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CHEESECAKE DI HANNAH MILES

by Alessandra

Quand’é che inizia la stagione delle Cheesecake? o meglio: quand’é che finisce, visto che da quando abito all’estero non c’é pasticceria, bar o ristorante che non le mostri in bella vista, ciascuna con la sua farcitura lucida e colorata ad ammiccare alla tua già debole forza di volontà.

Che poi, sia detto: a me piacciono pure quelle del supermercato, quelle nelle vaschette, quelle in cui il cheese é un atto di fede sospeso fra le lezioni di chimica e gli imballi del polistirolo e ho perso il conto di quante ne avrò mangiate, in tutti i luoghi e in tutti i laghi, da ragazzina all’età adulta, un pozzo senza fondo e senza dignità.

Sorvolo su quante ne ho preparate per la famiglia, i colleghi e gli amici: mi limito a dire che, se il cerchio dei golosi, fosse suddiviso in categorie, ci ritroveremmo in tanti, in quella dedicata a ‘ste benedette torte al formaggio che, neanche a dirlo, si trovano anche raccolte in qualche monografia, sui miei scaffali. La scelta -dolorosissima- é caduta su Hannah Miles, autrice che ha goduto di una discreta popolarità nel campo dei dolci senza cottura e che qui si é cimentata con successo in ben 60 variazioni sul tema.

Ne vedremo di cotte e di crude e, soprattutto, di sontuose e di golose, in questa settimana: per cui, tenetevi pronti, che domani si comincia!


PESCA MELBA CHEESECAKE

di Tina Tarabelli

Credo che tutti conosciate la storia del dessert che ha ispirato la cheesecake con cui diamo inizio alla nostra rassegna: Nellie Melba era il nome d’arte di Helen Porter Mitchell, leggendaria soprano australiana, a cui Escoffier dedicò un dessert a base di pesche, lamponi e gelato alla vaniglia, come tributo della sua appassionata ammirazione. E se oggi quasi nessuno si ricorda piú della cantante, tutti hanno l’acquolina in bocca al solo sentir nominare il dolce che da costei prese il nome. Non so in quanti lo abbiamo realmente assaggiato, ad essere sincera, perché queste erano ricette molto in voga negli anni ‘70, quando la moda della cucina veloce riduceva preparazioni complicate ad assemblaggi veloci (dal gelato nella vaschetta alle pesche sciroppate, grande icona di quegli anni). Tuttavia, doveva essere una goduria, esattamente come lo é questa riedizione in forma di cheesecake, in cui i lamponi freschi sono anche nascosti in uno strato fra il biscotto e la crema e le pesche incoronano una creazione di rara eleganza. E di indiscutibile bontà.

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RASPBERRY RIPPLE CHEESECAKE

di Laura Cuscito

Ve la ricordate la Coppa Rica all’amarena, quella che furoreggiava negli anni ‘80, quando i gelati si chiamavano con il nome di battesimo e a volte anche il cognome (il Cornetto Algida su tutti) e per sceglierli bisognava inabissarsi in banchi frigo dove il ghiaccio era spesso come la calotta polare? Ecco: a me, questa cheesecake variegata al lampone, che riprende un classico dei gelati americani (il Raspberry Ripple) ha richiamato alla mente quel gelato. Che, sia chiaro, per me era in cima alla lista dei preferiti, esattamente come lo furono poi le vaschette di gelato “variegato”, in cui la base di fiordilatte o di vaniglia si scopriva duttile e mai stucchevole, grazie a quei densi rivoli di cioccolato o di lampone o di mango o di caffè che si insinuavano fra le increspature della sua superficie. Rispetto a loro, questa cheesecake ha il plus del fatto in casa (coulis incluso), oltre ad un raffinatissimo bordo di lamponi freschi che ne accresce la bellezza e ne ingentilisce ulteriormente il sapore. Una torta vincente, a qualsiasi latitudine, che potrebbe diventare un classico, per tutte le tavole

