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Lunedì pomeriggio, una montagna di indumenti e lenzuola da stirare, il sole che finalmente illumina la cucina ed un tarlo che mi gira in testa da dieci giorni… devo cimentarmi nel soufflè.
Mica micio micio bao bao, un soufflè con tanto di salsa ‘importante’ d’accompagnamento.
Il soufflè, ad onor del vero l’ho già fatto il secolo scorso, letteralmente, e come da fortuna della principiante ho avuto anche un buon risulato testimoniato da foto fatta al volo appena aperto il forno.
Proprio perché mi ero ritenuta fortunata non ho più provato l’esperimento ed ora sono agitata al pensiero di replicare con la ricetta di Fabiana.
Ma si può? Sono qui sola in cucina e mi sento osservata da tutti voi. Sono da ricovero…
Nota numero uno:
Il mio soufflè é cresciuto in altezza ed anche in larghezza poiché ho utilizzato uno stampo troppo grande, ma una cosa é certa questa volta non lascio di certo passare un secolo prima di rifarlo!
Nota numero due:
Non ho un blog ma il nome l’ho già trovato: Rossella lacucinatifabella! Mi é venuto in mente pensando a quando i miei esperimenti culinari fanno ridere, un pò come questo, siamo onesti.
Ma ridere mantiene giovani e belli!!!
Ed ora bando agli indugi lo faccio al Parmigiano Reggiano, stagionato 28 mesi e comperato direttamente in caseificio a Reggio nell’Emilia dove spedisco il marito oramai da vent’anni tra un viaggio di lavoro e l’altro. La salsa invece é più un dilemma e qui mi avvalgo della mia indole ‘apriilfrigoeguarda’ altrimenti detta cucina socratica (questa ve la spiego un’altra volta se non vengo cacciata prima).
Per il soufflè le dosi utilizzate sono:
150 ml. di panna fresca
1 cucchiaio e mezzo di maizena
15 gr. di burro + quello per lo stampo
3 uova
125 gr. di Parmigiano Reggiano + quello per lo stampo
Per la crema di sedano e curcuma le dosi utilizzate sono:
1 carota piccola
1 scalogno
1/2 cipolla
3 gambi di sedano verde
1 cucchiaino da te di curcuma
1/2 cucchiaio di maizena
1 noce di burro
sale
Per prima cosa ho fatto la salsa:
Taglio a tocchetti la carota, la cipolla, lo scalogno ed i gambi di sedano che ho anche pulito dai filamenti esterni. In una casseruola metto gli ingredienti e copro di acqua a filo. Porto a bollore e cuocio a fiamma media.
Passo le verdure ottenendo una purea che stempero con la maizena e la curcuma. Rimetto il tutto sul fuoco a fiamma dolcissima per cinque minuti sciogliendo il burro e regolando di sale.
Per il soufflè ho seguito il procedimento illustrato da Fabiana che riporto:
-Innanzi tutto scaldare il forno a 200°
-Con una pennellessa imburrare generosamente gli stampi o lo stampo che devono essere puliti ed assolutamente asciutti, ungere fondo e bordi….questo è assolutamente fondamentale!
-Con lo stesso criterio spargere il formaggio grattugiato negli stampi in modo che ne siano interamente ricoperti avendo cura di non toccare più l’interno con le dita.
-Riporre in frigo fino al momento del riempimento, volendo anche in freezer. Non trascurare questo passaggio!!
-Ripassare ancora i bordi con un altro poco di burro pomata e raffreddare nuovamente.
-Mescolare la maizena con poca panna fresca fuori fuoco.
-Portare ad ebollizione la restante panna, raggiunto il bollore unire il mix panna maizena mescolando sempre.
-Abbassare la fiamma e proseguire la cottura aiutandosi con una frusta a mano fino ad ottenere una crema spessa.
-Allontanare dalla fiamma ed unire il burro avendo cura di continuare sempre a lavorare.
-Rompere le uova tenute a temperatura ambiente, separando i tuorli dagli albumi, avendo cura di non toccare questi ultimi con le mani.
-Unire i tuorli uno alla volta, incorporandoli alla perfezione prima di introdurre il successivo.
-Sbriciolare lo zola piccante( o l’erborinato prescelto), unire alla massa e mescolare.
-Salare, pepare, aggiungere la noce moscata e mescolare bene.
-L’ultima indispensabile operazione è quella di montare gli albumi.
