Quando avevo detto “mai piú libri di cucina” non avevo fatto i conti con quello che mi avrebbe riservato il destino: non solo un lavoro in una libreria, ma persino un percorso accidentato per raggiungerla, visto che sono ben tre i negozi della concorrenza da cui tocca passare per dovere (sottolineo), per tacer dell’angolo libri in tutti i negozi di Charity che incontro, sulla strada e nelle varie deviazioni.
Quindi, ogni tanto confesso di peccare, specie quando mi ritrovo per le mani libri pensati per passare direttamente dall’espositore alla mia borsa come quello scelto per questa settimana: Cook Color, infatti, é esattamente quello che suggerisce il titolo, un “cucinare per colori” che inneggia alla bellezza della natura, alla sua ricchezza e a un modo di cucinare divertente, creativo, elegante.
Anche se ogni artificio é bandito, le ricette spaziano da quelle classiche (chi non ha mai fatto un risotto allo zafferano, una torta al caffè, un sugo al pomodoro?) a quelle piú creative che, accanto a nuovi accostamenti di sapore, ci fanno apprezzare anche nuove palette per la nostra tavola.
Qui mi fermo, anche perché se procedo inizio a sentir bisogno di nuovi servizi di piatti e non é cosa: la parola passa alle signore di #Cook_My_Books che, neanche a dirlo, sono pronte a stupirvi con effetti speciali- o meglio: naturali- per una nuova settimana all’insegna del colore, della creatività, dell’allegria
POKÉ AL SALMONE E ARANCIA CON PEPERONCINO HABANERO
Dei Poké abbiamo parlato tanto l’estate scorsa, quando ci siamo dedicate ad una monografia sull’argomento, con sacrifici sul campo annessi 🙂
Oggi non sono piú il trend del momento, ma si sono consolidati come una opzione possibile, alla quale non si guarda piú con perplessità (po…che?????) ma con l’atteggiamento di chi si prefigura un pasto completo, leggero, divertente e colorato.
Analogamente, anche i libri di cucina li contemplano con grande disinvoltura e Cook Color non fa eccezione, con un Poké classico nella concezione e molto originale nella scelta degli ingredienti, visto che le arance Cara Cara hanno la stessa sfumatura di rosa del salmone selvatico, per non parlar del retrogusto.
Ora, capiamoci.
Non vorrei dire che un’arancia é un’arancia (cit), perché anni di Orange Marmalade (che senza le Sevilla non viene uguale) e di Sanguinella mi hanno insegnato ad affinare lo sguardo oltre la scorza, fin quasi nel DNA. Peró, so anche che quando un abbinamento di base funziona (e arancia e salmone funziona sempre), pazienza se non trovo la sfumatura giusta fra gli ingredienti.
Aggiungo anche che, secondo me, il nome “cara cara” é stato dato dalla casalinga di Voghera all’Esselunga, dopo aver rimirato il nuovo prodotto e aver visto l’etichetta col prezzo.
Per cui, se il vostro Cartier le vende e quel giorno avete deciso di viziarvi un po’, prendetele e mangiatele tutte.
Altrimenti, provate questo Poké “senza aggettivi”: sarà superlativo lo stesso.
📚 HABANERO CARA CARA SALMON POKE da COOK COLOR di MARIA ZIZKA, dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @vittoriatraversa
RICETTA QUI
RAVIOLI DI RICOTTA E LIMONI CONFIT
A differenza mia, che da piccola sarei stata in cucina tutto il tempo e che per questo venivo impiegata da mia nonna in tutta la bassa manovalanza, mia sorella preferiva dedicarsi a cose piú normali, tipo giocare e guardare programmi per ragazzi e Carosello alla TV.
Cucinare non le interessava, a meno che non si trattasse di fare i ravioli.
