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MTC n. 9: I PREMIIIII…

by MTChallenge
Già che il primo maggio mi va a cader di domenica, anzichè riposare due volte, scrivo premi: ergo, forse riusciamo a darvene un po’ più del solito. Per ora, c’è la prima tornata, sempre random, a cui di sicuro farà seguito un’altra. Alle 18.00 o giù di lì, i 30 mm di dimensione artistica e alle 21.00 il vincitore, in contemporanea dall’Araba (povera donna…) e da noi.
Buona letturaStefania O., Simonetta, Gaia: aprono loro, in rigoroso ordine di partecipazione, l’elenco dei premiati di questa tornata e il motivo è il semplice “quando ce vo'”: per chi è affetto da celiachia cimentarsi con preparazioni che contengono il glutine è una fatica improba, che sfugge ai più.
Conversioni, trasformazioni, sostituzioni, fanno tutti parte di preliminari che non si vedono, ma non per questo non ci sono- ed anzi, spesso rappresentano la parte più impegnativa del gioco. Insomma, a farla breve, il nostro primo maggio lo dedichiamo a chi fa ogni volta uno sforzo in più, per giunta senza mai farlo nè vedere, nè pesare.
Tanto che ti vien da ipotizzare che, sotto sotto, fosse celiaco pure lui…

Michela ed Eleonora: anche se per motivi diversi, vale per loro lo stesso discorso sulla fatica doppia. La colpa, sia chiaro, è della luna, che non si è ancora adeguata alle esigenze dell’MTChallenge- e bisognerà farglielo sapere, prima o poi, che fra marzo e aprile bisognerà consultarsi con noi, prima di decidere quando sorgere e come mostrarsi. Ma finchè non si trova un accordo ai piani astrali, mi sa che dovremo rassegnarci a fare i conti con le nostre festività primaverili che, per chi è di religione ebraica, prevedono preparazioni speciali, che si esprimono anche attraverso l’astinenza da alcuni cibi. Michela ed Eleonora ci hanno raccontato il senso profondo della Pesach, rendendo attuale, nel rinnovarsi della ritualità, il significato di questo “passaggio”. Lo hanno fatto con un semplice piatto di gnocchi, che è diventato espressione di festa, di incontro e di arricchimento, per tutti. e diteci voi, se vi par poco…
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Vitto e Paoletta de La Cucina Piccolina: ormai ci siamo rassegn… ops, abituate alla felice consuetudine della doppia partecipazione, di queste due squintern…ops, care nostre amiche ed anzi, appena arriva la ricetta dell’una, stiamo subito in allerta, per la creazione dell’altra. Stavolta, si son superate. La Vitto ha dato uno schiaffo morale a tutti gli espositori di Euroflora e alle loro elucubrazioni topiarie, creando un giardino primaverile, tutto di semolino. Tiè tiè. Lo ha fatto per il povero baco Gigi, che dopo essere entrato in crisi di identità (un baco???? ma non ero un Danubio???) si è anche trovato senza casa- e meno male che la prossima tornata dell’MTC cade di maggio, che non è
stagione di fichi, perchè, conoscendo la Vitto, minimo minimo ci toccava l’Eden, con tanto di ignudi. Ma questo è niente, confronto a quello che combina l’altra. La quale, udite udite, soffre da ansia di prestazione da bechamelle. Non le riesce, dice. Si incasina, si agita, va in tilt da grumo. Altrove, ce l’avrebbero mandata tutti, e quelli che assaggiano le cose che produce ancora di più. Qui, invece, scatta il gruppo di auto-aiuto, con tanto di comfort chat da “coraggio siam qui noi” che al confronto il Prozac è acqua fresca e alla fine ce la fa. E pure bene. Anzi, benissimo. Anzi anzi, così benissimo che il semolino si innamora di quella perfetta bechamelle e decide di non staccarsi più da lei.
E quindi, visto il giardino dell’una e la fusione dell’altra, entrambe condividono in premio “Nilla Pizzi- Avvinta come l’Edera”

