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MTC Book Club – Le relazioni pericolose

by Alice

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Parigi, seconda metà del Settecento. Mentre Marie-Antoine Carême – benefattore del genere umano in qualità di inventore della moderna pasta sfoglia – nasceva in una poverissima famiglia, il generale Pierre-Ambroise François Choderlos de Laclos dava alle stampe Le relazioni pericolose, testo destinato a dare scandalo tra i contemporanei. Più che gridare allo scandalo, tuttavia, la nobiltà avrebbe dovuto riconoscere se stessa, grondante ipocrisia e immoralità, tra le pagine del libro. O forse proprio per questo la reazione fu tanto forte, come se Laclos avesse gridato il re è nudo.

 

Le relazioni pericolose – Choderlos de Laclos

Se siete di quelli che trovano noiose lettere e corrispondenze, potreste ricredervi. Romanzo epistolare dall’inizio alla fine, Le relazioni pericolose trova il suo ritmo proprio nell’alternanza di voci e speranze. Da una pagina all’altra si susseguono i protagonisti, ognuno con il proprio linguaggio, la propria sensibilità e, soprattutto, il proprio punto di vista, che di volta in volta rovescia l’interpretazione degli eventi e ne svela nuovi significati.

Protagonisti indiscussi sono il visconte di Valmont, spietato libertino che non fa mistero del suo vizio di compromettere dame per poi abbandonarle al loro destino di reiette, e la marchesa di Merteuil, giovane vedova altrettanto viziosa e spietata, ma che tutta la società ritiene titolare di una condotta irreprensibile. Vecchi amanti e attuali complici di misfatti, i due ordiscono trame e intrighi per disonorare sia l’adolescente Cècile – per vendetta contro la madre – che la bella borghese Madame de Tourvel, la cui rinomata virtù la rende un’ambita preda per Valmont, che vi vede una sfida alle sue doti di seduttore.

cover

Di epistola in epistola, il cerchio si stringe intorno alle vittime in una spirale di orrori di cui non si intravede la fine, ma il tono di totale noncuranza e leggerezza da parte dei mattatori sconcerta anche il lettore moderno. In stridente controcanto, de Laclos indugia sulla fiduciosa e candida attitudine delle due donne che vengono ingannate con suprema perfidia, fino a consumarne le speranze e la stessa voglia di vivere.
Valmont e Merteuil non sono mossi solo da spirito di vendetta o desiderio di primeggiare: c’è anche il gusto di due esseri astuti e intelligenti nel manovrare le persone e ordire inganni. E un inconcepibile piacere nel ferire, umiliare, degradare gli altri, di fronte al quale non si possono soffocare nausea e repulsione.

I due sono provvisti di una finezza psicologica fuori dal comune accoppiata ad una perfetta capacità di simulazione: sono due menti lucide e acute interamente votate al male. De Laclos non indaga le cause di questa malvagità, ma si è portati a pensare che debbano imputarsi alla noia di due caratteri ambiziosi e desiderosi di spiccare tra gli altri e, al tempo stesso, al vuoto di valori che si respirava nella Francia pre-rivoluzionaria. Che questo possa essere l’esito di agi e mollezze moltiplicati all’infinito, sembra essere l’idea suggerita da De Laclos. Quando non c’è uno scopo nella vita, quando tutto è fatuo e legato alle apparenze, è facile perdersi, e trascinare con sé chi ci sta accanto.

relazioni pericolose

Ma i due protagonisti non sono immuni dai giochi pericolosi di cui sono gli autori: nel crescendo di odi e vendette rimangono anch’essi travolti dalla corsa precipitosa degli eventi che culminerà in un finale degno delle migliori tragedie classiche. Amore e morte, colpa e rimorso, tradimento e vendetta, nessuna delle passioni umane più forti è trascurata da de Laclos, fino all’epilogo, in cui nessuno si salva.

Il libro è stato ispirazione per due grandi registi, che ne hanno tratto due film ad un solo anno di distanza. E’ del 1988 Le relazioni pericolose di Stephen Frears, con un inquietante John Malkovich nel ruolo del visconte e la regina dell’ambiguità Glenn Close in quello della marchesa. Nel 1989, invece, Miloŝ  Forman scelse un insospettabile Colin Firth e la vivace Annette Being come protagonisti di Valmont, forse meno cupo ma altrettanto coinvolgente del precedente.

1 comment

Kika 25 Ottobre 2017 - 9:54

Ho amato questo libro alla follia, anche la sua trasposizione cinematografica con attori superbi da john malKovich, a glenn close, a Michelle Pfeifer ad essere sincera, ma il libro…

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