di Milena Zuppiroli Scelgo un libro per bambini
Nella
cucina Ungherese, come in altri paesi dell’Europa orientale, non può mai
mancare una bella zuppa calda e
sostanziosa come apertura di ogni pasto,
al quale di solito fanno poi seguito un secondo a base di carne con contorno e
un dolce. Tra quelle più diffuse vi sono
la zuppa densa di fagioli, quella ai funghi, la bableves a base di carne di
manzo e l’Halászlé “zuppa del pescatore”
a base di carpa o di altri pesci rigorosamente di acqua dolce. Quest’ultima è
ormai diventata un piatto rinomato e
largamente diffuso tanto da essere la specialità gastronomica
protagonista del festival nazionale che ogni anno, ai primi di luglio, si tiene
a Baja, nell’Ungheria meridionale, dove la zuppa di pesce è considerata
patrimonio culturale. Non a caso, infatti, la città detiene il record di maggior
pesce mangiato in Europa, ben 66 kg a persona all’anno!
Il
festival, un’occasione importante per divulgare e valorizzare il patrimonio
culinario dell’Ungheria ancora poco conosciuto, coinvolge persone da tutto il
mondo che si sfidano nella preparazione dell’Halászlé, che tradizionalmente
veniva cotta su un fuoco all’aperto durante le festività natalizie. In realtà,
al di fuori del festival, tra i
pescatori e gli chef provenienti da diverse regioni del paese, ogni giorno continua
la vera sfida per aggiudicarsi la paternità della ricetta e dimostrare che la
propria versione, quella originale tramandata in famiglia, è in assoluto la
migliore che ci sia.
Le
varianti sul tema quindi sono molteplici. C’è chi la prepara esclusivamente
utilizzando la carpa; chi invece preferisce arricchirla con altri pesci di
acqua dolce come la trota, il persico, il pesce gatto e il luccio; chi la cuoce
aggiungendo riso o accompagnandola con patate lesse, pane bianco, uova o panna
acida. La paprika non manca mai, insieme ad un pizzico di peperoncino che può
essere aggiunto per conferire alla zuppa un sapore più deciso.
Se
volessimo cimentarci ai fornelli per realizzarla, ma non avessimo a
disposizione la carpa, possiamo quindi optare per altri tipi di pesce purché
siano rigorosamente di fiume. Meglio optare per il persico o la trota, come
nella versione qui proposta che prevede una ricetta di base senza aggiunta di
cereali o altri condimenti aggiuntivi. La zuppa si può servire ben calda in
purezza accompagnata da patate lesse o pane bianco. Oppure possiamo servire ai
nostri commensali il brodo e a parte, come secondo piatto, il pesce con qualche
cucchiaio di brodo che fungerà da intingolo e qualche fetta sottile di peperone
verde. Io ho optato per la prima variante.
Non
avendo in casa patate o pane pronto ho deciso di preparare quest’ultimo. Ho
scelto una ricetta relativamente veloce delle sorelle Simili “il pane della
mezz’ora”. Morbido all’interno e con una bella crosta croccante, è un pane
bianco semplice perfetto per fare la scarpetta!
porzioni di zuppa
- 600 gr circa di acqua a
temperatura ambiente - 350 gr di pesce persico (meglio
la carpa se reperibile) - 200 gr di trota
- 3 pomodori maturi
- 1 cipolla di medie dimensioni
- 30 gr di burro
- mezzo peperone verde
- paprika
- un pizzico di peperoncino in
polvere (si può omettere) - sale q.b.
- pepe verde in grani q.b.
- Timo (si può omettere)
Lava
e pulisci il pesce tenendo da parte gli scarti (pelle, pinne, testa, coda). Pulire
la trota non è semplicissimo essendo un
pesce ricco di spine. Se non hai tanta esperienza in materia puoi farlo
seguendo questo video tutorial, qui invece il video per pulire il persico.
averli sfilettati e spellati cospargi i filetti di pesce con un pizzico di sale
e ponili in frigo a riposare.
e pulisci la verdura. Trita finemente la cipolla, il peperone e i pomodori.
