Alessandro Colonnetta- Cucina Vintage: la Terrina
Acrilico su foglio di tela 30x40cm
la Terrina di Maiale e Coniglio in Crosta di Marina Bogdanovic del blog Madamoiselle Marina
Credo che questo sia uno dei post piu’ difficili da scrivere- e non perche’ debba dirvi chissa’ che cosa, ma perche’ mai come ora realizzo quanto sia difficile trovare le parole giuste per descrivere questa gara, senza finire nella piaggeria, nei gridolini orgasmici, nel “ma quanto siete bravi” e ahhh-ehhh-iihhhh- oooohhh- uuhhhh- ypsilon, pure questa con le h in fondo.
E pensare che ero preoccupata, quando dopo due giorni di gara ancora non si vedevano arrivare Terrine. “Rinunceranno tutti”, mi sono detta. Con un dispiacere infinito, perche’ rinunciare a questa sfida significava rinunciare ad entrare a contatto con la cucina di Giuliana, in quel modo diretto e senza filtri che e’ l’unico possibile, per rendersi conto di che cosa significasse “far da mangiare” ai nostri tempi.
Per noi, la cucina non era solo il posto della casa dove si mangiava. Era molto, ma molto di piu’.
Intanto, era il luogo dove si trascorreva la maggior parte della vita domestica.
La televisione c’era, ma i programmi iniziavano alle 5 della sera, con la TV dei ragazzi che, comunque, andavano a letto “dopo Carosello”. La giornata veniva spesa in mille attivita’ (anche senza le palestre e le piscine: se penso a quanto ho corso, a quanti km ho fatto in bicicletta, a quanto ho saltato alla corda, ho scalato muretti e alberi, semplicemente giocando…), ma, quali che fossero gli impegni, c’era comunque un tempo da dedicare alla cucina dove, di riffe o di raffe, c’era sempre qualcuno che cucinava. E i bambini a fare da assistenti, con tutte le incombenze che le nonne o le mamme erano pronte a delegare, senza tante smancerie. Se devo pensarmi in cucina, da piccola, mi vedo a pulire il basilico, a tritare il prezzemolo (con la mezzaluna, pero’, perche’ il coltello non si poteva toccare), a sgranare piselli e fagioli.
Scemate, direte voi, tempo perso, “siamo capaci tutti”-e forse si, avrete ragione. Ma sgranando piselli e fagioli, pulendo il basilico con una pezzuola, imparando a contare all’indietro, sul 3-2-1 di una pasta frolla, noi apprendevamo le basi della cucina vera, anche se a quei tempi si chiamava semplicemente “fare da mangiare” ed era considerato l’anticamera dell’abc per la conduzione di una casa e di una famiglia.
Queste basi, noi le apprendevamo nel senso piu’ stretto del termine, nel senso che le catturavamo, le interiorizzavamo, le facevamo nostre. Cosi nostre da scatenare, a distanza di anni, gli stessi gesti, le stesse reazioni, gli stessi ricordi.
Anche se oggi e’ tutto cambiato, per quelle di noi la cui eta’ comincia con un 5 o un 6 o anche un 7, gran parte delle sperimentazioni in cucina sono alla ricerca di quei sapori, di quei profumi, di quelle consistenze che- lo sappiamo- saranno per sempre irraggiungibili. E l’altra parte, quella che ci spinge a provare, a sperimentare, ad aprirci a culture nuove, e’ comunque sempre un rinnovare il nostro sapere antico. Che non e’ quello appiccicato del food, ma quello caldo, profondo, avvolgente e confortante del cibo.
A parole, rischiamo di sembrare patetiche. Ma nei fatti, abbiamo ancora tante cartucce da sparare e tanto, tantissimo da insegnare. Specialmente se ci si chiama Giuliana e, oltre ad una conoscenza maestosa della cucina reale, si hanno anche una generosita’ e una dolcezza senza pari, uno spirito materno che in questa sfida ha preso le forme di quelle lezioni di cucina che si imparavano sul campo, con le mani esperte della mamma che guidavano le tue di bambina, imprimendoti lezioni che mai piu’ si sarebbero cancellate dalla tua memoria e dal tuo cuore.
I risultati, li avete visti.
E lascio che siano loro a parlare e a dirvi quello che vorrei che leggeste fra le righe di questo post.
A me non resta che dirvi grazie ed invitarvi tutti da Giuliana per leggere il suo resoconto della gara (giudizi, finalisti, emozioni etc)… e poi tutti dalla Madamoiselle piu’ vintage del Web 🙂 a festeggiare!!!
11 comments
giusta scelta, vado a congratularmi con la vincitrice … ma qui il livello e’ sempre più alto. marica
Un po’ avevamo capito. Era così spudoratamente completa in ogni singolo dettaglio. Bravissima!
Confesso di aver avuto un timore enorme di questa sfida e sono felice di non aver mollato. Soprattutto sono felice di essere stata catapultata in quella cucina che era ancora fatta di amore e voglia di donarsi. Non comincia con un 5 o un 6 la mia età, ma come tanti qui, sin da piccola mi sono sporcata le mani con farine, impasti e creme di zucchero e ricotta da fare (per poi averne una ciotolina come premio, il mio preferito). Grazie Giuliana per questa sfida, grazie Alessandra e complimenti a tutti e soprattutto a Marina 🙂
La mia età comincia con 4 ma sono molto parenti a 5 e mi sono commossa con questo post, mi sono rivista criatura ed è stato bellissimo!!
Marina è stata la cronaca di una meritatissima vittoria annunciata. Vado a casa sua, ciao
Yeeeee!! Il toto vincitore ci aveva visto lungooo!!!!
Grandissima Marinaaaaaaaaaaa!!!!!
Grazie !!! Sono talmente felice che non riesco a dire una cosa sensata che non sia banale.
Grande marina! Meritatissima vittoria!
Favolosa sfida, bellissima scelta…. grande Giuliana e bravissima Marina!
Marinaaaaaaaa!!! in tuo onore faccio um bagno nella besciamella!!!!
yava
yava
yavadabadoooooo!!!!!
Ottima scelta tra le propOste piu accattivanti e di classe che abbia mai visto!
Complimenti alla super Marina!!!!
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