41 ricette più una, arrivata fuori tempo massimo, ma la premiamo lo stesso.
42 premi da preparare.
e tutto dietro alle mie orribili idee
e al mio inguaribile pessimismo- perchè dai, chi vuoi che partecipi, ad una sfida fra i blog.
in questo momento, mi odio.
…darò dei premi cattivissimi…
Premio: Anzio come Capo NordIl Coniglio affogato nel mosto di Mamma in Pentola: Comincia bene, la ragazza, questa sfida nella sfida: con l’MTChallenge,anzitutto, e col coniglio, questo sconosciuto. Che poi a ben guardare sconosciuto non è, visto il sangue aretino che scorre nelle sue vene: e allora, vai di tradizione, con un tocco di fantasia- il mosto al posto del pomodoro, che intanto sempre rosso è e si può sempre dar la colpa al vino in bottiglia, se ci si alza da tavola un po’ brilli. Era dubbiosa, perchè non le piacciono le preparazioni lente, ma con questa prova si riconcilia con il tempo.
Premio: quando il lento è rock
I Bocconcino alla Tedesca di Arianna: un’ altra che vince la sua sfida personale con il coniglio, consegnandoci un piatto che sa di Germania e di Natale: il vino rosè, la cannella, la noce moscata ci riportano dritti dritti ai mercatini annaffiati dal vin brulè, con gli organetti sullo sfondo e i nasi rossi dal gran freddo. Le patate di contorno sono un must, per un’interpretazione originale e intensa
Premio: Adesso è Natale
Il Coniglio Cacciato di Meggy: ok, non volevo dirlo, ma tant’è. Mi sono commossa. Perchè un nonno cacciatore ce l’ho avuto anch’io, insieme ad una famiglia la cui storia si è tramandata nell’amore per il cibo, cacciato o colto o pescato che fosse. La sua ricetta è cibo del ricordo, della nostalgia, di un amore che trapela da ogni ingrediente, da ogni passaggio e Meggy ci ha aperto il suo cuore, nello stesso modo semplice e diretto che la contraddistingue e che ce la rende unica e cara.
Premio: Nostaglia Canaglia
Il Coniglio con Polenta di Patate di Manu: ce la butta lì così, ma per quelli “Da Trieste in giù”, la Polenta di patate è la scoperta del secolo. Per lei, trentina doc, è cosa normale, per noi è una folgorazione, di quelle che appena ti riprendi corri al mercato e la fai anche tu. Per chi ancora sta leggendo, è un’abbinata classica, perfetta con i sapori delicati della carne.
Premio: siamo la coppia più bella del mondo
Le Cartucce per il Coniglio di Fabio: non pago di “freddarci” di colpi mortali ogni tre per due, con le sue battute, l’Assaggio di Viaggio ha deciso che era giunto il momento di fare ancora un passo avanti sulla strada della perversione, dando forma alle sue boutade: nascono così le “cartucce per il Coniglio”, che, se non resteranno -forse- nella storia della gastronomia, entreranno di diritto nel Manuale Illustrato di Psichiatria for Dummies, al capitolo “non c’è limite al peggio”. Anzi, a conferma di ciò vi diciamo subito che per un attimo- ma solo per un attimo- ha anche rischiato di aggiudicarsi la sfida e se mai avessimo dato voce al voto popolare avrebbe anche rischiato di centrare di nuovo il bersaglio…
Premio: mira el dito
The Australian Rabbit & U Cunill da Mucc di Acquaviva: Allargare o stringere le prospettive? si chiede Acquaviva, all’inizio del post. Ma- detta da lei- è una domanda retorica. Le prospettive, nel suo blog, sono come le gonne nel mio armadio. Destinate ad allargarsi. Ma se da me si sospira, da lei si sogna. Stavolta ci porta in Australia, con un coniglio profumato al dragoncello e velato di senape e poi, con una brusca virata, fra le vallate di casa sua, dove i funghi e le noci rispondono per le rime ai sapori d’oltreoceano. Noi la adoriamo, lo abbiamo già detto????
Premio: dall’Uluru alla Val Di Muggio
Il Coniglio alla Cacciatora di Patricia: la curiosità vince sulla pigrizia e stuzzica un’Argentina doc, che non ha mai visto tornare il nonno dalla caccia con un coniglio nella cesta. E meno male, diciamo noi del’emmetichallenge vista la meraviglia della ricetta che ci confeziona, uno scrigno di frolla a nascondere un intingolo godurioso, che sa di muschio e di bosco. Nella foto, c’è pure la vecchia borraccia del nonno, ad annaffiare un pic nic autunnale al quale avremmo tanto voluto partecipare anche noi
Premio: la prossima volta, però, ci inviti, vero???