Soffriggi in una capiente pentola i primi due con il burro poi, appena la
cipolla sarà diventata tenera e trasparente, unisci due cucchiaini di paprika e
i pomodori. Regola di sale e mescolando continua la cottura a fuoco dolce fino
a quando non si saranno disfatti. A questo punti aggiungi l’acqua e gli scarti
del pesce.
il brodo con 2 o 3 grani di pepe verde e, a seconda dei gusti, con qualche rametto
di timo. Porta a bollore e cuoci a fuoco
medio per circa 60/70 minuti senza coperchio. Una volta pronto, filtra il brodo
passandolo in un passaverdure con fori di circa 2 mm di diametro. Rimetti il
brodo sul fuoco, aggiungi un altro generoso cucchiaino di paprika, un pizzico
di peperoncino e i filetti di pesce. Cuoci per una quindicina di minuti a fuoco lento. Servi la zuppa ben
calda e adagia al centro della ciotola i filetti interi di pesce. Accompagna il
piatto con patate lesse o pane bianco.
Non
avete patate, riso o pane? Vi lascio la ricetta del pane della mezz’ora delle
Sorelle Simili per casi disperati come il mio!
DELLE SORELLE SIMILI (Pane e roba dolce, Ed. Avvallardi)
dimensioni come quella nelle foto
- 400 gr di farina 00
- 100 gr di acqua
- 2 cucchiai scarsi di acqua
- 18 gr di lievito di birra
- 100 gr di latte
- 15 gr di burro
- 1 cucchiaio di zucchero
- 1 cucchiaino e mezzo di sale
una ciotola sciogli il lievito con lo zucchero e i due cucchiai di acqua
tiepida e tieni da parte. Intiepidisci nel microonde il latte con il burro.
Unisci anche il sale e versali in un’altra ciotola. Aggiungi quasi tutta
l’acqua e 1/3 di farina. Incomincia a battere poi unisci il lievito sciolto.
Versa anche la restante farina. Inizia ad impastare e continua a lavorare
l’impasto sul piano di lavoro. Dovrà avere una consistenza morbida ma non
appiccicosa. Se necessario aggiungi acqua o farina per aggiustarlo. Lavoralo
bene, battilo e continua ad impastare per almeno 10 minuti. Dividilo a metà e
forma due palle. Schiacciale con le mani fino ad ottenere due ovali.
Raddoppiali “arrotolandoli con i pollici”: solleva un lembo di impasto e
piegalo verso il centro, poi, tenendo le mani verticali appoggia i pollici fino
ai polsi sulla parte ripiegata. Premi fino a raggiungere la superficie del
tavolo sottostante e fai un breve movimento in avanti verso l’esterno, quindi
piega nuovamente fino ad arrotolare completamente l’impasto. Ripeti lo stesso
procedimento per realizzare il secondo filone. Capovolgili e adagiali, a falda
in sotto, su una teglia foderata di carta forno e spolverata di farina.
Inerisci la teglia nel forno. Accendilo per un minuto. Non ha importanza la
temperatura scelta. Poi spegnilo e attendi 30 minuti. Trascorso tale tempo
riaccendi il forno SENZA APRIRLO a 200 gradi e lascia cuocere il pane 30
minuti. Se dovesse scurirsi coprilo con un foglio di stagnola. Nel caso in cui si
prepari la ricetta raddoppiando le dosi previste cuoci per 45 minuti.
Sforna,
fai raffreddare, poi taglia i filoncini a fette.
Cibi da provare nella vita, Mimi Sheraton Falcone, Ed. Rizzoli
1 comment
Gusto e sapore sono le parole che mi vengono in mente leggendo la ricetta di questa zuppa. Ci potrei mangiare 3-4 etti di pane (quello delle Simili lo preparo anche io a volte, così veloce e di riuscita sicura). Bellissimo!
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