La sua osservazione si applica di certo a tutti i nostri dolci originariamente portati dal Vecchio Continente. L’ingegno e lo spirito di innovazione americani produssero variazioni veramente originali e tipicamente americane sui vecchi temi. E quanto sopra non potrebbe essere più vero di quanto lo sia per le torte.
Come mostrato nell’ illustrazione le torte erano, e sono tuttora, suddivise in due principali categorie, con e senza burro. In quest’ultima categoria, il Pan di Spagna vero e proprio, Sponge Cake ,(lievitato solo con uova montate) fu modificato per produrre l’Angel Food, una creazione originale americana descritta ad esempio da Fannie M. Farmernel suo influente Boston Cooking-School Cook Book(1896). Altre variazioni, contenenti lievito, sono state il Pan di Spagna con acqua o latte caldi (quest’ultimo divenne la base per la Washington Piee la Boston Cream Pie), così come il Pan di Spagna fatto con acqua fredda. Nella categoria delle torte al burro, il Pound Cakefu il punto di partenza per le torte a strati, che a loro volta diedero origine al più americano di tutti: il meraviglioso Frosted Layer Cake. Diverse varianti vennero create, dal Golden/Yellow Cakea base di uova intere al Silver/White Cakefatto solo con albumi (che divenne anche tradizionale per torte nuziali), al Velvet Cake (così chiamato per la sua particolare consistenza tenera) al Devil’s Food Cakefatto con cacao naturale e non trattato all’olandese. Infine, quasi un secolo dopo, lo Chiffon Cake, un’altra invenzione veramente americana, fece da ponte tra le due categorie, unendo il meglio delle due tipologie con l’uso di olio vegetale al posto del burro. La torta risultante era leggera come un Angel Food ma con la morbidezza ricca del Pound Cake.
Queste ricette innovative non furono solo il risultato dell’ingegno culinario americano ma anche di sviluppi tecnologici, sia in termini di ingredienti che di attrezzature. I primi tipi di torte erano lievitati solo col lievito residuo dal processo di fermentazione della birra (barm) o con gli albumi montati—quest’ultima un’impresa non facile in un momento in cui i frullatori elettrici non erano ancora disponibili. Intorno al 1750 il pearl ash(carbonato di potassio) ottenuto da ceneri di legna divenne il primo tipo disponibile di lievito chimico, liberando la casalinga dalla imprevedibilità del lievito di birra. Cinquant’anni dopo il saleratus(bicarbonato di potassio) fu introdotto al posto del pearl ash. Non fu un gran miglioramento, pero’, visto che anche il saleratus, come il pearl ash, lasciava un retrogusto amaro nel prodotto finito–una conseguenza ovviamente indesiderabile. Nel 1850 il bicarbonato di sodio sostitui’ il saleratus grazie alla sua affidabilità e alla mancanza di un retrogusto amaro. Il bicarbonato di sodio se abbinato con ingredienti acidi come melassa o latticello forniva la necessaria reazione chimica per la produzione di dolci leggeri e ariosi. Nel 1856—prima dell’inizio della Guerra di Secessione—il lievito chimico (baking powder) vero e proprio, che eliminava la necessità di aggiungere ingredienti acidi, divenne disponibile sul mercato americano.
Spesso, le prime ricette di torte a strati avevano quantita’ piuttosto elevate di lievito. Ciò era dovuto in parte alla necessità di compensare il volume relativamente scarso ottenuto utilizzando il frullino a mano e in parte al fatto che molte ricette erano fornite in ricettari promozionali distribuiti da società che producevano il lievito e tendevano a favorire un maggiore utilizzo del loro prodotto.
La grande maggioranza dei Frosted Layer Cakesfurono inventati negli Stati del Sud degli USA e, in un certo senso, si può vedere come il loro carattere assomigli molto a quello di una vera Southern Belle—dolce, bella e graziosa, con il giusto tocco di dramma e molta piu’ sostanza di quanto si possa sospettare. Se la torta al burro è il fondamento indispensabile, la glassa e farcitura (frosting e filling) sono le componenti complementari che definiscono in effetti la natura ultima di ogni tipo di torta a strati. Quella che segue è una breve panoramica dei Frosted Layer Cakespiù famosi del nostro repertorio.
