di Mari e Cristian – Lasagnapazza & Resistenza Poetica
in considerazione, quando si deve trovare l’abbinamento ideale tra il cibo e il
vino e ci si ritrova alle prese con un dolce, sembrerà banale e scontata, anche
se non sempre lo è, è che alla dolcezza del cibo è assolutamente imprescindibile
abbinare, per ottenere un insieme piacevole ed armonico, la dolcezza del vino.
Per abbinamento piacevole si intende quello che, non solo rende onore sia al
piatto che al bicchiere, senza nulla togliere all’uno o all’altro, ma che anzi
sia in grado di esaltare le caratteristiche sia del primo sia del secondo. Per
fare un esempio: se al cibo, da solo, diamo come valore 1 e al vino, da solo,
diamo come valore 1, abbinare il cibo ad un vino sbagliato potrebbe dare come
risultato 0. Se invece si trova il giusto abbinamento, ecco che potrebbe
succedere che l’insieme dei due elementi dia addirittura un valore maggiore
della loro somma. Come dire che 1+1=3!
della dolcezza, visto che stiamo parlando della sfida di questo mese che ha
come protagonista un dessert, per prima cosa, dicevamo, si deve andare alla
ricerca della dolcezza nel vino, quindi di un vino che contenga un buon residuo
zuccherino, che pertanto non sia secco ma che sia almeno amabile, se non
proprio dolce. Se ci venisse in mente di abbinare un vino secco, magari uno
spumante brut, come spesso erroneamente succede (si pensi al classico
abbinamento spumante e panettone) rischieremmo di rovinare sia il dolce che il
vino, creando un abbinamento poco armonico.
Foto dal web |
La seconda questione
riguarda gli ingredienti del dolce. Perché se è vero che la prima regola è
facile da seguire (dolce chiama dolce) la seconda regola ci impone di tener
conto dei singoli ingredienti che compongono il dessert che ci ritroviamo nel
piatto. E’ abbastanza ovvio infatti che un cheesecake
alle fragole e una Sachertorte, per
esempio, sebbene entrambi necessitino dell’abbinamento con un vino con un certo
residuo zuccherino, essendo appunto dei dolci, d’altra parte, proprio a causa
della diversità degli ingredienti che li compongono, richiederanno abbinamenti
diversi. Insomma, si può dire che in comune abbiano solo la dolcezza. Senza
contare che ingredienti diversi, non solo danno sensazioni diverse al palato,
ovviamente, ma possono incidere diversamente sulla percezione della dolcezza,
esaltandola alcuni e smorzandola altri (per esempio il cioccolato). Molto
importante nella ricerca dell’abbinamento del vino con un dolce è quindi tenere
nella giusta considerazione le caratteristiche dei singoli ingredienti che lo
compongono. Cosa non sempre molto agevole.
Annalù e Fabio, questo
mese, ci propongono un cheesecake
alle fragole. Oltre ovviamente allo zucchero, abbiamo i biscotti di cui si
compone la base, il burro, la panna, la ricotta di bufala, un po’ di vaniglia e
infine le fragole e il cioccolato bianco della decorazione. Il nostro cheesecake è molto ricco e complesso ma,
tutto sommato, per la delicatezza degli ingredienti che lo compongono, non
particolarmente strutturato, dove per struttura si intende il livello di
percezione del complesso delle sensazioni che ci dà il suo assaggio. Quindi,
sarà importante ricercare un vino che, oltre che dolce non sia troppo
strutturato anch’esso, onde evitare che possa emergere in maniera prepotente
rispetto al nostro cheesecake,
creando quindi un abbinamento disarmonico.
eccessiva grassezza, a causa del burro rappreso, della ricotta di bufala e del
cioccolato bianco; di una leggera aromaticità, grazie alla stessa ricotta di
bufala; di una leggera speziatura a causa di un po’ di vaniglia; di un po’ di
untuosità, per la presenza della panna; infine, di una certa tendenza acida,
grazie alla presenza delle fragole, che conferiscono equilibrio all’insieme dei
sapori.
dovrà essere, oltreché dolce, non particolarmente strutturato, ma profumato,
abbastanza morbido, abbastanza caldo (con un certo grado alcolico, ma non
eccessivo), abbastanza fresco (dotato di una discreta acidità, anche se non
eccessiva perché la dolcezza del dessert tenderebbe ad esaltarla) ed
eventualmente effervescente per contrastare la sensazione di grassezza.
consigliare un Franciacorta Rosé Demi Sec, spumante che nasce dalla
rifermentazione in bottiglia e che subisce almeno 24 mesi di maturazione sui
lieviti, prodotto con uve Pinot Nero e Chardonnay, morbido, dal profumo
complesso e con sapore di frutti rossi grazie alla presenza del Pinot Nero ma
comunque fresco ed elegante grazie allo Chardonnay.
10 comments
Grazie grazie infinite ragazzi avete scritto un articolo molto interessante che ho letto con vero piacere ma soprattutto siete riusciti a spiegare un argomento così complesso in modo chiaro e facile da capire anche per chi come me dei vari tipi di vino capisce solo se gli piacciono oppure no :)))) sarò sempre nel banco in prima fila:)) grandissimi!!
Grazie a te carissima Francy!
Capire se un vino piace o no è già una grande cosa :)))
Mi piace da morire questa nuova rubrica e apprezzo in modo particolare la grande professionalità con cui spiegate la scelta del vino da abbinare.
Siete grandissimi!!!
Ma grazie mille Mapi! :*
Bellissimo articolo! Siamo onorati di aver fornito il primo piatto a cui avete magistralmente abbinato il vino 😉
Anna Luisa e Fabio
Grazie mille! Collaborazione tra coppie che ci fa molto piacere 🙂
Però… mannaggia a voi… perché non avete scelto una fiorentina alla brace per la sfida? 😀
Bello, bello, bello. Grazie! Di vini capisco poco e niente, e questa rubrica m'intriga assai.
Mi fa molto piacere! Spero allora che ti possa essere utile.
E bravi i neo-sommelier!! argomento complesso e insidioso l'abbinamento dei dolci col vino ma stimolante. ottima scelta lo spumante demi-sec rosé per il cheesecake di Fabio e Annalu
Grazie mille Cristina!
In effetti abbiamo iniziato con un argomento non proprio semplicissimo ma comunque interessante.
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