Mia nonna, che pure detestava far da mangiare, glieli preparava tutti i giorni, “per farle mangiare un po’ di carne”, secondo quella mentalità in voga fra chi aveva fatto la fame, durante la guerra, e che non concepiva che questi nipoti, figli del benessere, disdegnassero la fettina di vitello o l’arrosto.
Col tempo, fu lei a passare dietro la macchinetta (ho scoperto da grande che aveva altri nomi) e a tirar sfoglie lunghissime e sottilissime.
Io, di converso, mi dedicavo alla poesia, mettendo in versi ogni solenne presa per i fondelli di chiunque mi capitasse attorno -e, neanche a dirlo, trovando in mia sorella il mio bersaglio preferito.
Non so quanti poemi abbia composto, nei miei primi 20 anni, ma un dittico ce l’ho sempre stampato in testa, anche perché spunta dai meandri della memoria ogni volta che mi imbatto in questo tipo di pasta: “ e nei pomeriggi sì lunghi e sì soli/io tiro la sfoglia e faccio i ravioli”.
Per consolarla dall’avere una sorella maggiore così str…amba, mia mamma le aveva regalato un ricettario, scritto da lei, in cui aveva raccolto 365 ricette di ravioli, una diversa dall’altra.
Questa sarebbe potuta essere la 336esima, se solo avessimo avuto idea, ai tempi dell’esistenza dei limoni sotto sale, tocco magico per qualsiasi piatto.
Tanto che, stavolta, li faccio pure io.
📚 PRESERVED LEMON RICOTTA AGNOLOTTI da COOK COLOR di MARIA ZIZKA, dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @comionciamo_da_qua
RICETTA QUI
BISTECCA IN CROSTA DI PEPE NERO CON SALSA ALL’AGLIO NERO
di Tina Tarabelli
Ho scoperto l’aglio nero quando ero a Singapore, nel boom della moda della fermentazione domestica che i miei amici asiatici avevano accolto con la stessa aria sorpresa con cui io li osservavo entusiasmarsi per il lievito madre: quello che per noi era antico, per loro era nuovo e viceversa, anche se la sfera era la stessa.
E così, mentre noi Occidentali li iniziavamo ai segreti delle lente lievitazioni e delle pieghe, loro ci introducevano ad un mondo fatto di barattoli e di pazienza, in cui il cibo mutava di forma, sapore e colore per iniziare una diversa avventura nelle nostre cucine.
Ora, conoscendomi, la mia avventura si sarebbe probabilmente conclusa con una lavanda gastrica, perché no, non son tipa da queste cose.
Quando va bene, uccido (sono una serial killer di lieviti madre, non li battezzo per alleviare il rimorso) e anche se ammiro chi lo fa, me ne tengo sapientemente lontana.
A meno che non si tratti di comprare tutto pronto: allora, tranquilli che recupero tutte le carenze, come testimoniano gli armadietti della cucina.
Aggiungo anche che al marito l’aglio nero piace e non é un caso che questa sia stata la prima delle ricette che avrei scelto, l’ennesima soluzione intelligente per rinnovare la “solita” bistecca, rendendola un secondo piatto raffinato nel gusto ed elegante nella presentazione: perché il nero, anche a tavola, fa la sua porca figura!
📚 PEPPERCORN-CRUSTED STEAK WITH BLACK GARLIC PAN SAUCE da COOK COLOR di MARIA ZIZKA, dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @tartetatina
RICETTA QUI
BRANZINO AI MIRTILLI
“i Mirtilli potrebbero sembrare un abbinamento inaspettato” esordisce Maria Zizka nell’introduzione – e chi l’avrebbe mai detto, aggiungo io che non sopporto il pesce “pasticciato”, da figlia privilegiata di un padre che pescava in ogni momento libero del giorno (per tacer della notte) e per il quale il pesce doveva sapere solo di mare.
Però, ci sono le eccezioni e, soprattutto, ci sono le signore di #Cook_my_Books che pubblicano solo quello che le convince per davvero.
