di Flaminia Luccarelli
Care ragazze siete fenomenali !!!
che bella questa idea di una ricetta che nasce da un ispirazione letteraria ! Mi affascina ….
un po’ di tempo fa andava di moda un gioco “se tu fossi un libro che libro saresti ?” e se fossi un film, un cibo, una città … e chi più ne ha più ne metta !! è diventato anche un tormentone sul web con infiniti test ammazza noia … ebbene io se dovessi scegliere una città che in questo momento mi affascina particolarmente con le sue enormi contraddizioni sceglierei Istanbul.
Tutto è nato da lì: da un recente, ahimè brevissimo, viaggio e dal riassaporare i sapori, gli odori, gli umori di una società così duplice e mutevole da cambiare moltissimo in pochissimi anni eppure restare sempre uguale. Mi è così tornato alla mente un libro che lessi qualche tempo fa ‘la bastarda di Istanbul’ di Elif Shafak, forse non un capolavoro letterario ma un libro che sorprende, un libro per il quale la scrittrice subì in Turchia anche un processo (per fortuna conclusosi con l’assoluzione) per aver ‘denigrato l’identità nazionale Turca’, un libro che racconta una cultura in maniera audace senza paura di scoprirne contraddizioni e debolezze.
A sottolineare poi quanto la cultura di questo popolo sia legata al cibo ogni capitolo del libro è intitolato ad un alimento e così leggiamo dall’indice:
cannella
ceci
zucchero
nocciole tostate
vaniglia
pistacchi
grano
pinoli
scorza d’arancia
mandorle
albicocche secche
semi di melagrana
fichi secchi
acqua
uva passa
acqua di rose
riso
sembrava già quasi una lista della spesa, una ricetta bella e pronta con infinite combinazioni e lo spunto per provare a fare muffin con ciascuna di esse, ma quello che mi ha incantata nell’ultimo viaggio sono stati i carretti ambulanti pronti a preparare le spremute di arance e melograni. La melagrana o mela granata (?) questo frutto così raro e prezioso da essere riservato qui da noi solo alle occasioni speciali e sopratutto alle mense di Natale e Capodanno si trova lì ad ogni angolo di strada e se capita non vi lasciate sfuggire l’opportunità di berne una spremuta, aspra e dolce al tempo stesso, è secondo me il frutto che meglio inpersonifica questa città. Piacerà inoltre ai salutisti conoscere le sue proprietà:
Coltivata fin dalla più remota antichità nel Caucaso e nel Medio Oriente, questa varietà vegetale proveniente dall’Asia meridionale ha molte proprietà benefiche riconosciute: è un anti-infiammatorio, un antiossidante e ha persino effetti sul controllo della glicemia nei diabetici. (da rai news)
È ricchissimo di antiossidanti (meglio ancora del mirtillo) e di vitamina C (naturalmente parliamo del succo fresco niente a che vedere con i succhi confezionati)
e così la scelta è stata facile ed è nato il mio muffin
Muffin alla melagrana con aroma di arancio e pistacchi
elementi secchi
250 g farina 00
1 cucchiaino di lievito
½ cucchiaino di sale
½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
2 cucchiai di pistacchi in granella
la scorza grattugiata di ½ arancia bio
elementi liquidi
½ melagrana grande (separati succo e chicchi)
1 uovo
100 ml olio di semi di mais
160 g di zucchero bianco
1 cucchiaio di yogurt greco
zucchero grezzo di canna per spolverare
per prima cosa accendere il forno a 160° C. Preparare e pesare gli ingredienti secchi e liquidi separatamente come spiegato da Francesca. Io ho estratto dalla melagrana circa la metà dei semi lasciandoli interi e facendo bene attenzione ad eliminare la pellicola che li separa. Ho quindi spremuto la melagrana ott
enendo circa ½ bicchiere di succo che ho unito agli elementi liquidi.
Una volta pronti e ben miscelati i due composti prima di unirli ho preparato la teglia posizionando i pirottini all’interno degli stampi (i miei pirottini erano un po’ più piccoli dello stampo e quindi ho preferito imburrare bene i bordi per evitare che i muffin gonfiando in cottura si attaccassero)
Ho unito quindi i due composti, girato quanto basta e riempito i pirottini per ¾. Ho quindi aggiunto i semi di melagrana leggermente infarinati e ricoperto il tutto con un altro cucchiaio di pasta per arrivare a riempirli bene fino al bordo. Ho spolverato abbondantemente con zucchero di canna (circa un cucchiaino per pirottino)
In forno 20 minuti e buona colazione !!!
Flaminia
note:
la spolverata di zucchero forse ha impedito leggermente la crescita del muffin ma in compenso ha creato una crosticina strepitosa! Ottimo anche il contrasto con i semi di melagrana che restano croccanti e sugosi allo stesso tempo. Mi è piaciuta molto anche la colorazione del muffin che è dovuta al succo di melagrana e non a farine integrali come potrebbe sembrare.
2 comments
Ma sono io che ti devo ringraziare per questa bellissima sfida e per una ricetta sicuramente da ripetere
La Turchia e Istanbul soprattutto, è un crocevia fra due mondi, paese di contraddizioni e di contaminazioni che ho visitato tanti anni fa, ma il cui ricordo è ancora molto vivo in me.
Ci pensavo l'altra sera mentre stavo aprendo una melagrana, come sarebbe stata dentro un muffin ..e qui trovo la risposta: divinamente bene! Bellissima l'ispirazione che hai tratto da questo libro, da Istanbul, dalla cultura turca..un libro che ha capitoli intitolati a degli ingredienti deve essere mio!
Meravigliosi i tuoi muffins colorati e croccanti sia dentro che fuori, la melagrana regala un colore bellissimo e un sapore sicuramente particolare.
Strepitosa!!!!
Grazie infinite!
Comments are closed.