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foto di Antonio Castellani |
Per il grande pubblico televisivo, è il giudice “bello & cattivo” de Il Più Grande Pasticcere.
Per gli esperti del settore, è “quello da tener d’occhio”, sempre un passo avanti a tutti, in una ricerca che non è mai fine a se stessa, ma coniuga in modo sapiente e squisito tecnica, gusto ed eleganza,a supporto di un talento coltivato con impegno, sacrificio e passione.
Per i collezionisti di libri, è l’autore di una delle monografie più preziose per raffinatezza dell’insieme e spessore dei contenuti, il cui titolo, Tradizione in Evoluzione, è la summa di una filosofia personale e, insieme, di una direzione collettiva, verso la quale egli procede, con il passo spedito e sicuro di chi ha visto la mèta e sa come fare a raggiungerla.
Per noi dell’MTC, che ha la sua spina dorsale nel desiderio di impararee di condividere, è semplicemente un mito: il modello di chi ha fatto dello studio una ragione di vita e della condivisione il senso stesso del suo sapere, in un continuo mettere in circolo conoscenze, illuminazioni, idee, che è proprio solo dellepersone immensamente grandi.
Mettetevi comodi, perchè quella che segue non è un’intervista, ma una lezione sul Pan di Spagna. Unica nella sua completezza,preziosa nei suoi approfondimenti, straordinaria, nella sua riuscita.
A firma del più grande docente del mondo.
Giù la Tocque- e fino a terra, per Leonardo di Carlo, all’MTC.
Per gli esperti del settore, è “quello da tener d’occhio”, sempre un passo avanti a tutti, in una ricerca che non è mai fine a se stessa, ma coniuga in modo sapiente e squisito tecnica, gusto ed eleganza,a supporto di un talento coltivato con impegno, sacrificio e passione.
Per i collezionisti di libri, è l’autore di una delle monografie più preziose per raffinatezza dell’insieme e spessore dei contenuti, il cui titolo, Tradizione in Evoluzione, è la summa di una filosofia personale e, insieme, di una direzione collettiva, verso la quale egli procede, con il passo spedito e sicuro di chi ha visto la mèta e sa come fare a raggiungerla.
Per noi dell’MTC, che ha la sua spina dorsale nel desiderio di impararee di condividere, è semplicemente un mito: il modello di chi ha fatto dello studio una ragione di vita e della condivisione il senso stesso del suo sapere, in un continuo mettere in circolo conoscenze, illuminazioni, idee, che è proprio solo dellepersone immensamente grandi.
Mettetevi comodi, perchè quella che segue non è un’intervista, ma una lezione sul Pan di Spagna. Unica nella sua completezza,preziosa nei suoi approfondimenti, straordinaria, nella sua riuscita.
A firma del più grande docente del mondo.
Giù la Tocque- e fino a terra, per Leonardo di Carlo, all’MTC.
1. Quali sono stati i suoi inizi e a chi si è ispirato?
Ho iniziato con
i primi passi nel laboratorio di famiglia a Roma, ma ho iniziato ad
auto-motivarmi ed appassionarmi a questa professione, strada facendo, e cioè
quando ho iniziato ad uscire ed iscrivendomi come stagista nelle più
prestigiose scuole Italiane e francesi, affiancando tanti bravi Maestri.
i primi passi nel laboratorio di famiglia a Roma, ma ho iniziato ad
auto-motivarmi ed appassionarmi a questa professione, strada facendo, e cioè
quando ho iniziato ad uscire ed iscrivendomi come stagista nelle più
prestigiose scuole Italiane e francesi, affiancando tanti bravi Maestri.
Ritornato da
queste esperienze capii che mi interessava la figura del docente, mi sarebbe
piaciuto trasmettere quello che avrei studiato e provato in laboratorio.
queste esperienze capii che mi interessava la figura del docente, mi sarebbe
piaciuto trasmettere quello che avrei studiato e provato in laboratorio.
E così fu…
quindi: il mio consiglio; se avete un sogno coltivatelo e non lasciatelo nel
cassetto…….fa la muffa!!!!
quindi: il mio consiglio; se avete un sogno coltivatelo e non lasciatelo nel
cassetto…….fa la muffa!!!!
2. Lei è considerato l’interprete più ispirato della pasticceria contemporanea: fra tradizione ed evoluzione, qual è la strada che va percorsa per aver sempre qualcosa da dire, in modo autorevole e credibile?