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CHARLOTTE CHEESECAKE

di Elena Arrigoni

Le Cheesecake sono dolci versatili: grazie al cielo, non appartengono alla sezione “alta pasticceria”, quella in cui la normale bilancia di casa si trasforma nel bilancino del farmacista e la cucina diventa un laboratorio, il che le rende piú indulgenti (ti perdonano anche se vai a occhio) e piú duttili alle nostre fantasie. Lo sa bene Hannah Miles che dedica un intero capitolo del suo libro a rivisitare i grandi classici della pasticceria, con uno spirito deliziosamente irriverente.

A cadere sotto i colpi della sua creatività sono dunque i protagonisti della storia dei dolci di tutto il mondo, a cominciare dalla Charlotte, torta dal passato glorioso (si dice sia stata inventata nientemeno che da Marie-Antoine Carême) , in gran voga negli anni Settanta e ora nuovamente di moda, nei revival da gran scena della cucina social ai quali associamo la nostra versione, tanto bella quanto buona.

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BAKLAVA CHEESECAKE

di Manuela Valentini

A prima vista, questa potrebbe sembrare la versione piú originale delle 60 ricette contenute nel libro della settimana: la Baklava viene infatti associata ad un ripieno di frutta secca annegata in sciroppi zuccherosi e profumati, in un tripudio di strati di golosa abbondanza che chiama a raccolta tutti i nostri sensi. Tuttavia, se ci si sposta dalla Turchia alla Grecia e ai Balcani, ecco che l’idea di farcire una pasta fillo con il formaggio non appare poi tanto peregrina: moltissime preparazioni “borderline”, a metá fra il dolce e il salato, sono infatti scrigni di pasta sottile ripiena di formaggio che viene poi acconciata in varie forme, da quella piú semplice del pacchettino a quella piú articolata della spirale. Nihil novi, insomma (e sí, se pensate alle nostre Seadas, siete sulla strada giusta), ma semmai un sapore antico rinnovato in una versione moderna, che incuriosisce, prima, e convince poi.

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JAPANESE CHERRY BLOSSOM CHEESECAKE

di Elena Arrigoni

Non so se sapete che qui a Londra abbiamo un piccolo angolo di Giappone, a Greenwich Park, dove la concentrazione di ciliegi tinge di bianco e di rosa le passeggiate dell’inizio della primavera, regalandoci un po’ di atmosfere del Paese del Sol Levante, oltre che tanto profumo e tanta bellezza. I ciliegi a Londra sono un po’ dappertutto (anche nel mio quartiere: ricordo che, ai tempi in cui cercavo casa, agli inizi di Aprile di 3 anni fa, credevo di essere finita sul set di Mary Poppins) ma é fuori di dubbio che la loro fioritura si associ immediatamente agli scenari nipponici: e cosí, ecco questa cheesecake, ispirata nella decorazione a questo glorioso periodo dell’anno, dall’altra parte del mondo, ma con sapori decisamente occidentali che ruotano attorno ad una profumata composta di ciliegie che prolunga l’effetto meraviglia, dalla presentazione in tavola fino all’ultimo boccone.

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GLAZED FRUIT CHEESECAKE

di Katia Zanghí

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MINI CHEESECAKE AL RUM E UVETTA

di Giuliana Fabris

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BLACK FOREST CHEESECAKE

di Tina Tarabelli

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MINI CHEESECAKE AL POPCORN E CARAMELLO SALATO

di Vittoria Traversa

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CHEESECAKE AL CIOCCOLATO E NOCCIOLE

di Valeria Caracciolo

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CHEESECAKE MERINGATA AL LIMONE

di Susy May

L’autrice ci tiene a specificare che questo è il suo dolce preferito e che la riporta con la mente all’infanzia quando la preparava sua mamma. Le note acide del lemon curd equilibrano il tutto, sgrassano e donano freschezza ad ogni morso

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