Kringle di Francesca Geloso – 121 gradi
Signore e signori ecco a voi, direttamente dal grande Nord, il Kringle!
Il Kringle è un dolce tipico estone, si tratta di una brioche fragrante e delicata caratterizzata da un meraviglioso intreccio scenografico e dalla farcitura profumata.
Il kringle è la dimostrazione di quanto la cucina estone abbia in comune con le cucine dei paesi vicini ed anche con quella tedesca, infatti, proprio la parola kringle in norvegese significa “chiocciola” e in Danimarca, come in Norvegia, i Kringla sono biscotti simili ai pretzel tedeschi.
La storia dell’Estonian Kringle non è molto chiara, di certo sappiamo che questo dolce viene preparato tradizionalmente durante le festività natalizie ma anche per festeggiare i compleanni.
La farcitura originale prevede l’uso di burro, zucchero, cannella e cardamomo ma oggi le farce che accompagnano questa deliziosa pasta brioche sono le più variegate: mentre studiavo il kringle ho trovato ricette in cui la farcia era realizzata con le mele, con la frutta secca, con i canditi, con cioccolata, con creme e marmellate di ogni tipo.
Io ho scelto di affidarmi all’originale perchè questa era la mia prima volta con il Kringle e volevo coglierne la vera essenza, ma so già che lo proverò in tutte le versioni che la fantasia mi suggerirà e poiché l’ho preparato per la colazione delle pigre mattine di Maggio non mancherò di rifarlo per le merende dei freddi pomeriggi del prossimo inverno.
Magari accompagnato da una cioccolata calda.
Magari oziando sul divano, con gli occhi pieni dello scintillio di un albero di Natale colorato.
E magari, dico magari, se è vero che a Natale siamo tutti più buoni, allora me ne toccherà più di un misero angolino, tristerrimo rimasuglio che di un’intera treccia i lupi famelici di casa mi hanno concesso al ritorno da lavoro.
Ora procediamo con le cose serie: la ricetta ed alcune constatazioni personali.
Kringle
- 300gr di farina
- 120ml di latte
- 1 cucchiaino di zucchero
- 1 uovo
- 30gr di burro
- 10gr di lievito di birra disidratato
- 1 pizzico di sale
Per la farcia
- 40gr di burro
- 3 cucchiaini di zucchero
- 2 cucchiaini di cannella
- zucchero a velo q.b.
Per prima cosa ho preparato un lievitino così: ho sciolto il lievito insieme al miele nel latte a temperatura ambiente e vi ho aggiunto circa 100g di farina setacciata ottenendo una crema dalla consistenza densa che ho coperto con una leggere spolverata di altra farina. Ho coperto con un panno e fatto riposare il lievitino fino a quando in superficie si son formate delle crepe, segno che la lievitazione è partita.
Successivamente ho impastato in planetaria (ma si può fare tranquillamente a mano) aggiungendo via via gli ingredienti restanti, da ultimo il burro inserito a pezzettini. Una volta ottenuto un impasto bello liscio l’ho coperto e lasciato lievitare per un’ora e mezzo ca.
Nel frattempo ho provveduto alla farcia lavorando il burro a pomata con l’aggiunta dello zucchero e della cannella.
Ho ripreso l’impasto ormai lievitato e su una spianatoia leggermente infarinata l’ho steso in un rettangolo regolare; ho poi spalmato la farcia su questo lasciando libero un cm sul lato supariore.
Ho proceduto con la realizzazione della treccia arrotolando la sfoglia in modo da ottenere un rotolo lungo dai bordi regolari e per chiuderlo correttamente ho iniziato a pizzicare leggermente il bordo di chiusura con lo strato inferiore; in questo modo i bordi non si aprono.
A questo punto ho tagliato verticalmente, lasciando uniti i primi 3/4cm di rotolo, in due metà uguali il rotolo e le ho intrecciate tra loro infine ho chiuso l’intreccio a formare una corona che ho coperto e fatto nuovamente lievitare fino a che non è raddoppiata di volume.
Ora una cosa importante: al centro della corona va posizionato un coppapasta imburrato e infarinato per ottenere il foro della corona senza che durante la lievitazione si chiuda ed è esattamente qui che io ho fatto un errore, che non ha compromesso la riuscita del Kringle da un punto di vista di sapore e lievitazione, ma l’ha compromesso da un punto di vista estetico come vedrete più avanti nel post.
Una volta che la corona sarà rilievitata correttamente l’ho cotta in forno già caldo e statico per 30 minuti ca. ad una temperatura di 180°.
Tolto dal forno ho fatto raffreddare e cosparso con zucchero a velo.
Nota: come detto precedentemente io ho commesso un errore, ho cioè inserito al centro della corona, per mantenerne la forma, un coppapasta troppo grande e questo si è tradotto alla fine in un foro centrale troppo largo. Il Kringle tradizionale ha un foro piccolo che conferisce al dolce un aspetto più raccolto del mio. Dunque in primis un consiglio: se decidete di provare questa ricetta e il coppapsta standard vi sembra troppo piccolo e siete indecisi se usarne uno più grande non fatelo o fatelo soltanto se preferite una corona ampia. In secondo luogo ho pensato che sarebbe stato giusto farvi vedere fisicamente ciò che ho scritto sopra e sono ricorsa all’aiuto prezioso di un’amica, regina assoluta dei lievitati e delle trecce Manuela Valentini del blog Profumi e Colori, che ha realizzato un Kringle splendido dal foro centrale delle giuste dimensioni così di seguito potete trovare un’eccezionale testimonianza fotografica. Grazie Manu!
Trovate la ricetta del kringle (insieme a tantissimi altri dolci lievitati) di Greta nel nostro libro Dolci Regali.
2 comments
Bravissima Francesca hai fatto bellissimo kringle e poco importa se all’inizio è risultato esteticamente non perfetto, la bontà non è cambiata, poterti consigliare è stato un piacere
Un abbraccio Manu
Ma come farei senza di te?!
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