Fra di loro si chiamano “sister” quasi a suggellare un legame che, seppur non di sangue, di certo lo è per tutto il resto: talentuose e appassionate in cucina, con una spiccata fedeltà al ns gioco, ci hanno entrambe abituate a livelli sellari con le loro ricette con le quali ogni volta riescono a superarsi. Non vorranno mica arrivare in paradiso? 🙂 Io me le sono immaginate tipo “Sister Act” con ciascuna il suo rosario personale da sgranare: Cristina l’acciuga e Mariella il peperoncino.. ok, rinchiudetemi 🙂 ma prima leggete cosa ci hanno raccontato!
1.Nome
Maria (ebbene sì) Cristina Galliti
Mariella
2.Età (Vintage/ Non Vintage)
Cristina: Vintage
Mariella: Decisamente vintage
3. Segno zodiacale
Cristina: Capricorno con ascendente Capricorno e ci tengo!
Mariella: Bilancia
4. Città di nascita
Cristina: Magenta (Milano)
Mariella: Napoli
5. Città dove vivi
Cristina: Castiglioncello (Livorno)
Mariella: Napoli
6. Città dove vorresti vivere
Cristina: Sydney
Mariella: Napoli
7. Cibo preferito
Cristina: Gelato
Mariella: Pizza (ma solo se fatta “a mestiere”)
8. Cibo detestato
Cristina: Cetrioli
Mariella: Baccalà
9. Sei condannato a morte ma puoi scegliere l’ultimo pasto: che cosa ordini?
Cristina: Pane e olio extravergine d’oliva
Mariella: Parmigiana di melanzane e gelato
10. La ricetta di ieri (la tua infanzia)
Cristina: La polenta e bruscitt con la sottiletta sopra di mia mamma, che mi aspettava fumante (la polenta, non la mamma) quando tornavo affamata dalle superiori!
Mariella: Coniglio all’ischitana
11. … e quella di oggi
Cristina: I miei spaghetti con le cicale, non farei a cambio con scampi o aragoste!
Mariella: Samosas
12. Tre aggettivi per descrivere il tuo modo di cucinare
Cristina: ne basta uno: eclettico
Mariella: Curioso, entusiasta e bipolare (perché sempre in bilico tra tradizione e sperimentazione)
13. La caccavella di cui non potresti fare a meno
Cristina: il frullatore a immersione, ma è una caccavella?
Mariella: La mia planetaria
14. E quella che avresti potuto lasciare in negozio
Cristina: Il dosatore per spaghetti
Mariella: L’aggeggio per togliere il picciolo alle fragole
15. Chi vorresti invitare a pranzo?
Cristina: Un gruppo di amiche e amici food blogger, chi altri?
Mariella: Cecilia Strada
16. E chi invece lasceresti fuori dalla porta?
Cristina: Chi manca di ironia e di puntualità
Mariella: Lascerei fuori gli ignoranti che rivendicano il diritto di esser tali.
17. Il libro di cucina che stai leggendo
Cristina: Sto rileggendo Il Pescecarne di Marcello “mago” Trentini, talentuoso e divertente interprete del surf&turf a cui attingo spesso
Mariella: Dessert di Alain Ducasse
18. Il libro di cucina che più ti ha ispirato
Cristina: La monografia di Moreno Cedroni di Giunti editore e Il Codice della Cucina Livornese, edizione Belforte, Livorno
Mariella: Il Talismano della felicità, perché è stato il primo
19. Pranzo in spiaggia o cena in baita?
Cristina: Pranzo in spiaggia
Mariella: Spiaggia, che domande!
20. Street food o stella Michelin?
Cristina: Street food a pranzo, stella Michelin a cena
Mariella: Street food!
