di Perla D’Arsella
[ATTENZIONE: Se siete in ufficio, a scuola o dal medico cliccate qui, la colonna sonora è così sofisticata da creare un piacevole sottofondo]
Il Kir è un cocktail aperitivo nato in Francia, per la precisione in Borgogna, regione a forte vocazione vinicola; gli ingredienti del cocktail sono infatti il vino bianco Aligoté e la Crème de Cassis (liquore di ribes nero), entrambi prodotti tipici della zona. Il cocktail in origine si chiamava, con poco sforzo di fantasia, Blanc-Cassis mentre il nome con cui attualmente è conosciuto in tutto il mondo gli viene da un vero personaggione, Félix Kir, praticamente un Don Camillo francese.
Félix Kir era un prete nativo della zona che durante la Seconda Guerra Mondiale partecipò attivamente alla Resistenza; fu imprigionato due volte dai tedeschi e ferito in un attentato da parte dei collaborazionisti. Alla fine della guerra gli venne conferita la Légion d’honneur e fu eletto sindaco di Digione (carica che mantenne per 22 anni) nonché deputato dell’ Assemblée Nationale.
Félix Kir, e ora arriviamo al punto, evidentemente gradiva il vino anche al di fuori della Messa e aveva la bella abitudine di offrire un Blanc-Cassis come aperitivo a tutti i visitatori che riceveva in Municipio; inoltre quando doveva recarsi a Parigi per i lavori del parlamento metteva in valigia una bottiglia di vino e una di liquore di ribes e offriva il cocktail ai suoi compagni di scompartimento.
E quando andava al bar dell’Assemblée indovinate che cosa ordinava? Ma un Blanc-Cassis, bien sûr! A seguito di tutta questa devozione alla causa, un cronista parlamentare iniziò quindi a chiamare Kir il Blanc-Cassis (un po’ la stessa storia dell’origine del Negroni) e il nome rimase.
Un’ultima notazione, tanto per inquadrare meglio il personaggio Félix Kir: a un deputato comunista che gli chiedeva come potesse credere in Dio senza averlo mai visto, rispose “Anche il mio culo, malgrado tu non l’abbia mai visto, esiste!”.
Dal Kir, che come si è detto è a base di vino bianco secco e Crème de Cassis, sono originate una serie di varianti, delle quali le più note sono il Kir Breton, con sidro al posto del vino bianco, e il Kir Royal, con Champagne al posto del vino, oggetto dell’abbinamento di oggi.
Anche se il film Scandalo a Filadelfia è lontano sia in termini di distanza che di ambientazione dalle terre in cui ha avuto origine il nostro cocktail, l’abbinamento è assai indovinato, perché il film è uno dei migliori esempi di commedie sofisticate dell’epoca d’oro di Hollywood, come sofisticato è il gusto del Kir Royal.
Nel film una ricca ragazza della buona società di Filadelfia, interpretata da Katharine Hepburn, è alle soglie del secondo matrimonio quando ricompare il primo marito (Cary Grant, mica bruscolini), che lei aveva mollato perché non all’altezza dei suoi standard (fra i difetti rinfacciati c’era quello di bere troppo…).
Nel bel mezzo dei preparativi per le nozze piombano anche, sotto le non poi così mentite spoglie, di due invitati, un giornalista (James Stewart) e una fotografa, incaricati di un servizio esclusivo sul matrimonio da un giornale di gossip.
Al dinner party che si svolge la sera prima del matrimonio, la futura sposa beve come un tombino, si ubriaca e dopo una nuotata in piscina bacia il giornalista, che molto cavallerescamente non approfitta della situazione; la mattina dopo… beh, il finale non ve lo racconto e vi consiglio di vedere il film, godibile anche dopo più di settant’anni dalla sua uscita, soprattutto per i dialoghi brillanti.
E finalmente eccoci alla ricetta del cocktail, che è un perfetto aperitivo, non troppo alcolico, con il gusto secco ma morbido e rotondo dello Champagne smorzato dalla punta acida del Cassis, e con un bellissimo colore.
