulla parola, ho avuto delle difficolta’ a pensare e a preparare questa ricetta.Stasera, quando l’ho propinata a mio marito ero un tantino sulle spine, per non dire altro, non sapevo se il sale era sufficiente o……….il pepe…….la consistenza fosse giusta…….. è molto probabile che le cuoche che partecipano a questo contest non abbiano problemi a cucinare senza assaggiare, io……… non ne sono capace, punto!L’unico che ha avuto coraggio all’assaggio ha certificato la bonta’ della ricetta e quindi sono lietissima di passarvela eccola qui………
Terrina di coniglio
1 coniglio di 1,800 kg circa
Preparate un soffritto con gli scalogni e l’aglio facendolo cuocere per 30 mn. a fuoco lento (non deve colorare).
120 gr di burro
180 gr di zucchero
100 ml. di aceto di vino
300 ml di vino rosso
sale, pepe