Forse- ma dico forse, riesco ad arrivare ad un numero ragionevole, intorno ai 30. Ma non disperate, perchè oggi è giornata piena: ai soliti premi si aggiunge un’altra categoria, eccezionalmente pensata per la macedonia, dedicata a chi si è distinto maggiormente per abilità manuale. Come ripetuto mille volte, nel corso della sfida, la manualità è un valore aggiunto, ma non un parametro di valutazione per decretare il vincitore. Tuttavia, abbiamo visto cose che voi DISUMANI- e quindi Giorgia ha creato una sezione apposita per le creazioni che più l’hanno colpita.
Nel frattempo, trastullatevi con i primi dieci…
Dauliana: a suon di proclami fra il lamentevole (“ma proprio la macedonia”) e lo scaramantico (“ciao Ale sono arrivavata uno), confeziona un cestino di melone che sembra uscito dalle mani di una merlettatrice, uccidendo istantaneamente la gara. Fonti certe parlano di panico da emmetichallenge diffusosi fra tutti gli sfidanti, nei minuti successivi alla pubblicazione di questa ricetta, in puro panico da meteorite ma tant’è: la Dauly è un osso duro e non molla, anzi. Nella sua infinita bontà, dà a tutti il colpo di grazia, proponendo l’inquadratura macro del cesello della parte alta della sezione destra foglia di kiwi “che magari nelle 87 inquadrature precedenti ve lo eravate perso e mi sarebbe dispiaciuto non notaste la piega che ho dato alla nervatura”. La verità è che son anni che si preparava alla sfida, allenando l’occhio alla scoperta di tutti i segreti delle foglie, attenta a non perdersi proprio nulla, nè del fronte, nè del retro…
Mapi: il proclama del giorno prima è che ha preparato una sangria per niente alcolica. Ne è sicurissima, perchè l’ha ripetutamente assaggiata e non si è registrato nessun effetto. Dopodichè, nell’ordine 1. schiaccia il pulsante “pubblica”, al posto di “salva”, a poche ore dall’inizio della sfida 2. diffonde il messaggio urbi et orbi, via facebook, networked, twitter e piccioni viaggiatori 3. si accorge del casino e, dopo che le viene detto di non preoccuparsi, che ha cancellato tutto in tempo, “basta, mapi, morta lì”, libera l’anima catara che è in lei ed attacca con atti di contrizione pubblica, autoescludendosi dalla gara per questo mese e magari anche per sempre, come riparazione al gran danno
4. il tutto, continuando a sostenere che la sagria-hip- era leggerissima-hip- e non mi ha fatto-hip- nessuno scherzetto- hip.
Il che, significa due cose: la prima, è che ci è caduta dentro da piccola. La seconda, che le abbiam finalmente trovato un fidanzato, travolto dal suo stesso destino. E questo, a giudicare dagli attributi, dovrebbe essere una garanzia..
Monique: ormai possiamo dirlo: il suo “mostro tropicale” è stato la composizione più gettonata dalle nostre figlie, in fase “horror B movie” e da tanti lettori che son passati di qua. Superfluo dire che ne siamo state orgogliosissime, così come lo siamo ogni volta che notiamo la mano dell’ingegno e della fantasia. Epperò, non possiamo tacere dell’imperfezione: perchè vabbè che questo mostro è simpaticissimo, vabbè che basta guardarlo per tornare a sorridere, vabbè che la Monique è una che questa gara l’ha capita non alla grande, ma di più: però, ragazzi, l’originale è tutta un’altra cosa….
Araba: è in stato di choc da vicinato e si vede che soffre, povera donna. Confeziona una macedona che altrove avrebbe fatto risuscitare i morti ma alle sue latitudini, si sa, sono abituati a ben altro. E così, come la Mapi, non solo invoca punizioni, ma ce le suggerisce anche, tanto per non smentire la vera insegnante che è in lei :”dietro la lavagna!”, propone… e noi, ligie agli ordini, obbediamo. Si tratta solo di convincere la Dogana delle dune
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Sayuri: inventa una macedonia fantastica, evocativa e pertinente, per celebrare la nascita di un’associazione che vuol essere un tramite fra l’Italia e il Giappone. Plaudiamo all’iniziativa, perchè i ponti fra le culture son robe che ci piacciono e per questo ci permettiamo di suggerire il Gran Sasso, come sede centrale, e questa signora qui sotto, come addetta alla comunicazione…
Kika: siccome non ha tante idee, decide di creare un cubo di Rubik di frutta. Da lì in poi sfida tutte le leggi dell’equilibrio, della fisica e della pazienza e crea un piccolo capolavoro che a chiunque avrebbe fatto venire … ma che lei definisce “semplicissimo”. D’altronde, quando suona la sua sveglia
lei si prende un bel caffè
poi indossa una tshirt
un paio di scarpe comode…
… e poi porta fuori il gatto…
semplicissimo, no?
