C’era una volta un principe guerriero, di nome Rama, bello, forte e buono. Era il marito felice di Sita, una principessa altrettanto bella e buona, che divenne però l’oggetto del desiderio di Ravanna, mostruoso re-demone, con venti braccia e dieci teste.
Essendo così ben dotato, gli fu facile scovare Sita e rapirla, per farne la sua schiava. Ma la principessa, astuta, ruppe la sua collana di perle e le lasciò cadere lungo il cammino, da casa al luogo della sua prigionia.
Fu seguendo la loro scia luminosa che Rama riuscì a raggiungere l’isola dove giaceva la sua dolce sposa e a liberarla, con l’aiuto di Hanuman, il re delle Scimmie. Grazie a loro, i due riuscirono a scappare e a sconfiggere Ravanna, ucciso da una freccia argentata del principe.
La coppia tornò felice a casa, dove trovò ad attenderla un regno illuminato da lampade ad olio, ad indicare il trionfo del bene sul male. Era nato il Diwali o Deepavali, la festa delle luci, oggi la più importante festività dell’anno hindu, con la quale si celebra la vittoria della luce sulle tenebre attraverso una serie di rituali più o meno codificati che vi raccontiamo nei due articoli che seguono, con un reportage da New Delhi, scritto da Eleonora e uno da Singapore, a firma di Alessandra.
Buona lettura!