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di Lucia – Le Perle della Perla
Pare strano che una nata all’ombra del “bel San Giovanni” sia qui oggi a darvi una ricetta siciliana, ma questi son tempi di globalizzazione, signora mia…
Dal momento che non si tratta di una ricetta di famiglia mi son messa a razzolare sul web per cercare
qualche dato storico con cui condirvi questo condimento e ho trovato ennemila versioni, in cui oltre ai due ingredienti del titolo c’è dentro praticamente di tutto.
La versione che mi accingo a darvi è invece molto spartana e, senza alcuna pretesa di autenticità, mi fu insegnata da una conoscente sicula doc; è uno di quei sughi rapidi che ha il pregio di essere pronto nel tempo che serve alla pasta per cuocere (nel mio caso 11 minuti), così come è nello spirito della sfida di questo mese.
Ingredienti (per due persone)
- 180 gr. di spaghetti
- 1 spicchio di aglio
- 4-5 filetti di acciuga sott’olio (in alternativa potete usare quelle sotto sale, ma vanno pulite e dissalate per
- bene, ci vuole tempo e allora addio al sugo veloce)
- 30 gr. di pangrattato
- olio extravergine di oliva
Sbucciate l’aglio e fatelo dorare in abbondante olio in una padellina, quando è rosolato toglietelo, spengete il fuoco e buttateci dentro i filetti di acciuga, mescolando in modo che con il calore si sciolgano.
Nel frattempo, in un’altra padellina fate tostare il pangrattato mescolandolo spesso fino ad ottenere un bel colore brunito (occhio che continuerà a scurire anche dopo che avrete spento il fuoco).
Cuocete gli spaghetti al dente, conditeli con l’olio acciugato, cospargeteli abbondantemente di pangrattato come se fosse parmigiano grattugiato, mescolate bene e servite.
3 comments
Questo piatto lo faccio anch'io quando voglio qualcosa di buono in pochi minuti. Qualche volta il pangrattato mi si brucia, allora butto tutto e in pochi minuti lo rifaccio! Ciao
E' esattamente così così che la mangiano a casa di maritozzo, tipica famiglia Sicula DOC DOP e IGP …quindi non mi resta che dirti….. super brava!!!
Grazie!
Son contenta che la "pasta con la segatura", come la chiama la creatura, abbia l'imprimatur di una famigghia sicula…
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