Assegnare i posti a tavola è molto di più che una formalità o il rispetto dell’etichetta. E non c’entra essere o meno un Windsor, per capirlo: basta un invito leggermente più esteso, una famiglia che si riunisce una volta l’anno, un ospite che non conosce tutti (e una ripassata di Parenti Serpenti, come film di Natale) ed ecco che il segnaposto si rivela l’alleato più prezioso, in questa circostanza.Fino a qualche anno fa, il galateo imponeva un cerimoniale stretto, anche nelle riunioni familiari: i padroni di casa sempre a capotavola, alla loro destra gli ospiti più importanti o più anziani (rispettivamente donna, per il padrone di casa e uomo per la padrona di casa) e poi a scalare, alternando il più possibile uomini e donne e dividendo le coppie sposate da più di un anno (qui lo avremmo fatto noi, di nostra spontanea volontà, ma fa piacere constatare che le regole, ogni tanto, assecondano i nostri desideri).
Adesso, siamo tutti più easy e vivaddio.
Ma ci sarà sempre qualcuno che, di fronte ad una bella tavola imbandita, chiederà “dove mi metto?”, distraendovi dalla concentrazione frenetica degli ultimi ritocchi, nella migliore delle ipotesi. E in tutti i casi, non dimentichiamoci che fra i piaceri della tavola c’è anche quello della conversazione, resa più facile e più piacevole da una assegnazione felice dei posti a sedere.
A maggior ragione se rallegrati dai meravigliosi segnaposto che oggi ci regalano Eliana, Manuela e Carla, per chi volesse cimentarsi con la pasta polimerica,
con ago e filo…
e con le pigne
Le spiegazioni sono qui
Da Eliana (anche in video) per i portatovaglioli e i segnaposto in pasta polimerica
Da Manuela per i segnaposto in feltro
e nel nostro PDF per il segnaposto con le pigne di Carla
4 comments
Meraviglioso grazie. Buona settimana.
Un calendario delle Meraviglie!!!Complimenti ragazze <3
Meravigliosi. Ogni giorno c’è un regalo STUPENDO, GRAZIE!!!
Ecco adesso mi tocca fare anche i segnaposto.
Ma quanto vi amo io a voi?
Comments are closed.