Oggi per “a Hug in a Mug!” andiamo nelle Filippine, apparentemente lontana e poco legata alle tradizioni natalizie questa regione potrebbe stupirvi! Con la sua popolazione a maggioranza cattolica forse è in realtà uno dei paesi dove le festività natalizie e il countdown durano di più in assoluto.
Se siete parte di quella parte di duri e puri che mettono fuori l’albero ai primi di novembre, sappiate che in realtà siete solo dei dilettanti!
Già ai primi di settembre infatti, si iniziano a sentire per le strade i primi canti e a vedere i primi addobbi Natalizi, colorate lanterne appese in giro e messe tradizionali alle 4 del mattino cadenzano tutto il periodo, rendendo le Filippine il paese con l’avvento più lungo al mondo. Le festività finiscono poi alla terza settimana di Gennaio.
Nella sera della Vigilia di Natale o “Nochebuena” si festeggia in famiglia, con una ricca cena seguita dalla messa e e da una festa notturna che si protrae oltre la mezzanotte. In questa notte i cantori girano di casa in casa a portare i loro canti tradizionali, il “pangangaroling” è seguito dall’offerta di Salabat fumante, un te allo zenzero dal sapore pungente, accompagnato da dolci tradizionali come la Bibingka, un dolce di riso, formaggio e uova.
INGREDIENTI
Per il Salabat
- 1 radice di zenzero sbucciata e tagliata a fettine sottili
- miele per dolcificare se vi piace
Per la Bibingka
- 320 g di farina di riso
- 60 g di farina di riso glutinoso
- 1 cucchiaio di lievito in polvere
- 1 cucchiaino di sale
- 150 g di zucchero semolato
- 400 ml di latte di cocco
- 3 uova
per decorare
-
- 1 uovo sodo
- cheddar grattugiato
- zucchero a velo
PREPARAZIONE
Per il salabat
Mettete lo zenzero in un pentolino pieno d'acqua, portate a bollore e fate sobbollire per circa 10 minuti.
Filtrate e servite nelle tazze con aggiunta di miele per dolcificare.
Per le bibingka
Montate le uova con lo zucchero fino a che diventano chiare e spumose, aggiungete il latte di cocco mescolando dolcemente.
Unite insieme le farine, il lievito e il sale. Setacciate e unite al composto di uova con delicatezza per non smontare completamente il composto.
Dividete il composto in stampi monoporzione e decorate la superficie con fettine di uova sode e una abbondante spolverata di formaggio.
Infornate a 180° per circa 20/25 minuti, dovranno essere dorate, al termine della cottura infilate uno stuzzicadenti al centro della tortina, se ne uscirà pulito il dolce è cotto.
Spolverate con zucchero a velo.
Tradizionalmente questo dolci venivano cotti in teglie foderate di foglie di banano per dare loro un aroma particolare, se le trovate vale la pena provare.
NOTE
- Il Salabat può essere realizzato anche con l'aggiunta di pezzetti di radice di curcuma fresca e stecche di cannella e chiodi di garofano, per un risultato più speziato. E' una bevanda che grazie alle proprietà dello zenzero ha innumerevoli doti benefiche e si usa anche per prevenire le malattie da raffreddamento e dell'apparato respiratorio. -La Bibingka è un dolce del quale esistono innumerevoli varianti, a cambiare può essere la percentuale di farina di riso glutinoso (al suo variare otterremo un dolce più friabile o più cremoso) o le innumerevoli finiture che possono essre utilizzate, come le uova di anatra in salamoia, il cocco grattugiato e tostato o vari tipi di formaggio.
Ricetta e Foto di Lara Bianchini
1 comment
Particolarissima questa usanza, non sapevo dell’Avvento così lungo! Mi incuriosiscono molto i Bilibinka, sicuramente da provare!
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