KIR ROYAL (dose per un cocktail)
- 9 cl di Champagne
- 1 cl di Crème de Cassis
Versare la Crème de Cassis in una flûte e colmare con lo Champagne. A piacere, guarnire con un rametto di ribes rosso.
22 comments
Ops ma come ho potuto non commentare prima?!? Sono sempre talmente entusiasta di vedere gli articoli in anteprima che talvolta mi dimentico. Perla cosa posso dire oltre che averti “ospite” al tema del mese è sempre un piacere per come scrivi e per quello che scrivi. Questo mese ci hai pure aggiunto delle foto fantastiche. Grazie mille davvero
Ilaria, è stato un piacere per me, mi diverto a scrivere e le ricerche on line sono il mio pane. Per le foto, come sai, è stata un po’ un’avventura perché NON ESSENDO UNA FOODBLOGGER SONO CARENTE DI ATTREZZATURA, MA SI SUPPLISCE CON L’INVENTIVA E CON UN PO’ DI LATO b…
Ogni volta che arrivo a parigi, la mia vacanza comincia con un kyr Royal, perché mi voglio bene! E poi perché dopo mi sento più figa della premiere dame (quanto poco basta nella vita).
Un post meraviglioso cara perla, come sempre sono i tuoi articoli, in cui si ride, ci si incuriosisce e si imparano un sacco di cose.
Un bacio grande.
Grazie per i complimenti Patty, sei sempre troppo carina! E l’alcool, in dosi non eccessive, aiuta per la fighitudine, oh se aiuta…
Io , al contrario di marina, pensavo di prepararmelo contro il raffreddore…
Come dico sempre, per il raffreddore bisogna bere il latte col rum. Se non ti cura il raffreddore, almeno vai a letto allegra!
non apppena mi passa il raffreddore preparo il Kyr royal è mi vedo il film…mai visto !!
Te lo consiglio!
Questo cocktail è più francese della Tour Eiffel!! Eppure sai che non ne conoscevo la storia e le origini? Grazie infinite perla, al prossimo aperitivo con i miei vecchietti francesi farò un figurone!! 🙂
Io lo trovo francesissimo, e molto buono!
non so se, dopo questo post, e’ piu’ la voglia di farsi un kyr royal o di guardarsi scandalo a filadelfia (con la hepburn che adoro). oppure di spararsi tutto il don camillo 🙂
Grandiosa, grandiosa, grandiosa!
Io direi tutte e tre, un Kir Royal guardando il film e un altro leggendo Don Camillo 🙂
Grazie Ale!
Te 😉 guarda che a me il Kir Royal piace un sacco. Lo utilizzai anche per la festa del mio cinquantesimo compleanno. Adesso me lo devi fare non appena ci incontreremo, perchè prima o poi avverrà sicuramente.
Grandiosa la ricerca storica che hai fatto. Complimenti per lo studio e l’impegno assai maggiore che…a fare un kir Royal.
Ma ben Volentieri, Giulietta!
Ora ti dico un segreto: le ricerche mi piacciono un sacco… 🙂
Grazie Federica!
La frase quando l’ho trovata ho deciso di mettercela perché mi pareva che facesse un bel contrasto con la raffinatezza del resto 🙂
“Anche il mio culo, malgrado tu non l’abbia mai visto, esiste!” su questa frase è stato amore 😀
La storia del cocktail è troppo bella e poi come scrivi tu potrei leggere anche l’elenco del telefono 🙂 sei troppo forte!
Non ho mai visto Scandalo a Philadelphia, ma ho gustato diverse volte il Kyr Royal e devo dire che mi piace un sacco!
Grazie per questo bellissimo post!
Devi rimediare subito, allora!
perla …che meraviglia..la foto dEl “tombino”. Svenuto, la storia del e di Kyr e ricordo Il film e mi e tOrnata voglia di guardarlo….. e ovviamente adesso nel mio mobile bar ci voglio anche la crème de cassis …. ovviamoe nte appunto!!
La crème de Cassis l’avevo comprata un anno fa con l’idea di fare il Kyr Breton ma non l’avevo ancora usata.
Per la foto del tombino, già sai 🙂
Grazie!
La raffinatezza tutta da bere. Bravissima!
Grazie!
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