di Francesca Geloso – 121 gradi
Quando Dio ha distribuito i suoi regali mi ha decisamente omaggiato della fame perenne e negato il dono della sintesi, per questo motivo oggi tenterò per voi quella che è per me un’impresa titanica: realizzare un post che sia in grado di trasudare passione, di consegnarvi una voglia matta di provare questo trifle e che sia infine denso ma conciso.
Parla d’amore il tema del mese di questa 61esima sfida Mtc e, se è vero che tutti noi siamo accomunati da una passione ardente nei confronti di tutto quello che è cibo e cucina, è altrettanto vero che ciascuno di noi ha delle preferenze quando si tratta di coloro che sono gli interpreti, gli artisti dei fornelli .
Io ho un debole per quest’uomo, Nigel Slater, va da sè che non ho avuto alcun dubbio quando è stato il momento di scegliere quale ricetta replicare per il tema del mese: la mia scelta è ricaduta, appunto, sul suo Lemon and Limoncello Trifle.
Mi sono interrogata a lungo su quali fossero le motivazioni più profonde che mi spingono ad amare questo cuoco (ma anche questo giornalista, ma anche questo scrittore gastronomico) e la migliore risposta che sono riuscita a darmi, o meglio quella che racchiude in sè tutte le altre, è che io non solo pagherei volentieri per poter mangiare i piatti cucinati dal caro Nigel, ma con il caro Nigel ci andrei anche volentieri a cena fuori insieme.
Non ghignate, amiche e amici maliziosetti, non lo farei perché il tipo è fascinoso, animata da amorosi intenti, piuttosto perché so che mi porterebbe a mangiare le cose che mi piacciono di più; il suo modo di intendere il cibo, a partire dalla scelta delle materie prime, passando per gli accostamenti fino ad arrivare al tipo di cotture che predilige mi sono davvero congeniali.
Qui, dunque, mi taccio perché l’amore e la passione si nutrono di poche parole e soccombono sviliti se le parole sono troppe, anche per una logorroica come me.
Questo Trifle al limone e limoncello è uno dei dolci al cucchiaio più buoni che abbia mai assaggiato, vi prego, fatelo!
LEMON AND LIMONCELLO TRIFLE
Ingredienti
per lo strato superiore
- 50ml vino bianco
- 1 cucchiaio di limoncello
- 1 limone
- 1 arancia
- 30 g di zucchero
- 150ml di doppia panna
per la crema
- 500 ml panna
- 1 baccello di vaniglia
- 5 tuorli d’uovo
- 5 cucchiai colmi di zucchero semolato
per lo strato inferiore
- 250 g di Sponge cake
- 300 g di lemon o orange curd (io orange curd)
- 150ml di vino bianco
- 2 cucchiai colmi di limoncello
per guarnire
- 3 cucchiai di mandorle tostate in scaglie
- alcune violette cristallizzate (se avete la fortuna di trovarle)
Versare il vino in una boule, aggiungere il limoncello,la scorza grattugiata di un’ arancia, la scorza e il succo di un limone, mischiare e lasciare a riposare la miscela il più a lungo possibile(io una notte intera). Questo vi servirà per lo strato superiore alcolico a base di panna.
Procedere con la realizzazione della crema; portare ad ebollizione la panna con il baccello di vaniglia inciso, poi lasciare da parte in infusione per circa 20 minuti.
Nel frattempo montare i tuorli con lo zucchero fino a che non saranno risultati chiari e spumosi, aggiungervi la panna, dalla quale si sarà eliminato il baccello di vaniglia, rimettere sul fuoco e cuocere la crema finché questa non sarà inspessita, facendo attenzione a girarla continuamente con un mestolo di legno, a questo punto togliere la crema dal fuoco e versarla in una bacinella pulita immersa in acqua fredda per bloccarne la cottura.
Ultimare lo strato superiore unendo i 30 g di zucchero alla miscela di vino e limoncello e la doppia panna e montarla con le fruste fino a che sarà stabile ma ancora morbida.
Tagliare la sponge cake alta circa cm, spalmare entrambi i lati con il curd e bagnarla bene con una bagna fatta con i rimanenti vino e limocello.
Procedere infine all’assemblaggio mettendo sul fondo la sponge cake, poi la crema e il composto di panna ottenuto. Guarnire con le mandorle tostate e le violette.
Note:
Ringrazio la redazione MTC per le dritte come sempre elargitemi, in particolare un grazie ad Ilaria che mi ha aiutato a trovare la celeberrima doppia panna.
Nella ricetta Nigel Slater definisce fondamentale la presenza delle mandorle tostate e delle violette per lo “scricchiolio zuccherino” che conferiscono al dolce, io non sono riuscita a trovare le violette ma mi sembrava doveroso sottolineare la cosa.
11 comments
a parte che e’ un figo spaziale, il nigel… e’ felicemente gay. quindi, quando lo inviti a cena, ricordati anche delle tue amiche sposate 🙂
posso dire che di tutti i trifle che ho visto questo e’ quello che incontra di piu’ i miei gusti? adoro il limone nei dolci e adoro i dolci dichiaramente britannici. E in piu’ adoro te: la tua scrittura e la tua bravura!
grandissima COEM SEMPRE fRANCESCA, UNA REALIZZAZIONE PERFETTA E MI PIACE MOLTO ANCHE LA DEDICA A nIGEL.
Mai mangiato un triffle e sto seriamente realizzando che mi manca qualcosa. Devo rimediare! Questo è davvero una goduria per i sensi, lussuria allo stato puro e chi se lo aspettava da te che vuoi l’uomo “a modo”. Cara la mia Franci, chissà cosa si nasconde sotto a quel primo strato di panna…
Oh mamma…una meraviglia, anche il tuo…come si fa a resistere a una cosa del genere?! 😀
Con tutti questi dolci sto impazzendo. Sono confusa in preda ad una crisi glicemica. a parte questo non è che puoi farmi avere qualche bicchierino? io adoro il limoncello e questo trifle deve essere una vera bomba di gusto! bellissimo!
Di tutti i trifLe della serie questo mi seMbra il piu particolare, certo che senza le violette !! Sarei curiosa a vedere che gusto Si ottiene mescolando vino bianco e limoncello…che vino hai utilizzato ? Grazie !
SLATER È pronto LÌ per essere ordinato da mesi. Sempre PIÙ voglia di CONOSCERLO a fondo. Grazie mille
Perla per la doppia panna anch’io ho avuto seri problemi poi ho chiesto aiuto e Ilaria mi ha indirizzato da Naturasí e ce l’hanno!
Un tempo in un unica Esselunga in una città limitrofa alla mia la trovavo ma le intime tre volte nisba.
Resta solo Naturasí.
Buono a sapersi, Naturasì ce l’ho davanti a casa ma non l’ho nemmeno considerata, essendo un tempio di signore radical chic che inseguono il cibo sano. Per il mio trifle avevo provato a cercare la double anche un negozio di cibi internazionali in centro, che però non l’aveva. Grazie!
Bello, il limone mi piace molto! Ma ce lo diresti anche a noi tapini come trovare la doppia panna? 😀
Cara francesca se anche mancano le violette, che di cert avrebbero anche reso un bel contrasto colori, lo scricchiolio lo hanno dato le mandorle tostate e il mio cuore a leggere bene bene la ricetta… come gia scritto a chi ti ha precedUta con i trifle sto seriamentebentrando in crisi perche li voglio farebtutti…e li pero scricchiolerebbe la mia bilanCia….mannaggiaalladietamannaggia !! Bravaaaaaaa
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