Non ne parlo mai, del dietro le quinte di questo progetto, ma vi assicuro che c’é un impegno che non trapela, dalla lievità delle descrizioni che tanto piacciono ai social.
Ma per una ricetta che pubblichiamo, ce ne sono altrettante che vengono scartate, perché poco chiare nella descrizione o deludenti nel risultato.
Per cui, se l’autore di un libro, vi assicura che le sue ricette sono superbe, prendete tutto con il classico grano di sale.
Ma se a dirlo é Cook_My_Books, controllate di averlo, il sale, assieme a tutti gli altri ingredienti e lanciatevi in qualche preparazione anche fuori dagli schemi: che intanto, il paracadute c’é.
Ed é pure bello grosso!
📚 BLUEBERRY BRANZINO da COOK COLOR di MARIA ZIZKA, dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @murzillosaporito
RICETTA QUI
MARGARITA BARS
Le bars altro non sono che torte a base di pasta frolla e ripiene di crema cotte in uno stampo quadrato o rettangolare e poi tagliate in porzioncine regolari, che sarebbero perfette per uno spuntino o una merenda leggera se non fosse che son peggio delle ciliegie e vabbè.
In origine, erano farcite con una crema al limone, poi sono nate tutte le varianti (quando avevo voglia di cucinare, preparavo quelle al lampone che finivano appena avevo terminato di tagliarle, tipo) e devo dire che son tutte buone: l’idea di base é vincente e bastano davvero una buona ricetta di frolla e una altrettanto buona di crema per far tutti contenti.
Se poi li si vuol fare tutti allegri 🙂 esiste anche questa variante alcoolica al Margarita, con la Tequila, il lime e l’insostituibile pizzico di sale a conferma di come questo cocktail si presti in maniera eccellente ad essere impiegato anche in cucina, con grande soddisfazione della parte adulta del tavolo…
📚 MARGARITA BARS da COOK COLOR di MARIA ZIZKA, dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @franew81
RICETTA QUI
TOAST CON FETA E FAVE MARINATE ALLA ZHOUG
La natura in autunno si arricchisce di mille sfumature di colori è quasi una tavolozza di un pittore. La mia seconda proposta da “Cook Color” di Maria Zizka per Cook_my_Books sono dei deliziosi “Zhoug-marinated feta and fava toasts” descritti così dall’autrice: “una raccolta di deliziosi ingredienti verdi disposti a strati sul pane tostato: fave elastiche, za’atar, foglie di menta fresca e la salsa yemenita piccante e dal sapore audace chiamata zhoug.”
RICETTA QUI
TEACAKE AL MATCHA-LIME CON MENTA CANDITA
A conclusione della settimana di Cook_my_Books, con il bellissimo “Cook Color” di Maria Zizka, vi propongo un dolce un po’ particolare. La “Matcha-lime teacake with candied mint” è la prima ricetta che ho scelto e preparato, ero molto curiosa di come il matcha si sarebbe armonizzato è ne sono stata conquistata dalla sia delicatezza. Provatela non ve ne pentirete.
Ce lo dice anche l’autrice: “Matcha, lime e menta sono tre ingredienti verdi i cui sapori si armonizzano. Le foglie di menta candita sopra questa torta da tè sono spettacolari e complicate ma sono semplici da preparare.”
RICETTA QUI
TORTA AL CAFFE’ CON GANACHE
Un arcobaleno di colori caratterizzerà la settimana di Cook_my_Books con le ricette da “Cook Color” di Maria Zizka che ci stimola a ricercare la bellezza della natura attraverso i suoi piatti all’insegna del colore, della creatività, dell’allegria.
Fra le moltissime ricette proposte ho scelto un esplosione di golosità “Mocha cake with ganache frosting”
Come non condividere quanti ci dice l’autrice: “Cioccolato e caffè: che coppia! I loro sapori si completano a vicenda così meravigliosamente, con il sapore amaro del caffè ammorbidito dalla dolcezza del cioccolato. E anche i loro colori corrispondono.”
