Maggio, il mese delle rose, e non potevamo che scegliere di parlare della serie più “rosa” che la TV abbia mai visto, quella che ha rivoluzionato il personaggio femminile in ogni suo aspetto: il sesso, la moda, l’amicizia e il cibo.
Sex and the City: SEX (di Susy May)
“Davanti, dietro, che importa, un buco è un buco!”
“Ho provato ad andare da un ginecologo uomo, ma proprio non ci riesco, mi fa troppo strano un uomo che passa tutto quel tempo là sotto e poi se ne va, senza un’orgasmo nel mezzo”
“Ho esaurito gli uomini da s*****e.
Quindi o mi sposo o mi trasferisco”
Cit. Samantha Jones
E con questo potrei fermarmi qui, ma invece voglio andare avanti e parlare di sesso o meglio, del sesso, in Sex&theCity.
Che il sesso sia il protagonista della serie tv lo si evince già dal titolo, la parola SEX infatti non lascia spazio ad interpretazioni, il sesso diventa il punto nevralgico della City e di tutto ciò che le ruota attorno, moda, amore, cibo o carriera.
La grande rivoluzione della serie non fu soltanto quella di sdoganare un tabù quale il sesso in modo esplicito e non convenzionale, ma di innalzare il sesso ad argomento da salotto: grazie proprio all’ironia ed al sarcasmo intelligente delle protagoniste, al sesso venne finalmente data la parola e tolta quella componente “visiva” che lo avrebbe reso scadente e volgare.
Grazie alla serie tv, le donne hanno iniziato a parlare di sesso con allegria, sfatando molti miti tra le lenzuola e vantandosi delle proprie conquiste sessuali abbattendo così anche l’ultimo retaggio tipicamente maschile.
Sex&theCity cavalca tutti i gusti sessuali, etero o gay non importa, purché se ne parli e quindi, attraverso le sue protagoniste si affonda nelle preferenze erotiche del maschio che desidera la dolce e remissiva Charlotte, o magari si fa schiavo della maniaca del controllo Miranda, o si lascia sedurre dalla disinibita e famelica Samatha per finire con la curiosa e tenera Carrie che, forse, fa molto meno sesso di quanto ne parli.
È d’obbligo dire che tutte noi ci siamo ritrovate in Sex&theCity, perché gli argomenti trattati sono così universali che trovano un fedele riscontro nella realtà e le quattro ragazze sono state un’ispirazione per molte.
Piccolo aneddoto che forse in pochi sanno, gli autori decisero di raccontare sempre fatti realmente accaduti e quindi gli episodi hanno una forte nota autobiografica, a cominciare proprio dalle stravaganze sessuali.
Sex&theCity diventa con gli anni un simbolo dell’emancipazione femminile ma non solo, fa molto di più, perché mette sullo stesso piano gli uomini e le donne nei confronti del sesso, ribaltando i ruoli, sovvertendo le regole della società, diventando un’inno alla libertà ed all’indipendenza femminile.
A fare da cornice a tutto ciò c’è lei, New York, accattivante, abbagliante ed eccentrica, che permette di dare libero sfogo alle proprie passioni o perversioni, senza remore e pregiudizi ridisegnando il rapporto di coppia nello skyline della città.
Sex and the City: FASHION (di Silvia Zorzetti)
Jimmy Choo, Dior, Vera Wang, Versace, Oscar de la Renta, Manolo Blahnik … sono solo alcuni dei co-protagonisti di quella che senza dubbio si può affermare essere la serie tv senza tempo più amata dalle donne (e spesso temuta dai maschi “alfa” di tutto il mondo!).
New York è la cornice perfetta per Carrie e le altre che oltre a sesso, amore e amicizia, in sei stagioni, 94 episodi e 2 film, hanno dato lezioni di stile. Molti gli outfit che ci hanno fatto sognare, e se sul sesso e sull’amore Sex And The City ha fatto tornare con i piedi per terra anche le più inguaribili romantiche, parlandone sempre in modo schietto, senza illusioni e false speranza, per quanto riguarda la moda questa serie ci ha fatto entrare in un mondo onirico fatto di scarpe altissime, abiti di chiffon, tailleur d’alta moda e cappelli stravaganti.