Essere un
pioniere di un pensiero nel mondo della pasticceria è una cosa che mi gratifica
molto, ma per avere sempre con lo sguardo diretto verso il futuro, bisogna sperimentare (oggi questo è il mio pane
quotidiano), non chiudersi nella ricetta di tutti i giorni (anche se funziona
ed è ottima), facendo cose diverse, anche giocando semplicemente con degli
ingredienti differenti si cresce moltissimo, ecco oggi il mio grande successo
con i “Dolci”.
pioniere di un pensiero nel mondo della pasticceria è una cosa che mi gratifica
molto, ma per avere sempre con lo sguardo diretto verso il futuro, bisogna sperimentare (oggi questo è il mio pane
quotidiano), non chiudersi nella ricetta di tutti i giorni (anche se funziona
ed è ottima), facendo cose diverse, anche giocando semplicemente con degli
ingredienti differenti si cresce moltissimo, ecco oggi il mio grande successo
con i “Dolci”.
foto di Antonio Castellani
3. Tecnica, creatività e talento bastano, come credenziali per diventare un bravo pasticcere- o è necessario qualcosa di più?
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Magari…! Serve
l’aggiornamento continuo, serve la passione, la precisione, perché la
pasticceria, a differenza della cucina, è matematica, e soprattutto servono
l’impegno e la dedizione.
l’aggiornamento continuo, serve la passione, la precisione, perché la
pasticceria, a differenza della cucina, è matematica, e soprattutto servono
l’impegno e la dedizione.
4. La nostra sfida verte sul pan di spagna e, in particolare, anche sulle sue ricette di pds al cacao e pds alle mandorle: ci regala un suggerimento, di quelli che non si trovano nei libri, per far sì che riescano alla perfezione?
La riuscita del
PDS è una sinergia di vari componenti, vediamo assieme:
PDS è una sinergia di vari componenti, vediamo assieme:
1. Equilibrio degli ingredienti
2. Metodo di lavorazione
3. Cottura
4. Raffreddamento
5. Stoccaggio
Importate sapere che la proporzione di zucchero, uova
e farina determina le tre categorie di masse sbattute: pesanti, medie e
leggere.
e farina determina le tre categorie di masse sbattute: pesanti, medie e
leggere.
Partendo dal presupposto che
massa montata è sinonimo di massa soffice e alveolata, la quale si
contraddistingue per la sua struttura in base alla % di liquidi presenti( uova)
o di % di polveri (farina, polvere di
frutta secca etc…).
massa montata è sinonimo di massa soffice e alveolata, la quale si
contraddistingue per la sua struttura in base alla % di liquidi presenti( uova)
o di % di polveri (farina, polvere di
frutta secca etc…).
Per esempio una massa
montata pesante avrà meno liquidi, di conseguenza più farina, qui sotto uno
schema molto importante:
montata pesante avrà meno liquidi, di conseguenza più farina, qui sotto uno
schema molto importante:
Il metodo delle masse montate
Importante, quando viene mescolata la farina, si
possono avere delle brutte sorprese, ad esempio:
possono avere delle brutte sorprese, ad esempio:
– presenza di grumi di farina nella massa;
– collasso leggero della massa;
– stimolazione del glutine nella fase di mescolamento,
ottenendo così una pds più elastico e gommoso con una restringimento dai bordi
dello stampo.
ottenendo così una pds più elastico e gommoso con una restringimento dai bordi
dello stampo.
Un altro errore è quando la massa prevede l’aggiunta
di materie grasse, è imperativo mescolarle sempre con una parte della massa
prima di essere aggiunte alla massa finale e non devono essere scaldate a t° superiori di 45°C,
altrimenti il calore provoca un collasso delle bolle che abbiamo fatto
incorporare durante lo sbattimento (parte proteica), mentre se troppo freddo,
si fa fatica a farlo incorporare e di conseguenza la massa collassa
completamente ottenendo una struttura pesante molto compatta.
di materie grasse, è imperativo mescolarle sempre con una parte della massa
prima di essere aggiunte alla massa finale e non devono essere scaldate a t° superiori di 45°C,
altrimenti il calore provoca un collasso delle bolle che abbiamo fatto
incorporare durante lo sbattimento (parte proteica), mentre se troppo freddo,
si fa fatica a farlo incorporare e di conseguenza la massa collassa
completamente ottenendo una struttura pesante molto compatta.