Lane Cake.Creata dalla signora Emma. R. Lane, si aggiudico’ il primo posto alla fiera di Columbus, Georgia. E’ realizzato con strati di White Cake farcito di crema al Bourbon e uvette, e poi glassato con frosting alla meringa cotta. Presto ottenne una popolarità diffusa e l’autrice incluse la ricetta nel suo libro auto-pubblicato Some Good Things to Eat (1898). Harper Lee elevo’ questa torta agli onori letterari menzionandola nel suo romanzoIl buio oltre la siepe (1960).
Smith Island Cake.Specialita’ di Smith Island, Maryland, la torta comparve a partire dal 1800 e vanta almeno 8, ma il più delle volte fino a 15, strati molto sottili di Yellow Cake riempiti e glassati con glassa fondente di cioccolato, ed e’ tanto deliziosa da mangiare quanto difficile da fare. Questa è una torta che mette alla prova la perizia di chi la esegue e può creare o distruggere la propria reputazione come pasticceri. Guardandola con attenzione, questa torta mantiene la forma primitiva della layer cake, cioe’ e’ composta di molti strati piuttosto sottili come descritto in precedenza riguardo alla Jelly Cake originaria.
Coconut Cake. Un altro classico del Sud, fatta con strati di White Cake con Seven-Minute Frosting mescolato con cocco grattugiato. Una variante tradizionale comprende un’aggiunta di lemon curd tra gli strati, diventando cosi’ Lemon Coconut Cake, in quest’ultima versione è indicato anche come torta del Generale Robert E. Lee,per l’abitudine di nominare dolci in onore di personaggi famosi.
Minnehaha Cake. Prende il nome da un personaggio di fantasia nel famoso poema di Henry Wadsworth Longfellow Song of Hiawathadel 1855. Minnehahasignifica principessa ridente. Molte versioni della ricetta, fatta con Yellow Cake e frosting di zucchero di canna, uvetta e, talvolta, noci di hickorysono presenti nei libri di cucina dell’800, come ad esempio My Favorite Receiptpubblicato dalla Royal Baking Powder Companynel 1898.
(segue…)
28 comments
For example, when user is writing a text to someone,
but suddenly they decide that they wish to talk instead.
0 Ice Cream Sandwich is about to be released in Korea and Japan.
On the other hand, Galaxy Note comes with three
color choices – Black, White and Pink.
Stop by my web page: samsung s3
arrivo a leggere questo post stupendo con oltre un mese di ritardo. ma ci tengo a farvi anch'io i complimenti, ripetendo quello che le altre hanno già detto, ma è doveroso, perchè oltre che brave siete preziose e….. un attentato all'industria dell'editoria!
anche questo post è bello e stampato! :))
grazie.
bellissimo post.
non riesco a seguire tutto quello che vorrei perché mai come in questo periodo il tempo è tiranno, ma vi faccio veramente i miei complimenti per aver saputo tasformare una gara di cucina in un'occasione di formazione per tutti noi che partecipiamo… che ora allarga ancora di più i suoi orizzonti.
che vi devo dire? brave!!!
Ma quante belle cose che si imparano qui!
grazie a tutti! grazie dell'affetto che arriva fino all'altro lato dell'Oceano e che ricambio con tutto il cuore. Sono molto felice di essere una recluta nella squadra del MTC!
[nota per Ale: la Anna del link sotto all'articolo e' un'altra :):)
La mia pagina e' qui: https://blog2food.wordpress.com/}
ma soprattutto grazie delle parole bellissime nell'introduzione. Non avrei mai pensato che un giorno avrei contribuito a MTC, quindi grazie ancora tantissimo!
eccezionale, letto tutto d'un fiato… giuro non mi sarei mai ricordata il nome e l'autrice del ricettario sfogliato d Meg, e giuro che ho letto Piccole Donne almeno 10 volte!!!