Anny “Macedoniaaaaaa???? Immaginatemi con gli occhi fuori dalle orbite, tipo lo scoiattolino Scrat de l’Era Glaciale
;-)”: comincia così, il post di Anny e il seguito non si discosta molto dalle prime battute: e ora cosa faccio, e ho le mani di pappa, e non sono capace etc etc, captando subito la benevolenza della sottoscritta, che non ne poteva già più, di capolavori intarsiati. Ma poi arriva la ricetta, una meraviglia di perfezione. “ma non temete: ho usato solo la mandolina”. Da allora, ne abbiam perso le tracce, ma l’ultimo avvistamento potrebbe essere quello giusto…
Flavia: da quando la conosciamo, non abbiamo più dubbi: qualcuno deve aver usato l’Etna come magazzino di qualche sostanza psicotropa che funziona con la combustione. Ad ogni eruzione, infatti, in casa di Eli/Fla succede di tutto e quest’ultima volta non ha fatto eccezione: il marito ha avuto la genialata di battezzare in modo geniale il suo ultimo contest, altrettanto geniale, lei ha fatto in casa la pasta fillo (e passi) e le ha dato la forma di un cestino perfetto, laddove altri avrebbero fatto uno scolpasta; e alla porta di casa, scodinzola questo tipo qui…
Libera: non volevamo. Davvero. E neppure mai avremmo sospettato quali e quanti sviluppi avrebbe avuto quello che, nelle nostre intenzioni, sarebbe dovuto essere un gesto d’aiuto, una mano tesa ad un’amica in difficoltà, un segno tangibile della nostra amicizia… un piccolo esorcismo, ecco.
Ma non avevamo fatto i conti con la forza che si è impadronita di questa donna, il malefico spirito dell’MTC che non solo si è definitivamente sistemato accanto al camino, ma che ha anche contagiato il nostro strumento di salvezza. Dai documenti in possesso della Guardia Svizzera, sembra infatti che P.A. non sia più quello di un tempo e che, anzi, dopo questa missione abbia chiesto un prepensionamento, con tanto di villetta ai caraibi come buonuscita, per dedicarsi all’intaglio di frutta tropicale e per lanciare la sua nuova collezione di TShirt “Peace&MTC”. Ma per un aiutante che va, ce n’è un altro che viene. E che come gridava lui “libera!” non lo ha mai fatto nessuno. E che, grazie al cielo, si è liberato pure lui…
Cle: Inaugura la sezione “aspic”, spianando la strada ad altre preparazioni e riportando in auge un dessert ingiustamente dimenticato. Avremmo forse potuto noon riservarle il nostro primo gioiello??? Certo che no….
Serena:altra new entry, il cui blog, sul momento, ci aveva insospettito:”Dieta, che passione!”, infatti, sottintendeva il rischio che non ci fossero i requisiti richiesti per la partecipazione all’mtc (vale adire, una taglia troppo al di sotto di quelle in cui ci strizziamo noi due ogni giorno). Poi, però, abbiamo letto il sottotitolo e quel “giro vita al di sotto del mezzo metro” ci ha restituito il sorriso. La sua macedonia è un trionfo di eleganza, precisione, impegno ed armonia e il premio che le tocca è davvero meritatissimo
grulle del menuturisti(c)o, e c’ho da fa’ i bagagli, e non mi viene in mente nulla, e parto il disciotto e torno il ventotto, e …le (c)alle, e(cc)o, sì, faccio le (c)alle, (c)oi fino(cc)hi, le (c)arotine e il (c)oriandolo e il mos(c)ato, (c)he così poi parto tranquilla, che non so se s’è (c)apito, ma so’di fretta…
vecchie e siam cresciuti con certi punti fermi, non avremmo avuto dubbi: non sul fico d’India…