21. Sul web dal…
Cristina: 2010
Mariella: 2012
22. Nome del tuo blog
Cristina: Poverimabelliebuoni e poi c’è anche Insalata Mista, ne ho due! Ma ovviamente quello che mi connota maggiormente è Poverimabelliebuoni
Mariella: Mariellacooking
23. Perché questo nome?
Cristina: Poverimabelliebuoni trae ispirazione da un noto film degli anni ’60 “Poveri ma belli” ed è ironicamente riferito a tutti quei pesci ingiustamente definiti poveri ma che sono buoni e pure belli! Insalata Mista, invece, perché non si vive di solo pesce e lì ci va tutto il resto, come nelle insalate, ma con criterio.
Mariella: Perché, quando stavo aprendo il blog, nella mia imbranataggine, non riuscivo a trovarne uno che Blogger accettasse e,alla fine, venne in mio soccorso Rosaria Orrù e mi trovò questo nome.
23. Il tuo blog in 20 parole
Cristina: Oltre alla motivazione etica della biostenibilità ittica, a livello culinario è troppo facile fare grandi piatti con branzini, aragoste e scampi mentre con le umili acciughe, sgombri, sugarelli & c è più stimolante!
Mariella: Il quaderno di ricette della mamma, versione 2.0
24. La ricetta più cliccata
Cristina: Scopro ora, secondo quanto sostiene Google analytics, che sembrerebbe non una ricetta bensì una lista di ricette, cioè la pagina con tutte le ricette di UN’ACCIUGA AL GIORNO. Me felice!
Mariella: I Katmer pogaca turchi, anche se ho il sospetto che il titolo del post – “Cose turche”- attiri anche persone che cercano tutt’altro
25. La tua preferita
Cristina: Difficile rispondere, sono molto affezionata a tante ricette, per come sono nate, per ciò che esprimono, al di là della riuscita; alcune mi hanno anche fatto vincere contest di cui sono orgogliosissima ma quella di cui vado più fiera, in questo senso, è la tripla ricetta che mi ha regalato il mio secondo ambìto Mtchallenge, con Poverimabelliebuoni (il primo fu con Insalata Mista), quindi dico ROLLS TRIPLE A. Mi stupisco ancora anch’io quando la riguardo e la rileggo!! Ma….posso citare anche i macarons alle acciughe? Una sfida nella sfida per la sottoscritta, che mi ha procurata una grande gioia!
Mariella: La bavarese di castagne con gelè ai cachi
26. Cucinare da professionisti come a casa si può? E se si, quando ci invitate?
Cristina: Non ho capito la domanda, ma vi invito lo stesso, quando volete!
Mariella: Io non ne sono capace, ma ne conosco tante che invece lo sono, a cominciare proprio da Cristina. Ma t’invito volentieri comunque
27.Che cosa invidi a Mariella-Cristina?
Cristina: Il suo essere sintetica, scientifica, rigorosa ma consapevolmente partenopea e ironica, un mix irresistibile.
Mariella: La sua competenza e la sua creatività. E il suo sorriso.
28.Oltre che nel portare la croce e nelle bandane, in che cosa siete davvero “sorelle”?
Cristina: A parte l’iper produzione di “baci” per l’mtc, che ci ha accomunate e ci ha fatto meritare il premio “vanpeltiano”, siamo entrambe precise e puntigliose, quasi teutoniche, nell’approccio con la cucina ma mosse da grande passione e con quel tocco di ironia che sdrammatizza tutto!
Mariella: La voglia di sperimentare e l’approccio rigoroso
29.Le ricette che avresti voluto fare, dal blog della tua collega…
Cristina: tutti i suoi baci e cioccolatini vari e fra le torte: la nocciolissima!