RICETTA QUI
SUNGOLD TOMATO GAZPACHO
la settimana di @Cook_my_Books è coloratissima! Il libro di cui si parla è Cook Color di Maria Zizka che con le sue ricette ci invita a cucinare a colori. Una gioia per gli occhi, ma anche per il palato.
La mia prima ricetta è gialla.
RICETTA QUI
GNOCCHI DI RICOTTA E BARBABIETOLE
dal giallo passo al porpora, grazie al libro che @Cook_my_Books propone questa settimana, Cook Color di Maria Zizka.
E’ stata una settimana all’insegna del colore che ha rallegrato questi giorni grigi e piovosi.
Chiudo con questo piatto colorato, invitante, che mi fa tornare quella bambina golosa che la domenica aspettava solo di tuffarsi in un piatto di gnocchi.
RICETTA QUI
Cupcakes di mezzanotte
Vi starete chiedendo: perché si chiamano cupcakes di mezzanotte? Semplice: questi cupcake sono neri…. Ahahaha…. Ma nooo, non sono mica bruciati. Sono fatti con il cacao in polvere nero, l’intense deep black, quello con cui sono fatti anche i biscotti oreo per intenderci. Non è difficile da trovare, basta cercarlo on line e il profumo è ancora più intenso di quello più conosciuto.
Tra tutte le ricette di Cook Color di Maria Zizka, potevo lasciarmene scappare una nera? MAI… io mi vesto quasi esclusivamente di nero, quindi questi golosi cupcake dovevano essere mie…
L’autrice di Cook Color, scherza su questa ricetta descrivendo i cupcake di mezzanotte come lo yin di un abito da sposa.
RICETTA QUI
BLUE MADELEINES
di Susy May
Tra tutti i colori il blu e tutte le sue sfumature sono sempre state il mio colore preferito, forse perché da piccina non amavo essere inquadrata come tutte le bambine che adorano il rosa e sognano di fare la ballerina, io ero testarda e volevo distinguermi, così perché lo dicevo io e basta 😂😂
Questo pistolotto su di me bambina cocciuta cosa c’entra con la ricetta di oggi? direte voi, c’entra perché tra tutti i colori del libro “COOK COLOR” di Maria Zizka @mariazizka che stiamo sfogliando a @cook_my_books le ricette blu sono state le prime che ho guardato e quando ho visto queste meravigliose Madeleines Blu sono letteralmente impazzita.
Non avevo mai usato la polvere dei fiori di pisello che suona molto più figa in inglese, butterfly pea flower powder, che in italiano e devo ammettere che è stato molto facile e divertente.
Unica accortezza se desiderate un colore più “strong” abbondate con la polvere.
Il mio risultato più che blu è stato azzurro/acqua marina e devo dire che con la forma a conchiglia delle Madeleine mi hanno subito ricordato il colore del mare.
Posso dire che il binomio cibo&colore in questo caso ha funzionato alla grande!.
Quindi se avete ancora voglia d’estate preparate queste deliziose Madeleine che vi riporteranno infondo al mar e chissà magari incontrerete anche la Sirenetta.
RICETTA QUI
SATAY DI POLLO E ANANAS CON SALSA SUNSHINE
Tutto il giallo del sole estivo, che richiama i sapori e il calore dei paesi esotici, nella mia seconda ricetta di questa settimana, nella quale @cook_my_books ci ha trasportato sull’arcobaleno di ricette tratte da COLOR di @mariazizka. L’autrice stessa ci racconta che ha davvero voluto catturare lo splendore del sole in questa salsa deliziosa. Metà verrà usata per marinare e l’altra metà servirà di accompagnamento a questi spiedini esotici dove pollo e ananas vengono resi speciali dalla salsa saporita e colorata. Vi consiglio di salvare questa ricetta per portare in tavola il sole anche questo inverno.
RICETTA QUI