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MTC n. 15: il Baccalà alla Livornese di Cristina

by Alessandra

Il Baccalà alla Livornese

baccalà alla livornese

Un pesce, finalmente! E che signor pesce! Versatile, gustoso, duttile, a suo modo borderline, visto che si presta davvero a mille declinazioni e a mille interpretazioni: e difatti, in questo giro, abbiamo deciso di privilegiare proprio la vostra fantasia, lasciando da parte le tecniche e puntando invece sui prodotti del vostro ingegno, chiamato a destreggiarsi con un piatto povero e di tradizione- e quindi ricco, di sapore e di storia.

D’altronde, con un terzo giudice come Cristina, non ci si sarebbe potuto aspettare nulla di diverso: l’ amore per il pesce e per una terra che ha l’adozione solo nel nome è infatti la cifra che marchia in modo inequivocabile la sua attività, sia qui sopra, come food blogger, sia nella vita reale, come finissima gastronoma ed esperta di storia del cibo. Prova ne è il post introduttivo alla ricetta di questo mese, nel quale troverete davvero tutto quello che è importante sapere, sull’origine di questo piatto e sul suo principale ingrediente.
Ragion per cui, lasciamo a lei la parola e approfittiamo dello spazio vuoto lasciato dalla presentazione del piatto per rispondere in via cumulativa ed ufficiale alle molte domande che ci vengono fatte, specie da chi inizia adesso il gioco e non ne ha ben capito i meccanismi. Prometto sintesi e brevità, per cui provate a leggerle tutti- anche i veterani- perchè qualcosina è stata limata via via e non vorrei che vi fosse sfuggita
1. le “assenze”: la sfida è su base annuale, con due soste decise da noi, ad agosto e a dicembre, e due che potete decidere voi. Questa è la regola di base, alla quale tuttavia abbiamo apportato una piccola modifica, che non intacca la forma ma riguarda la sostanza: ossia, non conteggiamo le 2assenze” legate a problemi personali, ma solo quelle legate al gradimento del piatto. Faccio subito un esempio, così si capisce meglio. Se non sopportate il baccalà, ma la vostra vita è felice e senza intoppi, vi giocate il “passo”. Ma se invece non potete partecipare alla sfida perchè siete nel bel mezzo di un trasloco, avete una sessione di laurea, siete in balìa delle nausee della gravidanza etc etc, basta che ci avvisiate e non c’è nessun problema. il format originale è più rigido e all’inizio avevamo adottato anche noi lo stesso rigore. Ma ora siamo diventati una specie di “community nella community” (e con questo, mi sentirò fighissima per tutto il giorno) e onestamente non ha senso mettere sullo stesso piano una banale questione di gusti con problemi personali che vi tengono lontani dalla sfida. L’unica cosa che vi chiediamo è di preavvisarci: in caso contrario, conteggeremo la mancata partecipazione come “assenza”
2. i link alla ricetta: dovete lasciarli obbligatoriamente qui sotto. Non è obbligatorio lasciarli sul blog del terzo giudice, che sa benissimo dove trovarli. Mentre è obbligatorio lasciarli qui, perchè non è detto che si riesca ad intercettarli in altro modo.
3. il blog roll: non so se l’avevamo annunciato- penso di no- ma da parecchio tempo abbiamo inaugurato un blog roll con “quelli del’emmetichallenge”: a noi serve per non perdere di vista i vostri aggiornamenti, a voi per avere maggiore visibilità. Di sicuro, ci saremo dimenticati qualcuno: per cui, controllate se il vostro blog c’è- e in caso contrario avvisateci e provvederemo ad inserirlo.
4. i commenti: nessun obbligo. Ognuno di voi è libero di fare come crede. Sappiamo che i post con le ricette dell’mtc sono molto commentati, ma questo non deriva da nessuna norma del regolamento. Non è escluso che, fra le mille mail a cui rispondo, possa aver invitato ad interagire con gli altri partecipanti: ma questo nello spirito di un gioco che è fatto anzitutto di relazioni “personali”, non certo di un’imposizione o di un obbligo. So che ci sono amici che hanno un entusiasmo travolgente, ogni volta, e quindi passano da tutti e commentano; ma ce ne sono altri che mai hanno commentato, nè mai lo faranno. Per noi, è del tutto ininfluente
5. i commenti del terzo giudice: se possibile, questi invece li vorremmo. Anche qui, nessun obbligo, perchè chi ha già sostenuto questo ruolo sa quanto sia impegnativo. Però, a ben guardare, è il suo giudizio quello più significativo, specie in presenza di proposte specificamente connotate, come possono essere le ricette di famiglia o i piatti del territorio. Senza contare che l’unico modo per resistere allo tsunami di ricette che ormai si abbatte sull’mtc, specie negli ultimi giorni, è esaminarle a mano a mano che arrivano: ovviamente, si tratta di un consiglio, che però vi preghiamo di prendere in considerazione, non fosse altro che per i premi milionari che vi elargiamo a piene mani ogni volta 🙂