Il Coniglio alla Scacciatora di Eli/Fla Giuro- giuro- che quando l’ho conosciuta era normale. Cioè, lo sembrava. C’era, a dire il vero, quel nickname che non la abbandonava, per cui un po’ era Elisa, un po’ Flavia e vabbè: ma, a parte questo, non c’era nulla che lasciasse presagire gli sviluppi futuri. E invece….Prima, si è aperta il blog dal nome più difficile del mondo, Cuoci-cuci-dici, che ci ho messo mezz’ora solo per leggerlo e non vi dico capirne il senso. Poi, è diventata una (St)renna. Poi, ha battezzato il suo coniglio “alla Scacciatora”. In mezzo, c’è una fitta corrispondenza con gli Assaggi di Viaggio. Che ci sia un nesso, in tutto ciò?
Premio: chiamate un medico!!!
Il Coniglio alla birra e alle albicocche di Cook is Good: dovevano aspettare l’emmetichallenge per inaugurare la sezione “piatti di carne” sul blog e noi siamo onorate per aver tenuto a battesimo un signor coniglio, marinato nella birra e perfettamente bilanciato con il dolce delle albicocche. La nota croccante delle mandorle suggella un piatto pieno di inventiva e di creatività, e un bel bravo alla cuoca non glielo toglie nessuno
Premio: quando si dice “cook is good”
Il Coniglio con Radicchio e Pancetta di Acquolina Se per molti è stato il piatto del ricordo, il coniglio per Francesca è
sinonimo di emancipazione dai gusti del marito: siccome a lui non piace, io non lo cucino e quindi non lo mangio, è il sillogismo comune alla maggior parte di noi- che in questo caso è stato spezzato, proprio in zona Cesarini, quando ormai il predominio dei gusti dell’uomo di casa sempbrava aver preso il sopravvento. Ci ha messo pure lo zampino (è il caso di dirlo) la zia Amabile e il risultato è stato un piatto da assoluta porca figura: altro che “mi sono fatta i complimenti da sola”! Te li facciamo anche noi, e pure a caterve
Premio: il coniglio è mio e me lo gestisco io
Il Coniglio Ripieno alla Cacciatora di Cranberry Sono seria: se siete di quelli che “il coniglio, non ancora” e volete cimentarvi nella preparazione di questa carne, stampatevi questo post e tappezzateci il frigo. Qui troverete tutti, ma tutti, ma proprio tutti i segreti della preparazione del coniglio, svelati da chi ne ha una conoscenza antica ed abituale. Non a caso, la rielaborazione di Cranberry è di quelle da veder le stelle (michelin), visto che reinterpreta il coniglio alla cacciatora in chiave alta, disossando e farcendo e legando- tutte operazioni che a me fanno impallidire solo a scriverle ma che lei ha svolto con disinvoltura e maestria- e pure con un occhio di riguardo a noi, poveri mortali: non disperate, se non siete capaci: ci sono i macellai…
Premio: cherchez le boucher (pour desosser etc etc)
L’A(GRU)mato Coniglio de La Roby: è onesta e lo ammette: il coniglio non lo mangio perchè mi fa pena. C’ho pure dei trascorsi vegetariani, insomma: avrò pur diritto a qualche reticenza, o no? Ma siccome in cuor suo sa benissimo che se anche le avessimo detto “Vaya con Dios, Hermana” , non si sarebbe convinta, spulcia nei testi sacri e cosa trova? Niente meno che Confucio, che, presagendo già allora che prima o poi gli sarebbe toccato pure confortare La Roby, le spiega che da tempo immemorabile i conigli sono animali degni di essere immolati agli dei. Dopodichè, si è scolata un litro di vodka e ha affilato i coltelli….
Premio: Dice il Saggio: chi il coniglio felisce, nella vodka pelisce
La Rollata di Coniglio Apparicchiata di Licia: Ovvero, la “rollata fusion”. E secondo voi, chi poteva proporla, qui sopra? E pure serissima, sia chiaro: perchè quando si tratta di “faccia come le lastre”, la Licia non resta indietro a nessuno. Neanche in cucina, a dire il vero- e questo piatto, che è la sublimazione del suo essere “cuoca borderline” lo conferma. Tradizione, innovazione, tecnica si incontrano in un piatto di gran classe, trasversale a tutte le tavole, “apparicchiate” e non.