Il merito di tutto questo successo, va detto, è dell’estro di Patricia Field. Rossa dallo stile glam-rock, per chi non lo sapesse, la Field è l’inventrice dei leggings oltre che la costumista di Ugly Betty, Il diavolo Veste Prada e molti altri show dove la moda gioca un ruolo fondamentale. Lunghissima la lista dei premi vinti, incluso un Emmy Award (appunto per Sex and the City). È stata proprio Sarah Jessica Parker a volerla fortemente nello staff, dopo averla conosciuta sul set di Miami Rapshody: una scelta assolutamente perfetta.
In tutti gli episodi la Moda accompagna le vicende di Miranda, Samantha, Charlotte e Carrie, e proprio quest’ultima è da 20 anni l’icona fashion per eccellenza, con uno stile unico, impeccabile ed eccentrico al punto giusto. Indimenticabili, per citarne alcuni, “l’abito nudo” con il quale Carrie si presenta ad un appuntamento con Big con la promessa (fallita) di non finire tra le sua lenzuola, il tutù rosa che appare nel finale della sigla, l’abito a righe indossato da Carrie a Parigi, l’abito “newspaper” di Galliano, il vestito bianco a sirena indossato durante la sua dichiarazione di amore ad Aidan, il Vivienne Westwood delle (sfortunate) nozze con mr. Big …
E poi ci sono le scarpe, accessorio must per Carrie, mai sotto tacco 10, colorate, estreme ma abbinate alla perfezione. Risponde al nome di Manolo Blahnik la vera e propria ossessione di Carrie, un amore folle condiviso dalla sua interprete Sarah Jessica Parker che negli anni è diventata designer di scarpe.
E nonostante anche gli accessori abbiano fatto la loro parte, da capelli di piume, turbanti, borse griffate, maxi spille floreali … il gioiello più amato e copiato è la mitica collanina con il nome.
Difficile negare che siamo tutte un po’ Carrie, che in una sola frase descrive perfettamente il problema di noi tutte prima di uscire di casa:
“Ed eccomi di nuovo con il solito problema: un armadio pieno di vestiti e niente da mettermi”
Ps: Per chi non ne ha mai abbastanza dei look e dei consigli delle fantastiche quattro esiste un profilo Instagram ad hoc.
Sex and the City – FRIENDS (di Ilaria Talimani)
Accanto alle quattro protagoniste della series Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, c’è un altra protagonista d’eccellenza, anzi, la vera protagonista: l’Amicizia. Il rapporto di amicizia che lega le ragazze si consolida episodio dopo episodio, anno dopo anno, proprio grazie all’esperienza condivisa della condizione femminile. L’amicizia indissolubile fra le quattro è l’unico appiglio che le aiuterà nei momenti difficili della loro vita, il porto sicuro in cui tornare sempre.
Accanto ad ogni sorriso, ogni pianto, ogni frustrazione nata dal l’ennesimo fallimento di una storia, le ragazze c’erano. C’erano, ci sono e ci saranno sempre l’una per l’altra a qualunque costo. E poco importano le diverse filosofie di vita, il modo diverso di vivere le relazioni o le reciproche opinioni contrastanti su uomini, sesso o quant’altro.
Carrie, Charlotte, Miranda e Samantha sono una la colonna portante dell’altra, l’essenziale fonte di sostegno, forza e fiducia a cui ognuna di loro attinge nei momenti bui.
I litigi non scalfiscono neppure la superficie di questo solido legame che le unisce, un legame forte, profondo e sincero.
Alcuni episodi sono emblematici per comprendere davvero ciò che lega queste donne, che è alla base della loro profonda amicizia.