Devono essere ben stabili, ma non di cemento armato:((
Ci si può aiutare unendo qualche goccia di limone che aiuta la montatura rendendola stabile. Gli acidi sono fantastici in certe situazioni:))))
Sconsiglio invece la famosa presa di sale, in realtà a meno che non si monti a mano( faticando come bestie) non ha una reale utilità, anzi, il cloruro di sodio ha proprietà igroscopiche, quindi alla lunga sottrae acqua e destabilizza la struttura.
-Con delicatezza ed in più riprese unire gli albumi montati, badando bene di non smontarli, eseguendo movimenti verticali con una spatola e contestualmente ruotando la ciotola, il classico movimento en coupant;))))
-La massa deve risultare ben omogenea.
-Versare negli stampi ( o nello stampo) arrivando solo ai 2/3 della loro altezza.
-Lisciare delicatamente la superficie con la spatola.
-Infornare immediatamente e cuocere senza mai aprire per 15/18 minuti gli stampi piccoli oppure 25/30 minuti in caso di stampo unico.
-In ogni caso sorvegliare ed estrarre quando gonfio e ben dorato in superficie.
L’esterno deve essere compatto, l’interno morbidissimo, umido e soffice come una nuvola.
-Per accentuare la colorazione si può cospargere la superficie con un cucchiaino di formaggio grattugiato prima di infornare.
– A voi la scelta se mantenere il soufflé nel suo contenitore od estrarlo, questo non creerà difficoltà alcuna.
-Potete anche tenerlo un paio di minuti a forno spento, lo sbalzo termico sarà inferiore ed è possibile che con una “gran botta di culo” facciate in tempo a sorprendere i vostri ospiti ed a sorprendere voi stessi della magia del soffiaggio….tempo di accorgersene e sarà già passata;))
Rossella
11 comments
Grazie cara, attendo i tuoi per ricambiare i complimenti.
Brava Ross! Tu lo hai fatto e hai anche trovato il tempo di scrivere il post e inviarlo. Io l'ho fatto prima di te (ne ho fatto 2, veramente) ma li ho solo fotografati e subito mangiati…. Spero di riuscire a recuperare domani. Intanto BRAVA! Ottimo abbinamento.
Che meraviglia Rossella! Complimenti ….io ancora sto pensando
Grazie, anche tu ce la puoi fare, Marzo é lungo per fortuna.
per farli gonfiare bene io metto sempre poco albume montato in più. Facci caso, il peso degli albumi montati è sempre inferiore a quello degli albumi interi. A onor del vero peso gli albumi e poi anche la meringa….
Complimenti Rossella!
I miei soufflé son stati un autentico disastroe non posso che rimanere ammirata, tralatro mi piace molto la scelta della curcuma.
Brava 🙂
Buon weekend!
Lou
Grazie!!!
Buon w.e. anche a te.
Hahaha Ross, mi fai morire!!!! 😀
Ma sai che quel "sono da sola in cucina ma mi sento osservata da tutti voi" è più o meno quello che ho detto io nel mio primissimo post dell'MTChallenge? 😀
Bellissima questa tua interpretazione con quella profumatissima salsa alla curcuma; e sono molto curiosa di saperne di più, sulla cucina socratica.
Un bacione!
Noooo non morire… però é vero che mi sento osservata… manca solo che sento le voci e sono a posto. Grazie per i complimenti, in quanto alla cucina socratica ti dirò 😀
Sei sola in cucina, ma ti senti osservata da tutti noi, ma …. non lo sapevi che con l'MTC non ci si sente mai soli?!!;))
Direi che sei stata una delle poche a tentare l'esperienza/esperimento soufflé in uno stampo grande e ti è riuscito molto bene: gonfio, compatto, soffice, brunito in superficie, con la crosticina bella sottile…e si è pure gentilmente prestato anche al taglio!!!
E' possibile che l'esperienza del secolo scorso ti abbia sensibilmente avvantaggiata, o forse saranno quei 28 mesi del parmigiano, non saprei, tant'è che il risultato è totalmente positivo:))
Per l'accompagnamento crei una salsa leggera nella composizione, tutta vegetale, ma con la ricchezza di un aroma caldo e pungente come quello della curcuma.
Ben pensato e ben costruito, suppongo anche felicemente mangiato!:))
Mille grazie Elena della tua passione che ha prodotto questo delizioso regalino, ora…..regalacene altri:))
Grazie cara, il soufflé che mi hai fatto fare 😉 era soffice e leggero. In quanto alla salsa inventata di sana pianta penso di riproporla anche con la carne e ne dovrò fare in buona quantità, e' stata spazzolata. Ross in arte Elena ahahahahahah!
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