Premio: Porca figura (e quando ce vo’…)
La Terrina di Coniglio al Porto di Diana. Non essendo pervenuti reclami nè dalla Protezione Animali nè dall’Associazione per la Tutela dell’Immagine dei Conigli, possiamo finalmente affermare con sicurezza che se mai questi ultimi fossero in cerca di una Regina, l’avrebbero trovata in Diana. Magari la soprannominerebbereo “Dianilde”, vista la fine che li attenderebbe, ma noi di sicuro li ricorderemmo per sempre…
Premio: Lady D.
Il Coniglio alla Birra con Prugne all’Armagnac di Sandra: io, a questa donna, perdono tutto. Tutto. Pure il fatto che abbia deciso di partecipare all’MTChallenge “perchè anch’io voglio l’epitaffio come la Diana”, nuocendo in modo irreparabile alla fama dei miei premi, che ci manca solo che portino sfiga 🙂 In ogni caso, dicevo, la perdono: i motivi
son in parte condensati in questa ricetta, un concentrato di classe, di bravura, di abilità, di genio che ci proietta ogni volta ai piani alti della cucina- e in parte nello spirito di questa meraviglia di donna, che sono ogni giorno più contenta di aver incontrato.
Premio: te lo dò io l’epitaffio, tiè tiè
Il Coniglio Alla Cacciatora Farcito con Crosta di Funghi e Olive: dopo la Cheese Cake Zebrata, il coniglio in calza a rete. Anche questa, giuro che era normale, fino a un po’ di tempo fa… A parte in cucina, sia chiaro: lì, dà dei punti a tutti. Io sono pure fra i fortunati che si abuff… ops, che degustano le cose che prepara e quindi parlo a stomaco pieno: ma se avete dei dubbi, date un’occhiata a questa ricetta e poi ditemi se non siete d’accordo con me…
Premio: Da-da-um-pa
Le Pennette al ragu di Coniglio all’antica di Daniela: E’ la prima a pensare al “ragù alla cacciatora”, ma il temperamento estroso cè e si vede, sin dalla presentazione del piatto: precisa, ordinata, pulitissima. Un quadro, più che una porzione di pennette, di quelle robe che “è un peccato mangiarle”. Almeno fino a quando non leggi la ricetta-e poi capisci che il peccato sarebbe il contrario…
Premio: Bello&Buono
La Terrina di Coniglio al Balsamico delle Cioccolatine Se lo dicono da sole: siamo entrate nella spirale senza ritorno dell’emmetichallenge. E se per qualcuno può essere drammatico, per noi è tanta manna, viste le meraviglie che continuano a produrre queste tre folli della rete, con fantasia, brio ed estro da vendere. Stavolta, hanno pure studiato e si vede: la loro versione del Coniglio alla Cacciatora in una Terrina multistrato al balsamico non è cosa che si improvvisa, nè per concettualità nè per tecnica. Insomma, per dirla in breve, sono proprio brave. E secondo voi, dovremmo loro indicare l’uscita dal labirinto dell’MTC?
Premio: il filo di Arianna l’ha già usato Teseo, oh come ci dispiace 🙂
Il Coniglio allo speck con Crema di Zucca e Taleggio sostiene convinta che il cadavere del coniglio che teneva nella cella dell’obit…ops, in frigo, ha osato farle prima gli occhi dolci e poi le linguacce: il che, basta e avanza per promuoverla cittadina ad honorem dell’MTChallenge. In più, si cimenta con una preparazione di alta classe, che lei definisce semplice semplice ma che non ha nulla da invidiare a nessuno, per abbinamenti, fantasia ed anche cromatismi. Un’altra che non vorremmo lasciarci scappare, in nessun modo: e pazienza, se ci racconterà che il coniglio le ha pure fatto l’occhiolino!
Premio: Resta con noi 🙂
Il Coniglio alla Cacciatora di Alem: sono ore da fiato sospeso, quelle che stanno vivendo Alem e la sua famiglia e tutti noi dell’emmetichallenge tratteniamo il fiato, insieme a lei. I premi, li rimandiamo a quando sarà tornato il sereno, per il quale preghiamo, chi a mani giunte, chi con le dita incrociate. Per ora, l’abbraccio più grande, da parte di tutti
Il Coniglio al Barbera con Polenta de La Vero. Mi spiegate come fa a non starvi subito simpatica, una che battezza il
proprio blog “Menando il Can per l’aia”? Per non parlare dei suoi post, uno più esilarante dell’altro, che fanno della Vero un’altra candidata alla cittadinanza dell’MTC- se non addirittura alla poltrona di sindaco.
