509
di Antonella Marconi- Sapori in Concerto
Chissà
se anche i pittori Manet,Monet,Degas, e i compositori
J.P.Rameau,P.Dukas e Massenet per dirne alcuni tra i piu’ famosi
e altri numerosissimi, appartenenti a tutti i campi del sapere che
contribuirono a rendere grande la Francia. come
Voltaire, Balzac, Napoleone, Pasteur, Edith Piaf, Truffaut,Godard,
Brigitte Bardot e Chanel e tanti altri ancora,nelle prime ore delle
giornate parigine,avevano l’abitudine di entrare nei Bistrot sulla Senna
o su a Montmartre, nella bellissima piazzetta,a gustare caldi e soffici
croissant,delicate crèpes farcite accompagnate da una fumante tazza di
caffè!
se anche i pittori Manet,Monet,Degas, e i compositori
J.P.Rameau,P.Dukas e Massenet per dirne alcuni tra i piu’ famosi
e altri numerosissimi, appartenenti a tutti i campi del sapere che
contribuirono a rendere grande la Francia. come
Voltaire, Balzac, Napoleone, Pasteur, Edith Piaf, Truffaut,Godard,
Brigitte Bardot e Chanel e tanti altri ancora,nelle prime ore delle
giornate parigine,avevano l’abitudine di entrare nei Bistrot sulla Senna
o su a Montmartre, nella bellissima piazzetta,a gustare caldi e soffici
croissant,delicate crèpes farcite accompagnate da una fumante tazza di
caffè!
Saltando
a tempi piu’ recenti,ricordo il nostro soggiorno parigino di due anni
fa in un freddissimo dicembre in occasione dei mercatini natalizi lungo i
Champe Elysées,con un occhio all’Arco di Trionfo, passeggiando in Rue
de Mouffetard, o su a Montmartre cercando il bar dove avevano girato il
film Il fantastico mondo di Amélie,aggirandoci tra i pittori che
sfidando il freddo,in quella splendida giornata di sole,che illuminava
tutto il paesaggio imbiancato,dipingevano paesaggi sulle piccole tele
poggiate sui cavalletti,come facevano i pittori di un tempo e rimanere a
bocca aperta di fronte all’imponente Basilique du Sacré-Coer, e da li
volgere lo sguardo all’orizzonte e vedere Parigi imbiancata con i suoi
comignoli fumanti e subito che salta in mente Rodolfo che nel La Boheme canta “Nei
cieli bigi guardo fumar dai mille comignoli Parigi”,e quel giorno
quando eravamo in cima a Notre Dame e incomincio’ a nevicare mandando in
tilt il traffico,ma che spettacolo vedere quei grossi fiocchi di neve
cadere e posarsi sui Gargoyles e immancabilmente ti viene in mente Il
gobbo di Notre Dame! E in cima all’Arc du Triomphe,guardare lontano e
dire uh, La Defense! Andiamo! E ritrovarci anche li in mezzo ai
mercatini dove ti saliva alle narici il profumo del vin brulè!
a tempi piu’ recenti,ricordo il nostro soggiorno parigino di due anni
fa in un freddissimo dicembre in occasione dei mercatini natalizi lungo i
Champe Elysées,con un occhio all’Arco di Trionfo, passeggiando in Rue
de Mouffetard, o su a Montmartre cercando il bar dove avevano girato il
film Il fantastico mondo di Amélie,aggirandoci tra i pittori che
sfidando il freddo,in quella splendida giornata di sole,che illuminava
tutto il paesaggio imbiancato,dipingevano paesaggi sulle piccole tele
poggiate sui cavalletti,come facevano i pittori di un tempo e rimanere a
bocca aperta di fronte all’imponente Basilique du Sacré-Coer, e da li
volgere lo sguardo all’orizzonte e vedere Parigi imbiancata con i suoi
comignoli fumanti e subito che salta in mente Rodolfo che nel La Boheme canta “Nei
cieli bigi guardo fumar dai mille comignoli Parigi”,e quel giorno
quando eravamo in cima a Notre Dame e incomincio’ a nevicare mandando in
tilt il traffico,ma che spettacolo vedere quei grossi fiocchi di neve
cadere e posarsi sui Gargoyles e immancabilmente ti viene in mente Il
gobbo di Notre Dame! E in cima all’Arc du Triomphe,guardare lontano e
dire uh, La Defense! Andiamo! E ritrovarci anche li in mezzo ai
mercatini dove ti saliva alle narici il profumo del vin brulè!
Adoro Parigi! La prima volta che l’ho
visitata è stato quando sono andata a suonare e insieme alla mia amica
del cuore Alice, che stava preparando la tesi sul Liberty,l’abbiamo
girata in lungo e in largo,anche al di fuori degli itinerari
turistici,tutta a piedi e quante foto abbiamo scattato!
visitata è stato quando sono andata a suonare e insieme alla mia amica
del cuore Alice, che stava preparando la tesi sul Liberty,l’abbiamo
girata in lungo e in largo,anche al di fuori degli itinerari
turistici,tutta a piedi e quante foto abbiamo scattato!
