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1 comment
elena09/15/2013 23:01Rispondi
è possibile usare farine diverse da quella di grano tenero? tipo farro o kamut? Grazie!
elena09/16/2013 15:27
Grazie Elisa, dopo aver elaborato il tutto, mi era venuto il dubbio atroce….
Elisa09/16/2013 08:45
Sì si può 😉
giulia09/14/2013 02:21Rispondi
Ciao carissime, una domanda – una volta fatta la sfoglia, si potrebbe congelare?
Elisa09/14/2013 10:03
Io direi che è meglio congelare i ravioli già fatti, oppure il panetto di pasta, ben coperto da pellicola. Se tiri la sfoglia e non la farcisci subito si asciuga troppo e poi non riesci a fare i ravioli.
alessandra09/14/2013 09:27
credo di sì. aspettiamo Elisa, che è l’esperta.
Patty09/13/2013 12:47Rispondi
Ciao Elisa,
mi chiedevo sulle tecniche di cottura della carne. Le lunghe cotture sono consentite, per dire "il brasato" che tipicamente viene utilizzato in Piemonte anche per i ripieni, può andare anche per le raviole? Stessa cosa…il lesso? Mi piacerebbe dirigermi verso queste cotture ma non so se possono andare. Quello che ho letto sul tomo della cucina Albese mi dici che in realtà potrebbero andare, ma non voglio fare casino al mio solito. Un bacione carissima. Pat
Elisa09/13/2013 15:13
Patty io direi proprio di sì! Tanto più che se il tuo riferimento è quel tomo…sai com’è…è anche il mio! 😀
Scherzi a parte, sono assolutamente consentite le lunghe cotture, compreso il lesso (mia nonna usava proprio il bollito per il ripieno) 😉
Eleonora09/12/2013 14:55Rispondi
domanda n°2: ho preparato la pasta stamattina.. posso tenerla fino a domani in frigo e poi stenderla e farcirla?
Eleonora09/12/2013 15:41
evviva! grazie! 😀
Elisa09/12/2013 15:36
Sì sì tienila pure in frigo, purché tu l’avvolga bene nella pellicola, perché non deve essere asciutta 😉
Eleonora09/12/2013 10:46Rispondi
posso usare una fonduta di formaggio (fatta con un solo tipo di formaggio) per condire, o prevaricherebbe troppo il gusto del raviolo?
Elisa09/12/2013 14:15
Ele, per regolamento puoi, valuta tu l’equilibrio di sapori: dipende sempre da cosa metti dentro il ripieno e che formaggio scegli di usare.
Roberta09/10/2013 17:19Rispondi
Ciao Elisa!! Mi sono riletta tutto il regolamente e non ho trovato divieti riguardo la cottura in brodo…che dici? si puo’ fare?
Elisa09/10/2013 18:09
Sulla cottura avete abbastanza carta bianca, non perdendo di vista il tema della sfida (come diceva sopra Ale, escluderemmo il raviolo fritto ma potremmo accettare un vapore). La cottura in brodo non solo è concessa, ma è contemplata nella ricetta tradizionale 😉
Fina09/10/2013 11:41Rispondi
Ciao Elisa, intanto complimenti per la ricetta che mi piace moltissimo poi, volevo chiederti se posso utilizzare parte di semola di rimacinato per fare la sfoglia, sai, da buona sicula, la metto sempre nell’impasto della pasta fresca.
alessandra09/14/2013 09:26
ok, va bene. Attenta a non variare troppo le proporzioni dei liquidi, però.ma non dovrebbero esserci grosse differenze
Elisa09/10/2013 18:06
In alcune ricette dei plin è prevista anche la semola rimacinata, quindi per me può andare bene, ma attendiamo come al solito la validazione di Ale 😉
Eleonora C.09/09/2013 16:25Rispondi
visto che devo rifare tutto… 🙂 e mi è venuta un’altra idea,
nel ripieno niente pesce, ok. ma…un’acciughina sott’olio persa nel tutto per dar sapore?
alessandra09/09/2013 20:04
sì, ma giusto come dici tu, per dar sapore. E, nella tradizione langarola, sì all’acciuga conservata- sott’olio o sotto sale- no a quella fresca
Elisa09/09/2013 17:01
Ele le acciughe in effetti sono pesci che in Piemonte vengono considerati "pesci di montagna" o "di collina" e sono molto presenti nella cucina. Si è detto no al pesce per mantenere quello spirito contadino che sta alla base di un piatto del genere, tuttavia essendo l’acciuga molto usata nella tradizione contadina langarola, per me sarebbe un sì, ma attendiamo Ale 😉
rosaria09/09/2013 16:15Rispondi
vale qualunque tipo di cottura?
