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Non mi soffermo sulla storia di questa preparazione,né oso proporre un’improbabile versione british della Caesar,
quello che piu’ mi interessa qui e’ il fatto che la Caesar salad sia un piatto classico,pur essendo nata per caso,mettendo insieme qualche rimasuglio trovato in cucina.
Un detto inglese dice “necessity is the mother of invention” e la Caesar salad
e’ certamente il risultato di questo modo di pensare.Lo stesso
approccio e’ oggigiorno vitale nei ristoranti,dato che,perlomeno qui a
Londra,nei locali piu’ in e’ de rigueur cambiare il menu’ giornalmente
ed i cuochi devono utilizzare in maniera creativa cio’ che rimane dal
giorno precedente.
Un altra insalata frutto di tale approccio e “sorella” della Caesar e’ la Cobb salad ,
Decisamente piu’ Americana e decisamente sottovalutata,la Cobb salad e’ un soddisfacente piatto completo,senz’altro degno di apparire nelle nostre tavole.
Per quanto le sue origini siano contestate da alcuni,e’ generalmente accettato che questa insalata sia stata create da Bob Cobb,proprietario del ristorante Brown Derby ad Hollywood.
Il signor Cobb,assalito
dai classici languori della mezzanotte che tutti conosciamo,preparo’
l’insalata in compagnia del suo amico Sid Grauman,del Chinese Theatre
(una straordinaria costruzione del 1926,oggigiorno nota come TCL
Theatre).
Fu proprio Grauman,tornando al ristorante il giorno dopo,a chiedere una “Cobb salad”,e l’insalata divenne ben presto il piatto simbolo del Brown Derby.
credits: Edith Pilaff
dal nostro inviato speciale Edith Pilaff
Giugno.Tempo di fiori di sambuco,di uvaspina e….di Caesar salad.
La Caesar salad e’,come si direbbe dale mie parti,”a strange beast”.
Creata in Messico da un cuoco italiano,ma ormai fagocitata dalla cucina americana,
e’ un’insalata amatissima dalla clientela ma generalmente malvista dai cuochi,il che la dice lunga sullo snobismo degli chefs.
La Caesar salad e’,come si direbbe dale mie parti,”a strange beast”.
Creata in Messico da un cuoco italiano,ma ormai fagocitata dalla cucina americana,
e’ un’insalata amatissima dalla clientela ma generalmente malvista dai cuochi,il che la dice lunga sullo snobismo degli chefs.
Non mi soffermo sulla storia di questa preparazione,né oso proporre un’improbabile versione british della Caesar,
quello che piu’ mi interessa qui e’ il fatto che la Caesar salad sia un piatto classico,pur essendo nata per caso,mettendo insieme qualche rimasuglio trovato in cucina.
Un detto inglese dice “necessity is the mother of invention” e la Caesar salad
e’ certamente il risultato di questo modo di pensare.Lo stesso
approccio e’ oggigiorno vitale nei ristoranti,dato che,perlomeno qui a
Londra,nei locali piu’ in e’ de rigueur cambiare il menu’ giornalmente
ed i cuochi devono utilizzare in maniera creativa cio’ che rimane dal
giorno precedente.
Un altra insalata frutto di tale approccio e “sorella” della Caesar e’ la Cobb salad ,
Decisamente piu’ Americana e decisamente sottovalutata,la Cobb salad e’ un soddisfacente piatto completo,senz’altro degno di apparire nelle nostre tavole.
Per quanto le sue origini siano contestate da alcuni,e’ generalmente accettato che questa insalata sia stata create da Bob Cobb,proprietario del ristorante Brown Derby ad Hollywood.
Il signor Cobb,assalito
dai classici languori della mezzanotte che tutti conosciamo,preparo’
l’insalata in compagnia del suo amico Sid Grauman,del Chinese Theatre
(una straordinaria costruzione del 1926,oggigiorno nota come TCL
Theatre).
Fu proprio Grauman,tornando al ristorante il giorno dopo,a chiedere una “Cobb salad”,e l’insalata divenne ben presto il piatto simbolo del Brown Derby.
Ecco come prepararla.
INGREDIENTI
50 gr di romanella
50 gr di iceberg
50 gr di lattuga bibb (butterhead in Inghilterra,purtroppo non conosco il nome italiano)
150 gr di pomodorini
160 gr di petto di pollo + un filo d’olio d’oliva extra vergine
65 gr di bacon
100 gr di mozzarella
2 uova sode
1 piccolo avocado
35 gr di olio d’oliva extra vergine
12 gr di succo di limone + un pochino extra per l’avocado
sale e pepe
———————————————————————————–
1: lavare e tagliare a listarelle la romanella,iceberg e bibb.tagliare I pomodorini a meta’ e la mozzarella a cubetti.
2:dividere in due il petto di pollo,salare e cucinare in padella con un filo d’olio d’oliva extra vergine.
3:cucinare il bacon in padella fino a quando sara’ croccante.Lasciar raffreddare e tagliare a pezzetti.
Tagliare le uova in quarti e l’avocado a cubetti,spruzzandolo con un poco di succo di limone per prevenire
l’ossidazione.
4:preparare il condimento con l’olio d’oliva,il succo di limone,sale e pepe ,condire per bene I vari tipi di lattuga ed
adagiare sull’insalatiera/piatto prescelto.
5:adagiare i rimanenti ingredienti sopra la lattuga in modo da formare delle strisce,alternando i colori a piacimento.
credits: Edith Pilaff
Note. Questa e’ senz’altro una versione blasfema della Cobb salad,in
quanto ho sostituito il blue cheese tradizionalmente usato.Chiedo
venia,ma il blue cheese (roquefort/gorgonzola/stilton) non e’ di mio
gradimento. Inoltre ho voluto spezzare una lancia a favore del
condimento all’italiana,poiche’ trovo il dressing americano un po’
troppo prepotente.
quanto ho sostituito il blue cheese tradizionalmente usato.Chiedo
venia,ma il blue cheese (roquefort/gorgonzola/stilton) non e’ di mio
gradimento. Inoltre ho voluto spezzare una lancia a favore del
condimento all’italiana,poiche’ trovo il dressing americano un po’
troppo prepotente.
Per
chi vuole seguire la tradizione questo e’ il dressing tradizionale,cosi
come riportato da Arthur Schwartz ,un esperto sull’argomento (misure in
tazze americane).
chi vuole seguire la tradizione questo e’ il dressing tradizionale,cosi
come riportato da Arthur Schwartz ,un esperto sull’argomento (misure in
tazze americane).
Con tali quantita’ si otterra’ abbastanza dressing per sfamare un plotone:
1/4 di tazza d’acqua
1/4 di tazza di aceto di vino rosso
1/4 di cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di succo di limone
2 cucchiaini di sale
3/4 di cucchiaino di pepe nero macinato
3/4 di cucchiaino di salsa Worcestershire
1/4 di cucchiaino di senape in polvere
1 spicchio d’aglio finemente tritato
1/4 di tazza di olio d’oliva
3/4 di tazza di “salad oil” (olio di semi di girasole o d’arachidi).
Il Brown Derby restaurant non esiste piu ‘e per quanto Disney ne abbia costruito una replica ad Orlando, non e’ riuscito a catturare il glamour del passato.
Ad ogni modo,the Cobb salad lives on….