Adoro l’atmosfera bohemienne che respiro
a Montmartre e nel quartiere Latin, dove ho davvero cercato il Caffè
Momus della Boheme ma non l’ho trovato! Adoro i Musei da perderci le ore
e gli occhi da quante opere d’arte sono esposte.
a Montmartre e nel quartiere Latin, dove ho davvero cercato il Caffè
Momus della Boheme ma non l’ho trovato! Adoro i Musei da perderci le ore
e gli occhi da quante opere d’arte sono esposte.
Adoro
le crepes,la baguette che davvero portano in mano avvolta solo da un
pezzo di carta,e tutte le altre specialità. Adoro Parigi anche se i
parigini non sempre sono gentili con noi italiani….
le crepes,la baguette che davvero portano in mano avvolta solo da un
pezzo di carta,e tutte le altre specialità. Adoro Parigi anche se i
parigini non sempre sono gentili con noi italiani….
E ascoltando La vie en rose della grande Edith Piaf vi lascio la mia colazione….Crèpes
con marmellata di mandarino,piccola baguette con burro e marmellata,un
soffice croissant e una tazza di caffè…………
con marmellata di mandarino,piccola baguette con burro e marmellata,un
soffice croissant e una tazza di caffè…………
CREPES
Ingredienti per 4 crèpes
1 uovo
120 ml latte
100 gr di farina
1 pizz. di sale
Sbattete l’uovo con il pizzico di sale e
il latte. Aggiungete la farina e mescolate fino ad ottenere un composto
liscio e senza grumi.
il latte. Aggiungete la farina e mescolate fino ad ottenere un composto
liscio e senza grumi.
Ungete un padellino antiaderente con del burro e versate un piccolo mestolo di composto.Fate dorare da entrambi i lati.
CROISSANT SFOGLIATI
(ricetta di anice e cannella)
Ingredienti:
275 gr di manitoba
275 gr di 00
15 gr di lievito di birra fresco o 250 gr di lievito madre
10 gr di sale
90 gr di zucchero
1 tuorlo
170 gr di acqua
115/125 gr di latte
30 gr di burro
Inoltre:
290 gr di burro per i “giri”
1 uovo per la spennellatura finale
Esecuzione
Preparare un poolish con 170 gr di acqua
dove si sarà fatto sciogliere il lievito e 150 gr di farina presa dal
totale, mescolando quanto basta per amalgamare. Coprire con pellicola e
far riposare 1 ora.
dove si sarà fatto sciogliere il lievito e 150 gr di farina presa dal
totale, mescolando quanto basta per amalgamare. Coprire con pellicola e
far riposare 1 ora.
Versare il poolish nella planetaria
insieme a 2 o 3 cucchiai di farina, e impastare con il gancio K o
foglia. Aggiungere il tuorlo, far assorbire e unire metà dello zucchero.
Ad assorbimento incorporare ancora poca farina, far assorbire, unire
l’altra metà dello zucchero e impastare bene.
insieme a 2 o 3 cucchiai di farina, e impastare con il gancio K o
foglia. Aggiungere il tuorlo, far assorbire e unire metà dello zucchero.
Ad assorbimento incorporare ancora poca farina, far assorbire, unire
l’altra metà dello zucchero e impastare bene.
Continuare con latte e farina fino ad
esaurimento, aggiungere il sale e impastare bene fino a che l’impasto
sarà liscio ed elastico. Aggiungere gli aromi, il burro poco alla volta e
incordare, finendo col gancio a uncino. Se si fa a mano, ci vorranno
almeno 20/25 minuti.
esaurimento, aggiungere il sale e impastare bene fino a che l’impasto
sarà liscio ed elastico. Aggiungere gli aromi, il burro poco alla volta e
incordare, finendo col gancio a uncino. Se si fa a mano, ci vorranno
almeno 20/25 minuti.
Porre in una ciotola, coprire con pellicola e mettere in frigo per 1 ora.
Circa 10 minuti prima di tirar fuori
l’impasto, prendere il burro, porlo tra due fogli di carta forno e
aiutandosi col mattarello battendo, portarlo ad un rettangolo di 26×20
cm. E’ importante che il burro, durante la manipolazione, mantenga la
consistenza della plastilina, del pongo.
l’impasto, prendere il burro, porlo tra due fogli di carta forno e
aiutandosi col mattarello battendo, portarlo ad un rettangolo di 26×20
cm. E’ importante che il burro, durante la manipolazione, mantenga la
consistenza della plastilina, del pongo.
A questo punto tirar fuori l’impasto e col mattarello, stenderlo in un rettangolo di 38×22 cm.