Un’unica annotazione: maneggia l’accetta con la stessa disinvoltura con cui io tengo la penna, come ben sa il suo coniglio al barbera…
Premio: meglio darle ragione…
I Maltagliati al Ragu di Coniglio di Lucia I suoi post e le sue ricette profumano di una casa gioiosa e piena di vita, con lei al centro di ogni attività domestica, che si tratti di riordinare il post bagordi dei figli o di stirare pile di panni. e fin
qui, ci siamo. Cioè, in casa mia il bucato è tutto stirato quando arriva l’infornata successiva e a mettere ordine comincio il lunedì e finisco il sabato mattina, ma sono concetti che mi appartengono. Quello che mi sfugge, però, è che in mezzo a tutto ‘sto bailamme, Lucia faccia la pasta in casa. Tirata al mattarello. E disossi il coniglio. E pure per bene, perchè già che ci siamo, facciamo il ragù. E confezioni un piatto da paura, di quelli che dicono “mangiami” da qualsiasi angolazione uno li fotografi, con la leggerezza e la naturalezza con cui noi potremmo dire ” se famo du spaghi”. Un portento
Premio: Wonder Woman esiste. E’ solo che è in vacanza da una vita
Il tocco di Magia di Annalu– Uso del blog per ragioni private- “Cara Annalu. Io posso capire che quando uno è bravo, è bravo- e non c’è nulla da fare. e lo stesso dicasi per chi ha talento, precisione, inventiva, creatività e tutto quanto fa
di te la cuoca grandiosa che sei. Però, devi anche metterti un po’ nei miei panni- e non cominciare a dire che ti stanno larghi. Io, a questo emmetichallenge, ci tengo. E’una specie di creatura che mi sono nutrita, che ho visto crescere, dove vorrei che vincessero tutti, un po’ per volta, pure la Stefania… e tu mi tiri fuori dal cilindro questa roba qua, che rischi di far prima pure un’altra volta di fila??????
Premio: una schifezza, la prossima volta…
Il Coniglio al Cioccolato in Casseruola di Ale– Grandioso. Grandioso, grandioso, grandioso. Una di quelle robe che ti
fanno battere le mani, come quando eri piccolo e ti portavano nel negozio dei giocattoli: un coniglio al cioccolato in una casseruola di brisè colorata, due oggetti del desderio in un unico piatto, una fusione di bello e buono e divertente e saporito che uno non sa se spasima di più per il contenitore o per il contenuto. Ma intanto, si mangiano entrambi
Premio: meno male che
Il Coniglio alla Cacciatora di nonna Giulia di Simonetta– Per tutti quelli che si chiedevano dove fosse finita la Simonetta, nuntio vobis una terza “nepotanza”, questa volta pure gemellare, considerato che è a 4 mani: è nato Impastachetipassa, il blog di Simonetta e di sua nuora Debora, un’altra che ci aveva fatto intuire meraviglie, nella scorsa sfida dell’Apple Pie. Sul coniglio, però, ha passato il testimone alla suocera che ha di nuovo sfoderato una ricetta delle sue. Questa volta, ha scavato nel passato, recuperando la versione della Nonna Giulia, con tanto di foto in bianco e nero a ricordarci come eravamo, neppure tanto tempo fa. Un post bellissimo, delicato, dove il sapore della nostaliga si fonde con i profumi di un piatto di casa e di tradizione.
Premio: W le nonne
The Bitter Sweet Rabbit di Saretta: altra ricetta spettacolare, “da leccarsi le dita con tanto di schiocco”, come dice Saretta, dubbiosa sino all’ultimo sui risultati che avrebbe potuto ottenere da una carne che non le piace. Un agrodolce coraggioso, con contrasti decisi, di gran carattere. Chapeau
Premio : Dove osano i conigli
Il Coniglio alla Cacciatora di Rosy: si sveglia dal letargo autunnale per l’emmetichallenge e si accorge subito che bisogna provvedere con urgenza all’acquisto della teglia mancante, per un polpettone di coniglio che, ahinoi, non se po’ fa’. Però, ci consoliamo- eccome- con la sua Cacciatora che ha dato soddisfazioni anche a lei: in primis, perchè è riuscita a far mangiare il coniglio al Webmaster che ha sposato (un altro marito insofferente al coniglio!!!) e poi perchè ha usato le erbe del suo giardino. E scusate se è poco…
Premio: la voglio anch’io, la teglia di Bugs Bunny!!!