6. i commenti nostri e l’aggiornamento della home page: questo, invece, è un piacere-obbligo, mettiamola così. Dipendesse da noi, elargiremmo commenti tutti i santi giorni, su tutti i santi blog dei nostri amici (notare l’omisisone dell’aggettivo: se siete amici nostri, la santità è cosa da discutere post mortem). Invece, dobbiamo sempre dare la precedenza a tutto il resto. Con l’MTC ci siamo imposte di dedicargli il tempo che merita, sorde ai richiami dell’aspirapolvere o dell’asse da stiro. Può capitare che qualcosa ci sfugga: di solito, recuperiamo verso la fine, quando ricontrolliamo tutte le ricette e magari diamo anche un’occhiatina ai commenti. Ma se ci siamo dimenticate un commento e a voi fa piacere sapere la nostra opinione, chiedetecela- e di sicuro risponderemo. lo stesso vale per l’aggiornamento della Home page: se ravvisate qualche problema, segnalatecelo e noi lo sistemiamo.
6 bis: i fuori concorso non sono le partecipazioni occasionali, ma le ricette dei partecipanti che non corrispondono ai criteri da seguire di volta in volta. L’unico caso in cui si accettano contributi esterni è da parte di chi ha già pubblicato una ricetta uguale o molto simile a quella della sfida e gentilmente contribuisce alla nostra raccolta. Ma non ci sono guest star, da nessuna parte. E questo ci porta all’ultimo punto.
7. L’mtc è nato per condividere i nostri contatti. Lo abbiamo sempre detto, non vedo perchè dovremmo farne mistero. Era il giorno del blogcompleanno, avevamo una roba come 200000 visitatori e siccome non sapevamo come ringraziarli, abbiamo deciso di mettere a disposizione il nostro traffico a quanti fossero in cerca di una maggiore visibilità. Alle nostre condizioni, però: ossia, giocando, in uno spirito di leggerezza e di ironia, che sono per noi l’unico modo che possa giustificare la nostra presenza (mia e di Daniela) su un blog. Per cultura, carattere ed esperienza, abbiamo imparato a prenderci sul serio solo quando serve- e quando si hanno titoli e competenze per poterlo fare. Sul lavoro, mi prendo sul serio ed esigo che lo facciano anche gli altri. Qui, per favore, no. L’mtc è un gioco- e lo è nel significato più profondo del termine: una sfida in cui lo spirito di sana competizione si mischia con la voglia di divertirsi, la curiosità di sperimentare, l’umiltà di mettersi alla prova, tutte le volte. E’ per questo che, in origine, questo era il gioco pensato per i nostri amici. Ed è per questo che, oggi, a distanza di un anno e mezzo dalla prima gara, noi siamo certe che intorno all’MTC si sia creata una comunità di amici, che pensano alla cucina anche come ad un modo per comunicare, per condividere non solo quello che sanno, ma anche e soprattutto quello che sono.
E ora, ecco le regole per questa sfida
1. ingredienti obbligatori : baccalà (non stoccafisso, ma baccalà: leggete bene da Cristina, che vi spiega tutto) e pomodoro
2. tecniche obbligatorie: il baccalà deve essere cotto, in qualsiasi modo preferiate,  il pomodoro può essere anche crudo.
3. Propriamente è un secondo piatto, ma noi vi lasciamo libertà di interpretazione. Anticipiamo però che il parametro di giudizio principale sarà l’aderenza al filo conduttore di questa ricetta, che è ben connotata nei sapori e nella scelta di alcuni ingredienti. Anche qui, vado con un esempio, che magari è più facile. Un baccalà alla livornese messo nei profiteroles, come ha fatto Cristina l’altra volta, è molto più vicino all’originale di quanto non lo sia, butto lì, un baccalà servito come secondo piatto, ma magari cotto nel burro e condito con sapori dolci, che poco o nulla hanno a che vedere con le note forti di questa ricetta. Quindi, avete carta bianca per quanto riguarda l’interpretazione: ossia potete aggiungere tutti gli ingredienti che volete, usare tutte le tecniche di questo mondo, giocare sulle consistenze, sulle temperature, sugli accostamenti-  mantenendo però come criterio principale la spina dorsale del piatto, vale a dire la sua peculiare incisività di sapori.
A questo proposito: non abbiamo volutamente inserito l’aglio, negli ingredienti obbligatori, perchè sappiamo che qualcuno non lo regge e non volevamo precludere la partecipazione al gioco solo per questo. Tuttavia, l’aglio è una componente fondamentale della cucina di pesce livornese e di questo piatto in particolare. Quindi, fatene uso, se vi piace; altrimenti, cercate una spezia, un aroma, un profumo che possa avere la stessa incisività, seppure con un  sapore diverso
Un consiglio: considerata la facilità di esecuzione di questa ricetta, se ancora non la conoscete, magari provatela: vi servirà come traccia per una vostra eventuale rielaborazione.
Ovviamente, nulla vi vieta di riprodurlo così com’è- anzi…
4. si accettano solo ricette pubblicate dalle 00.01 del 13 novembre 2011 alle 24.00 del 28 novembre 2011. Chi non ha un blog, lascia ricetta e foto entro il 28 novembre 2011 a mtchallenge@gmail.com. Il vincitore verrà proclamato il I dicembre, alle ore 21, contestualmente sul nostro blog e su quello di Cristina. il banner per questa sfida è qui
Banner mtc novembre 2011
5. se entro lunedì non avete ricevuto la newsletter, scriveteci a mtchallenge@gmail.com e provvederemo ad inoltrarvela.
E ora, scaldate i neuroni!

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