Prendere il burro e posizionarlo sul
rettangolo di impasto, deve occupare i 2/3 inferiori di questo, facendo
bene attenzione a lasciare 1 cm. libero di lato.
rettangolo di impasto, deve occupare i 2/3 inferiori di questo, facendo
bene attenzione a lasciare 1 cm. libero di lato.
Piegare sul burro la parte superiore dell’impasto.
Sovrapporre ora su questa, la parte di impasto coperta dal burro.
Porre in frigo il panetto ottenuto per 10 minuti.
Tirarlo fuori dal frigo e posizionare il “pacchetto” davanti a voi, avendo cura che la parte aperta sia alla vostra destra.
Picchiettare ora col mattarello il
panetto in modo da distribuire il burro in modo uniforme, e, al tempo
stesso stenderlo in un rettangolo che abbia il lato corto davanti a voi,
ad uno spessore di circa 7/8 mm.
panetto in modo da distribuire il burro in modo uniforme, e, al tempo
stesso stenderlo in un rettangolo che abbia il lato corto davanti a voi,
ad uno spessore di circa 7/8 mm.
Piegare verso il centro prima il lembo inferiore della sfoglia.
Poi quello superiore.
Girare il panetto di 90° sempre con il
lato aperto alla vostra destra. Coprirlo con pellicola e metterlo su un
vassoio in frigo per 40 minuti.
lato aperto alla vostra destra. Coprirlo con pellicola e metterlo su un
vassoio in frigo per 40 minuti.
Abbiamo fatto la 1° piega.
Tirar fuori dal frigo e fare altre 2 pieghe seguendo i passaggi dal 4 al 7.
Alla 3° ed ultima piega, porre ancora in frigo per 40 minuti.
Tirar fuori il pacchetto dal frigo e
stenderlo in un rettangolo lungo e stretto, alto 7 mm. Questa volta
lavorarlo solo nel senso della lunghezza.
stenderlo in un rettangolo lungo e stretto, alto 7 mm. Questa volta
lavorarlo solo nel senso della lunghezza.
Tagliare dei triangoli isosceli con un coltello ben affilato che abbiano una base di 9 cm. e un’altezza di 15 cm. circa.
Praticare un taglio di 1 cm e 1/2 circa al centro della base.
Formare i croissant tirando leggermente e
delicatamente con le mani, più lungo è il triangolo più giri si
riescono a fare e più bello viene esteticamente. Si inizia ad avvolgere
strettino, partendo dalla base verso la punta e allargando il taglio.
delicatamente con le mani, più lungo è il triangolo più giri si
riescono a fare e più bello viene esteticamente. Si inizia ad avvolgere
strettino, partendo dalla base verso la punta e allargando il taglio.
La punta si fa in modo di farla capitare
sulla parte anteriore e sotto il cornetto, altrimenti in lievitazione o
in cottura si solleva.
sulla parte anteriore e sotto il cornetto, altrimenti in lievitazione o
in cottura si solleva.
Dopo aver arrotolato, curvare leggermente le punte laterali verso di voi.
Posizionare i croissant su una leccarda
coperta da carta forno, coprirli con pellicola e attendere il raddoppio,
circa 2 ore e 45 minuti a 20°.
coperta da carta forno, coprirli con pellicola e attendere il raddoppio,
circa 2 ore e 45 minuti a 20°.
Pennellare poi di uovo sbattuto,
spolverare di zucchero e infornare a 220° statico per 5 minuti. Poi
abbassare la temperatura del forno a 190°e proseguire fino a cottura
completa, circa 9 minuti, fino a che saranno di un bel biondo scuro.
spolverare di zucchero e infornare a 220° statico per 5 minuti. Poi
abbassare la temperatura del forno a 190°e proseguire fino a cottura
completa, circa 9 minuti, fino a che saranno di un bel biondo scuro.
Oppure a 200° ventilato per 5 minuti per poi proseguire a 180°fino a doratura completa.
Disporli su un vassoio, metterli in
freezer e, non appena congelati, trasferli in un sacchetto per alimenti.
Quando si vorranno cuocere, basterà tirarli fuori 6 ore prima, e
proseguire come sopra.
freezer e, non appena congelati, trasferli in un sacchetto per alimenti.
Quando si vorranno cuocere, basterà tirarli fuori 6 ore prima, e
proseguire come sopra.
Spolverare di zucchero a velo!
Se si usa il lievito madre vanno
allungati i tempi di riposo del pastello da 1 ora a 2 ore e ad 1 ora e
mezza il riposo tra una piega e l’altra in frigo.
allungati i tempi di riposo del pastello da 1 ora a 2 ore e ad 1 ora e
mezza il riposo tra una piega e l’altra in frigo.
Far lievitare i croissant già formati
fino al raddoppio dei pezzi, il tempo dipende dalla forza del lievito
madre e dalle temperature esterne.
fino al raddoppio dei pezzi, il tempo dipende dalla forza del lievito
madre e dalle temperature esterne.