L’aggiunta di zuccheri (miele/invertito)
L’importanza maggiore è che lega bene l’acqua èd evita
un’essiccazione rapida, soprattutto dove abbiamo molto fibra, (cacao, cocco
rape, polvere di mandorle etc..).
un’essiccazione rapida, soprattutto dove abbiamo molto fibra, (cacao, cocco
rape, polvere di mandorle etc..).
Normalmente la q.tà è max il 3% di invertito o miele,
maggiore sarà la qtà aggiunta , maggiore sarà la colorazione durante la
cottura, dove c’è presenza di cacao si può arrivare anche al 10% di zuccheri invertiti.
maggiore sarà la qtà aggiunta , maggiore sarà la colorazione durante la
cottura, dove c’è presenza di cacao si può arrivare anche al 10% di zuccheri invertiti.
5. La ricordiamo nei panni del “cattivo”, nella terna dei Giudici de “il più grande pasticcere”: nella sua vita professionale è davvero così- oppure è peggio?
Al dir la
verità tutti mi ricordano nei panni del simpatico e del meno cattivo…..forse
la prima puntata, era un debutto in tutti i sensi.
verità tutti mi ricordano nei panni del simpatico e del meno cattivo…..forse
la prima puntata, era un debutto in tutti i sensi.
Nella vita
professionale sono una persona seria, ma non seriosa. Pretendo attenzione ed
impegno durante le mie consulenze, ma mi piace molto anche sdrammatizzare le
situazioni che vengono a crearsi.
professionale sono una persona seria, ma non seriosa. Pretendo attenzione ed
impegno durante le mie consulenze, ma mi piace molto anche sdrammatizzare le
situazioni che vengono a crearsi.
16 comments
Ho scoperto dove è stato il mio errore nel mio tentativo di realizzare il pan di spagna al cocco: ho lasciato raffreddare troppo il burro fuso e la massa è collassata completamente. Ora posso tentare di ripetere l'esperienza. Post che terrò nei preferiti. Grazie Maestro.e grazie MTC
Grazie Francesca per questa intervista e grazie infinite al maestro. per quanto riguarda il libro non ho resistito l'ho comprato subito e assolutamente un must !!!
Bellissimo, bellissimo davvero!! Quante preziose indicazioni!! E ora come faccio a non provare il suo pds alle mandorle?!
Grandioso.. stampato tutto!!!
Grazie, ragazze
ma grazie a Francesca e grazie al maestro che non riesce a smettere di insegnare, si vede che è una vera passione!!! bellissimo post 😀
Questa si stampa e si incornicia affianco al post di Caris!
Io sono qui in ginocchio, dopo la lettura di questa splendida intervista.
Adoro l'impostazione didattica, che spiega il percome ed il perché delle cose: è l'unica che mi consenta di sperimentare liberamente, tenendo in debito conto tutti i fattori in gioco.
Il libro era già nella mia lista dei desideri da settembre (e guarda caso è stata proprio Caris a parlarmene), adesso corro su Amazon e schiaccio il pulsante "Acquista ora".
Grazie a Francesca per l'intervista e al Maestro Di Carlo per essere stato così gentile e disponibile!
Intervista interessantissima e "divulgativa". Da vero Maestro, insomma! Grazie Francy!!
Che dire? Grazie infinite a Francesca per averlo intervistato e grazie infinite a lui per questa preziosissima lezione!
Splendida intervista e sopratutto bravissimo lui, veramente un grande
avevo un dubbio su che libro di pasticceria regalarmi ………….. adesso lo so
grazie perchè non è un'intervista è una lezione in piena regola
Grazie Francesca per le perle che ci regali !!!
Questa intervista non è solo da leggere è da stampare e tenere in cucina, adesso farò il pds alle mandorle, mi manca…grazie Francesca ancora una volta ci hai regalato una perla…
Grazie di cuore per questa intervista,per l'altra e per quelle che certamente verranno.
GRANDE !!!
Davvero un'intervista con i fiocchi, grazie a Francy e al maestro per la lezione…un mito!
Io mi inchino al Maestro.
Non a caso ho scelto il suo pan di spagna alle mandorle.
È veramente un mito!
Grazie a lui e a te, Francesca che ci regali sempre delle interviste da incorniciare!
P.S. Ma soprattutto grazie per la perfetta ricetta del Pan di SPagna al cacao…grazie davvero!!!
E dopo questa intervista ….il suo libro sarà miooooooo…grazie Maestro e grazie sempre anche a Francesca!!!
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