alessandra09/09/2013 17:25
dipende. non perdete di vista il tema della sfida, che è comunque un raviolo di tradizione e di matrice contadina, se non addirittura langarola. Ed è comunque un primo. Escludo il raviolo fritto, per esempio. Potremmo essere più possibiliste sul vapore o alla piastra, ma solo perchè siamo curiose di vedere fin dove arriverete…
Elisa09/09/2013 16:59
Bella domanda. Fammi consultare con la capa 🙂
Mariella09/09/2013 10:21Rispondi
Visto che, per il condimento, abbiamo mano libera, posso usare il pesce o suoi derivati,che, invece, sono proibiti nel ripieno?
alessandra09/09/2013 17:23
confermo. il sugo è libero. Basta che non copra il ripieno e abbia una coerenza col piatto. fuori dai denti, fatico a pensare ad un sugo di pesce abbinato ad un ripieno di carne… ma so che intanto voi siete capaci di stupirci sempre 🙂
Elisa09/09/2013 10:32
Sì per regolamento potresti usarlo (Ale confermi?), però fai attenzione a non creare una salsa più importante del ripieno. Il ripieno dev’essere il cardine di questo piatto e la salsa deve esaltarlo non coprirlo 😉
valeria09/09/2013 10:24
Grazie!
valeria09/08/2013 10:33Rispondi
Ciao cara,
è consentit l’uso di frutta/frutta secca nel ripieno?
Non che abbia un’idea precisa, sono solo in fase di brainstorming 🙂
Buona domenica
alessandra09/09/2013 07:33
yes.
Elisa09/08/2013 19:01
Ciao!! Io direi di sì, ma attendiamo anche il parere di Ale e Dani ok? 🙂
Stefania09/06/2013 13:45Rispondi
Elisa, una curiosità. Perchè si chiamano raviolE al femminile e non ravioli al maschile??
Un’altra disputa masculo/fimmina come le arancine?
alessandra09/09/2013 07:33
Raviolo era il cognome dei proprietari della locanda di Gavi che preparavano questa pasta- o almeno così dice una delle tante ipotesi sulla nascita e la paternità dei ravioli. Se sia nato prima il formato o il cognome, non si sa: di certo, il raviolo è nato in queste zone e quindi la "coincidenza" ha una matrice storica.
Elisa09/06/2013 14:09
Regina? No volevo dire duchessa…vabbè son fusa 😛
Elisa09/06/2013 14:06
In realtà in italiano si parla di agnolotti o ravioli (e qui le differenze non si sa con certezza quali siano: c’è chi sostiene che dipenda dal tipo di ripieno, mentre altri studiosi ritengono che il termine "agnolotto" sia arrivato dopo "raviolo" e sia legato a Vincenzo Agnoletti, cuoco della regina Maria Luigia d’Austria, che ha introdotto per la prima volta il termine "agnellotto"). Raviòle è il nome in piemontese, o almeno nel piemontese delle Langhe, perché le differenze di parole in dialetto si trovano a pochi km di distanza. Conoscendo poco (ahime!) il piemontese non so dirti con certezza se ovunque si dica "raviòla". Tra l’altro in quelle zone, il cognome Raviola è molto diffuso, mentre in Liguria, mi diceva la Ale (vero Ale?) è diffuso il cognome Raviolo 🙂
Valentina09/05/2013 23:33Rispondi
Puntuale come una tassa,arrivo io 🙂
1) non ho la rotella dentellata e qui non mi pare di averla vista: vanno bene lo stesso con il bordo liscio?
2) farli e mangiarli per me al momento è impossibile: posso prepararli in anticipo e cuocerli l’indomani o la mattina per la sera? Se non è possibile,mi firmate una giustificazione da presentare a lavoro (a uno dei due lavori) in cui spiegate perchè mi serve un giorno libero? 😀
Mi piace questa sfida, è un rientro col botto 🙂
Elisa09/06/2013 09:17
Ah dimenticavo! Prima di metterli in frigo falli asciugare un po’ 🙂
Elisa09/06/2013 09:16
Ciao Vale!
1) anche senza rotella dentellata direi che va bene comunque: l’importante è avere una rotella, che aiuta a fare il taglio con quella specie di piega in corrispondenza del plin. Anche con un coltello volendo si può ottenere, ma è decisamente più complicato.
2) puoi tranquillamente conservarli in frigo o anche congelarli se ti viene più comodo. Due accorgimenti però: infarinali bene in modo che l’umidità dl frigo non li faccia appiccicare, mentre se decidi di congelarli fallo tenendoli ben separati su una teglia e solo una volta che sono solidi trasferiscili in un sacchettino.
Se preferisci la giustificazione io te la firmo 😀
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