Il Coniglio glassato alla Birra di Deborah L’abnegazione della sfida. Partecipa, ma non assaggia, perchè a lei il coniglio non piace. Non solo: siccome partecipa in modo serio, per accertarsi di non postare una schifezza, fa assaggiare il piatto al marito. Che per il coniglio, non impazzisce neppure lui, ma che si sacrifica comunque, perchè per l’MTC questo e altro. Due miti.
Premio: Prendete esempio
Le Lapin aux Citron di Stefania Mettetevi comodi, perchè ora vi svelo il retroscena. Dunque, appena esce la ricetta, lei mi chiama tutta contrita e mi dice che il coniglio alla cacciatora lo ha già fatto, già fotografato e, quel che è peggio,
già postato. Ragion per cui, per il principio del Dura Lex sed Lex, non può concorrere. Gentile com’è, mi assicura che anche la sua ricetta entrerà nel pdf e il discorso si chiude lì, almeno fino a quando io non dico che, stavolta, l’avremmo fatta vincere, se solo avesse partecipato. Il resto è questo meraviglioso coniglio al limone, sul quale sto piangendo tutte le mie lacrime- non dalla commozione, ma dal ridere…
Premio: se non ci fossi, bisognerebbe inventarti
Il Coniglio all’Ischitana di Mariella Un’altra che vorrei tutta la vita, all’emmetichallenge, e alla quale auguro grandi cose per il futuro, perchè le merita tutte. Il suo è un piatto che parla da solo, per equilibrio degli ingredienti, attenzione alla qualità delle materie prime, tecnica ridotta all’essenziale. Lei lo definisce “il piatto della memoria” per eccellenza e noi non stentiamo a crederlo, vista l’evoluzione dei suoi 23 cromosomi ischitani
Premio: …ma noi lo vorremmo ancora, un tuo ristorante…
Il Coniglio Embriago al Prosecco di Giorgio. Ha trasformato la sezione commenti del blog in una specie di osteria, tirando fuori l’alcolizzata che è in te in signore altrimenti ritenute morigerate e contenute e che, dopo il coniglio embriago, hanno iniziato con gli incitamenti “embriaghiamoci tutte”- dall’Argentina in poi. Lui, ovviamente, è il solito sornione, che fa il povero marito martire- ma ormai siamo tutte Giorgio-addicted e con un bicchiere di prosecco in corpo, ancora di più
Premio: ci vuole fegato (per embriagarsi tutte…)
Il Ragù di Coniglio di Andrea e di Cristina alla faccia della crisi, è bastata una semplice apparizione all’MTC per far trovare ad Andrea una serie di lavori, dal cuoco all’educatore di figli e alunni svogliati, in tutte le parti del mondo, Arabia compresa. Non so- non credo- che lui si monti la testa, ma noi sì, visto che ne siamo orgogliosissime. Anzi, non vediamo l’ora che ci arrivi la prossima ricetta…
Premio: Ritorno al Futuro
Il Coniglio alla Cacciatora di Gaia “Partecipo”. “No, non partecipo”. ” Forse sì” “No, non sono all’altezza” ” Aspetta, ci penso…” Tre mesi che andiamo avanti così, con un tira e molla che ogno volta ci lascia basite perchè se mai c’è una brava- anzi BRAVA- qui dentro, è proprio Gaia. Ma tant’è, abbiamo dovuto aspettare. Poi, ovviamente, l’attesa ci ha ricompensato, perchè il suo coniglio è un altro spettacolo dei suoi: ricette che prendono vita dagli affetti, dai ricordi, dal mondo di sentimenti che Gaia si porta dentro e che trasferisce ogni volta nel suo modo di cucinare. Come dire, ne è valsa la pena…
Premio: Dubito, ergo sum
Lo Spezzatino di Non Coniglio di Stefy Lei, ormai, è una veterana dell’MTC e non sarebbe stato certo lo sgambetto di un coniglio che proprio non riesce a mandar giù a tenerla ai margini del divertimento della sfida. Come dire, dura lex sed lex- ma anche no, e questa è stato uno strappo alla regola assolutamente vincente. La marinata è di quelle da urlo, l’accostamento di profumi e sapori è fedelissimo al nome del blog, c’è pure il tocco di melograno a dare a questo piatto la dignità delle grandi occasioni. E pazienza, se non è proprio coniglio…
