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Dal romanzo fu tratto un film “Il Gattopardo” colossal drammatico del 1963 diretto da
Luchino Visconti. Il film, per alcuni
storico, ripropone nella cena l’opulenza della Sicilia e i richiami alla cucina
francese che ben vengono descritti proprio qui da Caris.
Di seguito la ricetta siciliana (datata 1860) che è
quella che più si avvicina alla descrizione fatta da Tomasi di Lampedusa.
Ingredienti per 6 persone
di Antonella Erbelin – Cucinoio
Il romanzo Il Gattopardo è stato pubblicato nel
1958 e narra la storia del principe di Salina e della sua famiglia negli anni
dell’ Unità di Italia, in una Sicilia reticente ai cambiamenti.
1958 e narra la storia del principe di Salina e della sua famiglia negli anni
dell’ Unità di Italia, in una Sicilia reticente ai cambiamenti.
Con la bella stagione, i Salina si trasferivano nel
palazzo di Donna Fugata. Come ogni anno veniva, riaperta la casa e organizzata una cena
solenne per accogliere gli amici e per ribadire il potere immutato e stabile del
principe.
palazzo di Donna Fugata. Come ogni anno veniva, riaperta la casa e organizzata una cena
solenne per accogliere gli amici e per ribadire il potere immutato e stabile del
principe.
Dal romanzo fu tratto un film “Il Gattopardo” colossal drammatico del 1963 diretto da
Luchino Visconti. Il film, per alcuni
storico, ripropone nella cena l’opulenza della Sicilia e i richiami alla cucina
francese che ben vengono descritti proprio qui da Caris.
Iniziata la serata, le candele illuminano la tavola
sontuosa, entra il timballo di maccheroni che l’autore descrive:
sontuosa, entra il timballo di maccheroni che l’autore descrive:
“L’oro brunito
dell’involucro, la fragranza di zucchero e di cannella che ne emanava, non era che il
preludio della sensazione di delizia che si sprigionava dall’interno quando il
coltello squarciava la crosta: ne erompeva dapprima un fumo carico di aromi e
si scorgevano poi i fegatini di pollo, le ovette dure, le sfilettature di prosciutto, di pollo e di
tartufi nella massa untuosa, caldissima dei maccheroni corti, cui l’estratto di
carne conferiva un prezioso color camoscio.”
dell’involucro, la fragranza di zucchero e di cannella che ne emanava, non era che il
preludio della sensazione di delizia che si sprigionava dall’interno quando il
coltello squarciava la crosta: ne erompeva dapprima un fumo carico di aromi e
si scorgevano poi i fegatini di pollo, le ovette dure, le sfilettature di prosciutto, di pollo e di
tartufi nella massa untuosa, caldissima dei maccheroni corti, cui l’estratto di
carne conferiva un prezioso color camoscio.”
Di seguito la ricetta siciliana (datata 1860) che è
quella che più si avvicina alla descrizione fatta da Tomasi di Lampedusa.
Ho
provato a rifarla pur avendo molti dubbi
sull’accostamento dolce e salato. La pasta frolla è decisamente dolce rispetto
al contenuto e l’aggiunta della crema pasticcera è coraggiosa.
provato a rifarla pur avendo molti dubbi
sull’accostamento dolce e salato. La pasta frolla è decisamente dolce rispetto
al contenuto e l’aggiunta della crema pasticcera è coraggiosa.
Crema
pasticcera a parte, il giorno dopo il timballo con la sua crosta di frolla
dolce è quasi più buono e gli ingredienti ben si amalgamo fra loro.
pasticcera a parte, il giorno dopo il timballo con la sua crosta di frolla
dolce è quasi più buono e gli ingredienti ben si amalgamo fra loro.
Ingredienti per 6 persone
- 400 ml sugo di carne (io ho fatto un ragù), va bene l’estratto
- 1/2 pollo lessato (ho
usato le ali) - 100 g funghi freschi o surgelati
- 100 g fegatini di pollo
- 200 g prosciutto cotto, tagliato a striscioline
- 100 g di salsiccia
- 120 g pisellini mignon, lessati al dente
- burro
- 500 g maccheroni
- parmigiano grattugiato
- 3 uova sode a fette
- sale e pepe
- un tartufo nero (non
l’ho messo)
Per la pasta frolla
- 400 g di farina
- 200 g di zucchero
- 200 g di burro a
temperatura ambiente - sale e cannella un pizzico
- 4 tuorli d’uovo.