Ho avuto una giornata terrificante,ma questo me lo stampo e lo "allego" all'Oxford Companion to Food.
Grazie ad Anne e a tutte voi. x
Leggendo questo meraviglioso articolo, mi è venuto in mente il cartone animato "Anna dai capelli rossi". In un episodio prepara una torta a strati, appunto con la gelatina di ribes, la ricopre con un bianco frosting, usa della vaniglia e del Baking Powder nella preparazione… Nel libro, questo episodio, racconta (tradotto in italiano) della preparazione di questa torta nel medesimo modo.
L'autrice è di Toronto, nata nel 1874, il libro è del 1908, quindi la torta di Anna dai capelli rossi è senza dubbio la Jelly- Cake, citata da Anne.
Grazie per questo regalo!! All'autrice e alle ragazze del Mtc e alle padrone di casa
Miri
Bravissima Ann, mi è piaciuto tantissimo leggere questo articolo! Davvero degno di una tesi di laurea 🙂
Semplicemente spettacolare!!!!!
E con queste due semplici parole, che però esprimono tutta la mia ammirazione, mi riferisco a tutti i post meravigliosi che questo mese ci avete regalato.
GRAZIE DI CUORE
Un abbraccio affettuoso
Manu
ecco me lo sono letto tutto di un fiato, con la calma che di sabato pomeriggio merita, se non altro che ho le noci ad asciugare in forno per preparare la mitica carrot cake della Himmingbird Bakery 🙂
..ma si può sempre fare la spesa… (sono il diavoletto tentatore della Devil'sFood che si è impossessato della ale…:-))
wow, da stampare e studiare con cura, grazie!
Francesca
Siamo veramente fortunate ad avere contributors così bravi e competenti! Grazie Ann, ci hai spiegato un grande pezzo di storia americana attraverso queste torte. Io questo post me lo stampo, non sai che regalo mi hai fatto!
baci
Francy
Questo post è assolutamente da incorniciare! Me lo salvo. E complimenti ad Anne!
concordo!
Sono rari articoli così dettagliati ma allo stesso tempo interessanti! Grazie, Anne!!!
P.S. E dopo articoli come questo mi viene da pensare all'MTC anche come rivista… 🙂
come detto sopra, chissà. per ora, godiamoci la Anne (e sta arrivando la seconda parte…)
questo genere di post mi mette un tale desiderio di sapere tutto che rischio seriamente la "tuttologia"!!!
complimenti all'autrice.
a chi lo dici…
Altro che Fiammetta Fadda! Altro che il gambero rosso.. qui non solo si cucina ma si fa storia.. si apre un mondo!
Brave e soprattutto.. grazie!
Buon week end
Laura
Anne è fantastica. E qui c'è la prova 🙂
concordo in pieno con Giulietta! 🙂
E' un esperimento, questo blog e tutto il resto. non possiamo promettere niente, se non che continuiamo a lavorarci su- Ma voi, continuate a seguirci- e magari a nche a pubblicizzarci, che per le cose che abbiamo in mente serve anche quello!
Non trovo esclamazione adeguata ad esprimere profondo rispetto per tanta competenza, precisione e dovizia di particolari! Italiano, grammatica, ortografia e punteggiatura, impeccabile, da far leggere e imparare a memoria a tanti signori giornalisti professionisti dei miei c………i! Quanno ce vo' 🙂
mezza virgola, non ho corretto!
Rendiamocene conto…
Una considerazione di ordine generale: questo blog merita una app e non solo, merita di essere "sfogliato" esattamente come fosse un libro, una rivista che ti apri per avere informazioni utili ed interessanti. Nel panorama dei blog,dire che questo è bello è troppo poco, perchè è molto di più….
zitta 🙂
e non aggiungo altro, se non un grazie, anche a nome di tutte le ragazze del dietro le quinte 🙂
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