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Mapi: per qualche oscuro motivo che ci sfugge, il matrimonio dell’anno è stato offuscato dalle nozze di un giovane inglese stempiato e in giubba rossa con una nonna vestita come una bottiglia di limoncello: e quindi, tocca a noi dare la notizia ufficiale della celebrata unione fra la Mapi e Mr. Paul A. Young, superbo maitre chocolatier londinese. La sposina è al settimo cielo e ancor di più lo sono i suoi amici, visti i frutti di cotanto sodalizio: son due mesi che sforna solo robe di cioccolato e pazienza se i sintomi di un disturbo ossessivo- compulsivo ci son tutti e anche di più: finchè gli effetti saranno questi, ci sacrificheremo di buon grado. Chi però è il più felice di tutti è lo sposo- e tale resterà, fin quando non verrà a sapere di essere stato il prescelto. Che cosa succederà allora, non è dato saperlo: ma noi, da brave amiche, ci portiamo avanti con il premio… mal che vada, è meglio affogare qui dentro, no?

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Aria in cucina: ovvero, il riscatto dello gnocco al semolino, da pappetta per bambini a raffinato Macaron. Aria riscrive la favola del brutto anatroccolo in termini culinari, portando alla luce un’eleganza e una raffinatezza fino ad allora insospettabili. E se a Parigi Ladurée piange ed Hermè non ride, Real Time inizia le riprese per un nuovo programma dedicato alla valorizzazione della quintessenza del cibo- e anche da noi qualche poltrona trema…

Greta: per una che valorizza il semolino, ecco l’altra, che gli infligge una prova mica da ridere: farlo assomigliare a lei. Il che, in astratto, non sarebbe una cattiva idea, tutt’altro: cucinare è trasformazione e se questa avviene secondo i nostri gusti, tanto meglio. Ma nel concreto, il modello è la Greta- Barbie, ecco che le cose si complicano, a cominciare dal titolo, che è la traduzione scritta del suo metro e ottanta di altezza. In pratica, quando hai finito di leggere che cosa hai nel piatto, è tutto freddo. Epperò, poi, te lo mangi lo stesso, perchè ‘sta ragazza si supera ogni volta e ogni volta ti chiedi come faccia. Che il segreto non stia tutto nella sua cucina???

Alessandra & Gigi: ovvero, come trasformare l’MTC in una sfida domestica. Hanno iniziato cucinando insieme, marito e moglie, e ora invece fanno proprio sul serio, con lei ben agguerrita sul fronte dei dolci e lui che si difende alla stragrande nella trincea dei salati. Al solito, il terzo gode- e se il “terzo” è un collettivo come la tribù dell’mtc non aspettatevi certo inviti alla conciliazione: anzi, a dirla tutta, vi vogliamo così…:-)))

Simonetta: sotto il timido titolo di “gnocchi alla romana fatti da una toscana” si nasconde una delle armi più micidiali del secolo: gnocchi di semolino arricchiti da un ragù bello tosto e, come se non bastasse, pure fritti. Alla faccia di chi cercava altrove le armi per la distruzione di massa… perchè non ci siamo ancora contati, ma grosso modo saremo così, uno più uno meno…