Per la crema pasticcera
- 3 cucchiai di zucchero
- 3 tuorli d’uovo
- 2 cucchiai
di farina - sale e cannella un pizzico
- 1/2 litro di latte.
Preparazione
Fare la pasta frolla impastando velocemente con le
mani tutti gli ingredienti in modo da ottenere un composto omogeneo e
lasciatela riposare un’ ora coperta con un panno in frigorifero.
mani tutti gli ingredienti in modo da ottenere un composto omogeneo e
lasciatela riposare un’ ora coperta con un panno in frigorifero.
Procedete poi a preparare la crema pasticcera che
coprirete con la pellicola trasparente fino al momento dell’uso.
coprirete con la pellicola trasparente fino al momento dell’uso.
Preparate poi delle polpettine, grandi come nocciole,
con 200 g di carne tritata di pollo lesso mescolata a 1 uovo, 100 g di
prosciutto cotto, 2 cucchiai di parmigiano, prezzemolo tritato e un pizzico di
sale.
con 200 g di carne tritata di pollo lesso mescolata a 1 uovo, 100 g di
prosciutto cotto, 2 cucchiai di parmigiano, prezzemolo tritato e un pizzico di
sale.
Friggetele in abbondante olio e tenetele da parte.
Fate insaporire in un po’di burro il pollo ed il
prosciutto rimasti, tagliati a striscioline; aggiungete i fegatini, le
salsicce, i funghi, le polpettine, i pisellini e cuoceteli per qualche minuto.
prosciutto rimasti, tagliati a striscioline; aggiungete i fegatini, le
salsicce, i funghi, le polpettine, i pisellini e cuoceteli per qualche minuto.
Trasferiteli poi in una casseruola con qualche
cucchiaiata di succo di carne e fate cuocere ancora per qualche minuto in modo
che i sapori si mescolino bene.
cucchiaiata di succo di carne e fate cuocere ancora per qualche minuto in modo
che i sapori si mescolino bene.
Lessate nel frattempo i maccheroni molto al dente,
scolateli e conditeli con il sugo di carne, il burro, abbondante parmigiano e
fateli raffreddare.
scolateli e conditeli con il sugo di carne, il burro, abbondante parmigiano e
fateli raffreddare.
Imburrate una tortiera ad anello di 30 cm di diametro
e ricoprite il fondo ed i bordi con un terzo della pasta frolla che avrete
steso sottile, circa 1/2 cm. E’ importante che la pasta sporga un po’ dai bordi
in modo che con facilità possiate chiudere il timballo con l’altro disco di
pasta.
e ricoprite il fondo ed i bordi con un terzo della pasta frolla che avrete
steso sottile, circa 1/2 cm. E’ importante che la pasta sporga un po’ dai bordi
in modo che con facilità possiate chiudere il timballo con l’altro disco di
pasta.
Disponeteci sopra metà dei maccheroni, distribuiteci la
finanziera di carne, le uova, spolverizzate con il parmigiano e il tartufo nero
a lamelle, infine coprite con il resto dei maccheroni a cui darete una forma
leggermente a cupola sulla quale verserete la crema pasticcera che farete
penetrare bene.
finanziera di carne, le uova, spolverizzate con il parmigiano e il tartufo nero
a lamelle, infine coprite con il resto dei maccheroni a cui darete una forma
leggermente a cupola sulla quale verserete la crema pasticcera che farete
penetrare bene.
Ricoprite il timballo con la pasta frolla avanzata
premendo bene i suoi bordi per farla aderire alla prima.
premendo bene i suoi bordi per farla aderire alla prima.
Spennellate la sua superficie con dell’uovo sbattuto e fate
cuocere per circa 45 minuti nel forno a 180 gradi. Prima di togliere l’anello,
lasciatelo riposare per 5 minuti e servitelo subito.
cuocere per circa 45 minuti nel forno a 180 gradi. Prima di togliere l’anello,
lasciatelo riposare per 5 minuti e servitelo subito.
Fonte della ricetta: <http://www.taccuinistorici.it/ita/ricette/contemporanea/film-fiabe/Timballo-del-Gattopardo.html>
1 comment
Mamma mia che bontà !! Con tutti questi ingredienti lo immagino super gustoso !
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