Premio: la pignoleria non abita qui
Il Finto Coniglio Alla Cacciatora dell’Araba Felice Da quando c’è il suo blog, inizio la giornata con cinque minuti di
allegria. A volte son risate, a volte arricciate di naso, ma sempre- sempre- mi alzo dalla scrivania appagata da una lettura divertente, intelligente, misurata- e con un pizzico di follia. Per cui, vi lascio immaginare la gioia quando ci ha detto che avrebbe partecipato all’emmetichallenge, se solo avesse trovato un coniglio. Che in Arabia, manco a dirlo, non c’è. Sia chiaro: lei ci ha provato. Ha retto impavida agli inquietanti spettacoli di caproni depilati sui banchi delle macellerie arabe, ha sillabato “coniglio” in tutti i dialetti, lo ha pure mimato, davanti allo sguardo attonito del macellaio. La deroga all’ingrediente base è arriva un attimo prima dell’ambulanza e questo ha fatto sì che Stefania potesse partecipare con una ricetta superlativa, che ha restituito dignità pure ai petti di pollo- almeno quanta ne hanno persa lei e la sua amica, dopo l’esibizione in macelleria.
Premio: quel fottuto bianconiglio
Lo Spezzatino di Seitan alla Cacciatora di Cristina B. “questo mese passo- questo mese passo- questo mese passo”- e invece no, ce l’ha fatt anche stavolta, ed è stata una grande prova. Di coerenza, anzitutto, perchè “il coniglio, proprio no”; di inventiva, perchè anzichè scegliere un altro tipo di carne, ha virato sul seitan; di abilità, perchè lo spezzatino che ne ha tirato fuori non ha nulla di meno di quelli che vegetali non sono. E in più, ha messo d’accordo tutti: la sua coscienza, le anzie della sua creatura e quelle (molto più potenti) dei conigli che grazie a lei son rimasti a scorrazzare felici nei prati. Bravissima!
Premio: i boy scout, ci fanno un baffo
Il Pollo nel Sacco di Gloria Sia chiaro: lei ce l’ha messa tutta. A dispetto del suo passato vegetariano, della sua anima sensibile, del coniglio che non le piace, sarebbe stata disposta anche a non assaggiarlo, pur di partecipare secondo le regole. Anzi, aveva anche un valido assaggiatore nel marito, che d fronte alla lista della spesa, quasi non credeva ai suoi occhi: Coniglio???? Un coniglio, dopo così tanti anni di assenza dalla loro tavole? Se non che, non aveva fatto i conti con le forniture del macellaio: niente coniglio, mi dispiace. E così, con buona pace della sua coscienza e del suo passato vegetariano, ci si è accontanti del pollo, fatto marinare nel limoncello e racchiuso in una crosta di sfoglia: ingegnosa e originale
Premio (al marito): ritenta, sarai più fortunato
Il Fagiano alla Cacciatora di Maria Citando la Licia, Maria renderebbe appetitoso anche il più ripugnante degli invertebrati. Mio marito mi guarda truce da quando ho pubblicato il post e so di altri alti sospiri che si sol levati dai monitor dell’intera penisola, semplicemente provando ad immaginare cosa c’era in quella pentola. Questa donna ha le mani d’oro- quasi come il suo cuore. E ri-parafrasando Licia,
Premio: è vero che non vedi l’ora di rivederci tutti, giusto????
La Vaca a la Cazdora di Simonetta. Come il maiale sta a La Fattoria degli Animali, così la vacca sta all’Argentina intera. C’è solo quella, in puro stile o mangi questa minestra etc etc. E noi che sulle frasi fatte non siamo da meno, rispondiamo che ” a mali estremi , estremi rimedi”- e che vacca sia. Simonetta ci prende alla lettera e fa una “vacca alla cacciatora” che nemmeno nei sogni più erotici del più erotico dei gauchos, ci stava. Dopodichè, incita Giorgio all’embriagadura… ma ormai, dall’altra parte del mondo, ci aspettiamo di tutto e di più
Premio: epporcavacca, quanto ci piace giocare con te!