Carrie si trova in difficoltà economiche per ricomprare il suo l’appartamento da Aidan alla rottura della loro storia, alla fine Charlotte venderà l’anello di fidanzamento dall’ex marito Cley per prestarle i soldi necessari all’acquisto, anche se inizialmente è piuttosto scettica e critica nei confronti dell’amica.
Uno tra tutti il parto di Miranda, assistita da Carrie, che per essere lì con lei rinuncia ad un incontro/confronto con Big. E lo sguardo che le due si scambiano prima della “spinta finale” è di pura complicità e fede reciproca.
E ancora è la sera di Capodanno, sia Carrie che Miranda sono a casa da sole, una senza Big e l’altra senza figlio che passerà la festa con il papà, e mente si parlano al telefono Carrie capisce che non può e non deve lasciare la sua amica in balia della depressione. In una New York gelida, sommersa dalla neve, dove trovare un taxi è un’ impresa impossibile, Carrie si precipita vestita della sola pelliccia e stivaletti in metropolitana fino a Brooklyn pochi secondi prima della mezzanotte per festeggiare con l’amica Miranda.
Ma è quando Carrie a Parigi si rende conto di aver perso in un atelier la collana con il suo nome, che le hanno regalato “le ragazze” e da cui non si separa mai, è chiaro che ha commesso un errore, e mentre lo spiega ad uno sbigottito e poco interessato Alexander, è evidente che quello non è il suo posto, perché loro sono la sua famiglia, loro sono la “sua persona” (copiato da un’altra series) e lei è loro!
E in ultimo, anche se non appartiene alla series ma al film, quali amiche rinuncerebbero di punto in bianco a famiglia e impegni di lavoro per accompagnare una di loro in viaggio di nozze al posto del “mancato marito”, impegnandosi al massimo per tirarla fuori dal buio più totale e rimettendola in piedi?!
Insomma “ognuno è ciò che è negli amici che ha“, ma soprattutto, per citare Carrie Bradshaw
” i ragazzi passano, ma le amiche sono per sempre”
Sex and the City – FOOD (di Marta Calugi)
Era il 1998, mentre il resto del mondo faceva la conoscenza delle quattro amiche di New York e delle loro abitudini, pure quelle di alimentari, io ero impelagata nella visione di un’altra serie televisiva, un teen drama che parlava di sex sotto tutti altri toni e niente aveva a che fare con la City. Va da sé che Sex and the city è arrivato un po’ in ritardo rispetto al resto del mondo sullo schermo tv di casa mia. Nonostante la differita sulla visione, la Grande Mela raccontata attraverso il suo cibo e i suoi cocktail era ancora quanto mai lontana dalla piccola provincia dove vivo.
Se oggi il sushi, pure all-you-can eat si trova con facilità, all’epoca era al massimo una cosa milanese, il brunch uno sconosciuto e il cinese take away una cosa da serie tv americana. Per non parlare del “cosmopolitan”. Quel liquido rosa, servito nel bicchiere da martini, appariva come la quinta essenza del glamour e della figaggine per me che ancora bevevo bacardi e birrette.
Se la grande protagonista della serie è la città, il racconto che ne viene fatto attraverso il cibo per me, che ne sono ossessionata, è stata una scoperta continua. Scopriamo i cupcake di Magnolia Bakery, prima che diventassero moda anche qua, il sushi che può anche ricoprire un corpo nudo, il cosmopolitan e il brunch. Queste sono solo alcune delle mode culinarie, che magari non sono state lanciate da Sex and the City, ma che di sicuro ne hanno aiutate la diffusione nel resto del mondo e al di fuori della City.
Dovendo scegliere tra queste, il rito del brunch è stato il mio food-trend preferito, quel ritrovarsi tra amiche attorno al tavolo per raccontarsi pezzi di vita, per mangiare assieme qualcosa che fosse a metà tra la colazione e il pranzo, mi ha fatto sognare di organizzarli da me ben prima che la moda arrivasse anche in Italia.
PS. lo sapevate, vero, che a New York organizzano dei veri e propri food-tour a tema Sex and the City?!