Mariella: Concetto spaziale, ispirata all’opera di Lucio Fontana
30. ..e quella che invece hai fatto per noi
Cristina: COINCIDENZE Perché quello che mi piace di Mariella è che se ne infischia dei motori di ricerca e i titoli non sono funzionali ma emozionali, riflettono e sintetizzano ciò che le ha ispirato la ricetta, col suo stile asciutto e incisivo, senza fronzoli. A costo di essere banale e ripetitiva, ho scelto una ricetta con le acciughe ma mi ha divertito troppo l’ accostamento acciughe e gamberi che fa tanto “miseria e nobiltà”, inno alla napoletanità, per onorare la rima! E nel post c’è una chicca deliziosa, uno strappo alla regola della stagionalità che si concede con grande ironia. La adoro!! Non ultimo la ricetta è perfetta. Sono buonissime queste acciughe ai gamberi e arancia, veramente deliziose!! (QUI il post di Cristina, NdR)
Acciughe ripiene con gamberetti all’arancia (x 2)
Acciughe 300 g
Gamberetti 150 g
Pan carré 2 fette
Pan grattato 2 cucchiai
Grana Padano 1 cucchiaio
Arancia 1
Olio evo 25 ml
Sale
Pepe
Aneto
Eviscerare le acciughe ed aprirle a libro, lavarle ed asciugarle. Tritare grossolanamente a coltello i gamberetti. Frullare la mollica del pan carré con il grana, la scorza dell’arancia, 10 ml d’olio e l’aneto; unirvi i gamberetti e aggiustare di sale e pepe. mettere un po’ di questa farcia su ogni acciuga ed arrotolarla, fermandola con uno stecchino. In un padellino, far tostare in poco olio il pan grattato bagnato con il succo dell’arancia. Rivestire gli involtini di acciuga con questo pane aromatizzato, irrorare con un filo d’olio ed infornare a 180 gradi per 7-8 minuti.
Mariella: Non poteva che essere una ricetta con le acciughe e ne ho scelta una semplice, semplice, come è questo pesciolino umile, saporito e versatile:
Rotolini di acciughe alla siciliana
20-24 alici fresche medio/grandi
80 gr di pan grattato
½ spicchio d’aglio
un paio di cucchiai di parmigiano grattugiato
20 gr di capperi sotto sale
15 gr di pinoli
prezzemolo tritato
scorza grattugiata di 1/2 limone
2-3 cucchiai d’olio evo + acqua qb
olio evo per ungere la teglia
foglie di alloro fresche
Sfilettare le alici cercando di mantenere la coda, sciacquarle e asciugarle.
Preparare il ripieno mescolando il pan grattato con un trito di aglio, capperi ben dissalati, pinoli e prezzemolo, aggiungere il parmigiano, le scorzette di limone e amalgamare diluendo con l’olio e un po’ d’acqua in modo da ottenere un impasto abbastanza sodo. Non aggiungere sale perché anche se i capperi sono sciacquati insaporiscono molto e anche il tocco di parmigiano contribuisce ad aumentare la sapidità.
Posizionare un mucchietto di composto nel centro di ogni alice, arrotolarle su se stesse facendo aderire bene le due estremità e posizionare gli involtini capovolti sul fondo di una pirofila, irrorata d’olio e rivestita con foglie di alloro fresco, in modo che rimangano chiusi senza bisogno di puntarli con uno stecchino che è proprio brutto.
Un ultimo filo d’olio sopra ai rotolini e in forno a 180° per ca 10 min.
7 comments
ma io vi amooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!
voglio una cena a 4 mani, va bene???? e le mie tengono le posate, belle strette!
QUESTA RUBRICA mi piace tantissimo, forse perché mi permette di conoscervi meglio, visto che non mi riesco a muovere più di tanto, o forse perché la Carloni è proprio brava. In realtà, brave tutte, specialmente Cristina e Mariella
Mitiche!
Sempre bellissime queste interviste!
GRAZIE MAPI! è UN BELLISSIMO MODO PER CONOSCERCI MEGLIO!
sei strepitosa franci, mi piace moltissimo la versione sister act hahahahahaha
e acciughe anche per mariella evvai!!
gRAZIE A TE PER LE PREZIOSE INDICAZIONI :-d !! SIETE STATE DUE SOGGETTI MOLTO ISPIRANTI! :-d
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