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di Antonella Marconi – Sapori in Concerto
Non c'è aperitivo, festa, pic nic, pausa pranzo o un golosissimo dopo lavoro, sorseggiando un drink, una birra, un bicchiere di vino o un analcolico che non vedano come protagonista questo morbido triangolo di pane arricchito con infinite farciture.
Il rito dell'aperitivo, nato sotto la Mole. Perchè Torino, con Genova e Milano è una delle madri della tradizione degli stuzzichini del dopo lavoro. Un rito con gli amici, a cui dedicare pochi minuti o diverse ore. Come la famosa «merenda sinòira», vecchia abitudine piemontese che ha radici lontane : il pasto del tardo pomeriggio a base di salumi e formaggi, consumato nelle partite a carte o al ritorno da un’escursione, accompagnato da un buon vino rosso. Ad un buffet dove si trova di tutto: assaggi freddi, dalle verdure per una bagna càuda alle pizzette, o caldi, dalle pastasciutte alle frittate, dalle polpette alle patate al rosmarino cotte al forno.
Perché è a Torino, nel 1786, che Antonio Benedetto Carpano inventò il Vermouth, aperitivo che diventò famoso in tutto il mondo grazie alla Martini & Rossi.
E la paternità del tramezzino la si deve al Caffè Mulassano in Piazza Castello a Torino, nel 1925. Nato come bottiglieria in via Nizza a metà dell'800, è solo nel 1907 che si trasferisce nell’attuale centralissima piazza Castello 15 per trasformarsi gradualmente in caffè.
Il locale è davvero piccolo e i posti a sedere sono limitati: un gioiello di 31 metri quadri di storia, specchi e boiseries. E se capita di dover aspettare un po', lo si fa volentieri, cosi' da poter osservare i tanti particolari che saltano agli occhi: dal bancone in marmo con la fontanella in cui sgorga acqua filtrata e depurata a disposizione di tutti, al soffitto a cassettoni con parti centrali in cuoio di Madera, dalle eleganti decorazioni liberty all’orologio “pazzo” coi numeri messi alla rinfusa comandato da un meccanismo segreto (serviva e volendo serve ancora per stabilire chi, tra un gruppo di amici, deve pagare il conto).In una vetrina a sinistra del bancone si trovano i celebri tramezzini di Mulassano. Se dovesse essere vuota niente paura! Vengono preparati sul momento. Ne vengono proposti in trenta varietà . E a testimoniare che il tramezzino è nato proprio qui, c’è una targa che recita “Nel 1926, la signora Angela Demichelis Nebiolo, inventò il tramezzino“. Angela Demichelis e il marito Onorino Nebiolo, erano due torinesi espatriati in America che, di ritorno nella loro città natale nel 1925, acquistarono il locale che la famiglia Mulassano aveva messo in vendita. I due coniugi cercarono di portare una ventata di novità al locale introducendo nuove proposte per l’aperitivo: prima i toast (dall’America avevano portato una macchina per tostare il pane), e successivamente le stesse fette di pane non tostato farcite in vario modo diventando una proposta vincente come pranzo.Ma fu Gabriele D’Annunzio, che inventò il termine tra-mezzino per sostituire l’inglese sandwich, inventato da John Montagu, IV conte di Sandwich da cui, appunto, il nome stesso, che durante le sue lunghe partite a carte, si concedeva solo spuntini costituiti da due fette di pane con dentro carne di manzo.E in ogni caffè della città dal momento in cui si entra, si ha l’impressione di fare un tuffo nel passato e di trovarsi seduti accanto a quei personaggi che la storia l’hanno vissuta e scritta per davvero. Dove sembra che il tempo si sia fermato. E dove si puo' assaporare e godere del valore delle cose semplici e un momento per sè stessi, dimentichi del tempo che trascorre e della fretta che è quasi sempre la nostra compagna di vita.
E i miei tramezzini non vogliono assolutamente "competere" con quelli storici del Caffè Mulassano. Ma di sicuro, soddisfano i palati di chi li vuole tradizionali, curiosi, dolci....Tramezzini fantasiaIngredienti per 4 tramezzini da 4 fette ciascunoPreparazione:
- 16 fette di pan carrè
- 1 fetta di prosciutto crudo
- 1/2 cipolla
- 1 filetto di sgombro
- 5 pomodorini ciliegia
- 1 melanzana
- taccole verdi e gialle q.b.
- 1 fico
- 1 albicocca
- 5 ciliegie
- 1 cucchiaino di miele
- mandorle tostate q.b.
- olio extravergine d'oliva q.b.
Tagliate la melanzana a metà . Tagliatene una parte a fettine che metterete alternate con un pizzico di sale in uno scolapasta per almeno 30 minuti. Sciacquatela e grigliatela da entrambi i lati . L'altra metà mettetela a stufare in una padella antiaderente con un filo di olio extravergine d'oliva. Quando si è ammorbidita schiacciatela con una forchetta.
Tagliate i pomodorini a metà e passateli in una teglia antiaderente con un filo di olio extravergine d'oliva. Quando sono cotti aggiungete un cucchiaio di zucchero e fateli caramellare.
Tagliate la cipolla a velo e fatela stufare in una padella antiaderente con un filo di olio extravergine d'oliva. Quando è stufata aggiungete un cucchiaio di zucchero e fatela caramellare.Tagliate le estremità alle taccole e passatele in padella con un filo di olio extravergine di oliva . Tagliatele grossolanamente e metettele da parte.
Lavate il fico e lasciando la buccia schiacciatelo con una forchetta. Fate lo stesso con l'albicocca che andrete ad amalgamare con un cucchiaino di miele e di mandorle tostate . Talgiate a metà le ciliegie e schiacciatele con la forchetta .
Ora farcite le fette di pan carrè :Con la fettina di prosciutto crudo (meglio se tagliata a triangolo come la fetta di pane) , il fico schiacciato , la cipolla caramellata .
Con la melanzana schiacciata , lo sgombro , i pomodorini caramellati.
Con la melanzana grigliata , le taccole verdi, le taccole bianche.
Con il fico , l'albicocca con miele e mandorle , le ciliegie.
5 comments
Che poesia il caffé Mulassano…oltre al fascino del locale, trovo bellissimo osservare la varia umanità degli avventori ed i loro gusti. Non conoscevo la storia del tramezzino, perciò grazie per avercela raccontata. E mi accodo a Fede: W il vermouth!
I miei 3 grandi amori: il tramezzino, l'aperitivo e il vermouth! Bellissimo articolo Antonella! Complimenti davvero!
Volevo scrivere iniziali!!!!! Non inuzislu!!! Questo Cell da i numeri!!
OH, ma che carina la storia del tramezzino! Grazie Antonella
Grazie!!! Se ti dovesse capitare di andare a Torino fermati davvero in questo i altri locali. Ti sembra di respirare davvero un altra aria! E bere il famoso bicerin anche!!
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