MTC TASTE THE WORLD- NUMERO ZERO: LA RICETTA CHE HA VINTO E’….

Il Riso rosso alla Coca cola e pollo fritto ripieno di Silvia Zanetti di Officina Golosa per la prova in gara e

Il Riso Rosso di Susy Mai di Coscina di Pollo per il premio della Critica, assegnato da BJDennis

L’idea ronzava nella testa da un po’, ma il format era cosi innovativo e impegnativo e i mezzi così pochi che l’unico modo per realizzarlo era chiudere gli occhi, fare un salto e vedere dove ci avrebbe portati. A distanza di due mesi, al di là dei primi bilanci (servono più mezzi, serve più tecnologia, serve più tempo), resta la soddisfazione di sapere che questa, per noi, è la strada. Abbattere i confini, guardare al di là del proprio orticello, imparare, conoscere, capire. Questo sarà il nostro scopo (giusto una cosetta da niente) e anche se l’appuntamento slitta di necessità al 2021, aspettiamo qui tutti coloro che desiderano parlare di cibo in questo modo, libero e curioso.

Nel mentre, dichiaramo i vincitori- con colpevole ritardo: a spiazzarci (positivamente) è stata l’adesione di BJDennis a far parte della giuria. Alla fine, ha preferito pronunciarsi solo sulle ricette tradizionali, frastornato dalle tante proposte creative che gli hanno reso impossibile decretare un solo piatto vincente. Non che il resto sia stato facile, come lui stesso ci ha detto, trovando peraltro la consueta comprensione: il format cambia, la fantasia degli MTChallengers resta e, se possibile, avanza a grandi passi, alla conquista di questo mondo da gustare.

La scelta di BJDennis, per il miglior riso rosso tradizionale, è caduta quindi sulla versione di Susy May, che si aggiudica il titolo di “Miglior Riso Rosso Tradizionale”. La scelta di Greta e mia, per il “Miglior Riso Rosso Creativo” va invece al Riso Rosso alla Coca Cola e Pollo Fritto ripieno di Silvia Zanetti.

A tutti, ma proprio a tutti, l’ammirazione per l’impegno , l’umiltà, la creatività, l’interesse, l’entusiasmo con cui ci accompagnate in questo nuovo viaggio sul pullman dell’MTC alla scoperta delle cucine meno conosciute, ma non per questo più affascinanti, del nostro pianeta.

Ci vediamo l’anno prossimo!