Fabiana:…porha…miseria..ale…mi…si…è…in…eppata…la…tastiera…fa…i…puntini…e… manha…la…lettera…he…sta…fra…la….bi..e…la..di…e…ora…home…hahhio…fahhio????
Hosì, si fa: he l’emmetihallenge ti dà una proroga- e già he ci siamo, interpella pure il Padre Dante, he l’ambito premio della Hoha Hola hon la Hannuccia nun te lo toglie nessuno, guarda he roba…
Catia: e meno male che era indecisa se partecipare o no, perchè al semolino, gli gnocchi non li aveva mai preparati… e poi, da lei, se son gnocchi, son patate.. e poi, non so come vengono… e poi…li faccio col bimby…e poi, li faccio alla pizzaiola… e poi riciclo gli avanzi… due ricette, ci ha mandato- e secondo noi è ancora là che sperimenta, fra bimby e olio di gomito. Facciamo nostre le preghiere dei congiunti che si augurano che prima o poi le scorte di semolino finiscano e intanto le assegnamo il nostro premio…
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Fata Golosa: ok, confessiamo. Abbiamo svegliato il mostro. E già, perchè fino a questo mese, gli gnocchi al semolino giacevano nella prima pagina del primo quaderno di cucina della nostra amica, trascritti nella notte dei tempi e mai più rifatti da allora. Ma è bastato dire la parolina magica- e uno tsunami di semolino si è abbatttuto sulla tavola della Fata, che si è scatenata in una compilescion di gnocchi, in tutte le salse e per tutti i gusti. Tanto che, dopo il Sommo, abbiam bussato alla porta dei fratelli Grimm: anche perchè chi, se non una Fata, può possedere il pentolino magggico???
Acquaviva: qui, invece, nessuna responsabilità. Nel senso che lei è mostruosa di suo. Tre ricette per volta, e ognuna sempre diversa, intrigante, estrema senza forzature e sempre con quell’ approccio disinvolto  e sicuro che  può permettersi solo chi  ha una dimestichezza antica con il mondo del cibo e di tutto quello che gli sta attorno. E’ all’mtchallenge dalla prima sfida e ogni volta è una meraviglia: per noi due, che aspettiamo le sue creazioni con l’entusiasmo delle grandi occasioni, e per tutti i nostri e suoi lettori, mai stanchi delle emozioni che ci regala abitualmente.Per tutti è Acquaviva, ma noi la immaginiamo così..
Kika: ortica e castelmagno è l’accoppiata vincente- e io son già pronta, stile Poldo con le polpette, con tanto di bavaglio e forchettone. Anche perchè, ad alleggerirmi la coscienza, ci pensano le proprietà terapeutiche dell’ortica che cura i reumatismi, l’anemia e frena pure la caduta dei capelli: quasi quasi, siamo ancora in tempo, per il regalo di nozze….
Acquolina: altrove, una dichiarazione d’amore al timo-limone, con tanto di foto- guarda-quant’è-bello- potrebbe suonare strano, ma non qui, dove si fa a gara a chi ce l’ha più esotica o rigogliosa. e d’altronde, da qualche parte le dovrà pur derivare la fantasia con cui partecipa a queste sfide, no? E da sempre, le erbe sono foriere di illuminazioni- qualche volta a flash, ma vabbè. Per lei premio vintage, con tanto di coretto di noi altre  Herbal – aholic- che però, su “un’altra primavera” non siamo mica più così allegre come trent’anni fa…
Cleare, Alem, Olio e Aceto, Molly– e chiedo venia se ho dimenticato qualcuno: ovvero, il tagliabiscotti selvaggio. Abbiamo visto di tutto, da conigli a gnoccoli, a stelline e tutto quanto fa creatività, sana e malsana. L’Araba, che ne sa qualcosa, non trattiene la commozione e in un irrefrenabile impulso di generosità, apre i forzieri e regala il gioiello di famiglia: a chi se lo accaparra per prima, naturalmente….
Lucia: è in vacanza da una vita solo nel nome, a meno che non abbia casa a Sing Sing. E comunque, stavolta ce la fa ed anzi, memore della defaillance della volta scorsa, ci sforna gli gnocchi alla romana in forma di Danubio. E noi, pronte, replichiamo con il nostro premio…
Sara: se hai un blog che si chiama Guantoni in cucina, l’MTChallenge ce l’hai nel DNA. E difatti, nonostante la fretta, gli impegni e tutto il resto, riesce lo stesso a tagliare il traguardo, non con una, ma con due versioni dello stesso piatto. Come dire, che stavolta il premio più brillante della sfida non glielo toglie nessuno…
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Il Gamberetto. E’ ufficiale. La adoriamo. Non solo perchè ce la fa anche stavolta e alla grande, anche stavolta. Ma perchè, fino all’ultimo, era convinta che gli gnocchi fossero di patate. Perchè passi confondere il semolino con la polenta, o con la semola rimacinata, o anche con la farina: ma confonderlo con le patate è roba da cittadinanza ad honorem: dell’mtchallenge in primis, e di menuturistico poi. Tanto che, per suggellare questo patto, abbiamo pure pronto un premio- di quelli che non han bisogno di parole…

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