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di Greta de Meo – Greta’s Corner
Cominciamo oggi un percorso di avvicinamento al mondo del bere miscelato, in accompagnamento alla ricetta del mese, attraverso tecniche e storia, un pizzico di merceologia e sicuramente tante risate. Proprio come per i croissant ci troviamo catapultati nel diciassettesimo secolo, anni in cui l’acqua potabile era un sogno, il ghiaccio ancora un’utopia e l’unica salvezza, anche a livello medico pareva fosse l’alcol, quale miglior secolo per dare il via a questa rubrica! Quelli che presentiamo oggi sono due rivisitazioni ed adattamenti di ricette originali della metà del 1600, arrivate a noi grazie a soldati e marinai del tempo, la Marina britannica è stata una grande fonte di informazioni! Prepareremo insieme due drink, un analcolico per la versione dolce del croissant ed un alcolico per la versione salata.
Lo Sherbet nasce senza alcol, poichè inizialmente le tasse sulle importazioni degli alcolici erano molto alte. Era una bevanda corroborante e fresca, dolcificata con miele e sciroppi di zucchero alla violetta e alla rosa, veniva finito con succo di melograno e acqua, nel nostro caso la diluizione avverrà attraverso il ghiaccio quindi elimineremo l’acqua dalla preparazione.
Sherbet
- 1.5 cl di miele
- 2 cl di succo di limone ( o lime )
- 2 cl di sciroppo di rosa ( o sciroppo di violetta )
- 9 cl di succo di melograno
- ghiaccio
per lo sciroppo di rosa: ( per macerazione )
- 300g di petali di rosa rosa non trattati
- 1kg di zucchero semolato
- 500ml di acqua
- 1 scorza di limone
questo è uno sciroppo 2:1 in cui le proporzioni degli ingredienti sono appunto due parti di zucchero e una di acqua, questo tipo di sciroppo è consigliato perchè si conserva molto meglio di uno sciroppo 1:1. Partiamo dalla macerazione dei petali di rosa che vanno immerse nei 500 ml di acqua per una notte, evitando contenitori d’acciaio e coperte con una garza o un telo. Il giorno dopo mettiamo sul fuoco l’acqua con le rose con lo zucchero, portiamo ad ebollizione su fiamma bassa, per evitare che lo zucchero cristallizzi, quindi una volta sciolto per bene lo zucchero sul fondo, alzare leggermente la temperatura e lasciar sobbollire, per una decina di minuti. Lasciar raffreddare e filtrare lo sciroppo. Conservare in vasi di vetro.
per lo sciroppo di violetta:
- 180 g di petali di violetta non trattata
- 450 ml di acqua
- 900 g di zucchero semolato
portare l’acqua a leggera ebollizione e versarla sui petali, coprire con una garza e lasciare in infusione i petali per almeno un paio d’ore, mescolando ogni tanto con un cucchiaio di legno. Filtrare l’infuso, portarlo sul fuoco con lo zucchero e come lo sciroppo precedente, portare ad ebollizione su fiamma bassa, fino a completo scioglimento dello zucchero, quindi alzare la fiamma leggermente e lasciar sobbollire per 10 minuti, lasciar raffreddare e conservare in bottigliette di vetro.
La costruzione di questo drink è semplicissima, si parte sempre dalle parti acide e zuccherine, quindi sciogliamo nel bicchiere il miele e il succo di limone, mescolando con uno spoon ( o un cucchiaio lungo da gelato ), aggiungete lo sciroppo aromatizzato che avete deciso di utilizzare, mescolate ancora, quindi aggiungete ghiaccio fino a colmare ed il succo di melograno, mescolate dal basso verso l’alto per far si che tutti gli ingredienti possano amalgamarsi.
Se invece possedete un boston shaker shakerate con il ghiaccio tutti gli ingredienti, quindi versate il drink in un bicchiere con ghiaccio nuovo
Il Punch è il cocktail più antico della storia, sono stati come dicevo prima, proprio i marinai della marina mercantile britannica a portarlo sulle isole caraibiche dove veniva distillato il rum che da allora entrò a far parte di questa ricetta. Era la ricompensa dei lavoratori delle piantagioni, dopo lunghe e dure giornate di lavoro, tradizione vuole che si riunissero per rifocillarsi e cantare. Rappresenta in pochi ingredienti i frutti della terra Jamaicana, zucchero, lime e rum.
Jamaican Punch
- 15 ml di succo di lime
- 30 ml di sciroppo di zucchero 1:1
- 45 ml di rum jamaicano scuro
- ghiaccio tritato
- 1 rametto di menta
Questo cocktail si costruisce direttamente nel bicchiere, con una tecnica che si chiama “build”, si utilizza poi uno swizzle per mescolare il drink, ma, possiamo usare, vista la difficoltà di reperire questo attrezzo, uno spoon, o un cucchiaio lungo da gelato per mescolare il drink. Quindi direttamente nel bicchiere prepariamo un sour fresco con lo zucchero liquido e il succo di lime, mescolate leggermente, quindi riempite il bicchiere di ghiaccio, colmo, ma proprio colmo di ghiaccio, quindi aggiungete il rum scuro e mescolate dal basso verso l’alto, guarnite con un rametto di menta e godetevelo!
7 comments
Hic hic hurra, davvero!!
Bono il secondo…forse perché ho anche tutti gli ingredienti:)
E ora tutti a bere!
Ciao valchiria <3
Favolosooooo…primo perché c'è quello analcolico, e poi perché sono due ricette meravigliose!
Adoro questo nuovo appuntamento con i cocktail abbinati alla sfida mensile! grazie Greta, hai iniziato con due bellissime proposte, che la dicono lunga sul tuo talento in materia! Ti aspetto al raduno!!! :-)))))))
Stupenda la nuova rubrica di mixology, grazie Greta! 🙂
Brindo a te e alla sfida giubilare dell'MTC, nonché alla prossima vincitrice!!!
Bellissimo Greta!!!!!
Le spiegazioni sono stupende, finalmente un po' di linguaggio tecnico riguardo il mondo del bere!!
ecco, mo' ci mettiamo pure a bere… L'idea è geniale!
Temo che da qui in poi non si potrà sempre garantire sulla lucidità degli articoli pubblicati ma, in fondo, chi se ne importa?!
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