di Flaminia L.
Mi spiace confessarlo ma conosco poco la Puglia e i miei ricordi si fermano ad un’ estate di circa trent’anni fa in cui ci imbarcammo in barca a vela a Gallipoli alla volta della Grecia con una stiva piena zeppa di pomodori e “Friselle” (un sorta di ciambella di pane secco) che consumavamo bagnandole direttamente nell’acqua di mare (ai tempi ancora si poteva farlo) e finirono per costituire grosso modo la nostra alimentazione per tutta la vacanza!! Beata gioventù 😉
fave e cicorie
versione classica con le fave secche
200 g di fave secche
500 g di cicoria di campo
pane casareccio
olio EVO
sale
Mettere le fave a bagno per circa 6 ore, quindi scolatele e versatele in una pentola con abbondante acqua (circa 1 litro). Lasciar cuocere a fuoco basso per un’ora, eliminando via via la schiuma che si formerà in superficie. A fine cottura salate e mescolate energicamente con un cucchiaio, fino ad ottenere una purea. Togliete dal fuoco e aggiungete un cucchiaino d’olio extravergine.
Nel frattempo, mondate la cicoria, lavatela e mettetela a lessare in acqua bollente salata, tenendo da parte le cime.
Tagliate il pane a dadini e friggeteli in olio molto caldo.
Versate il purè di fave nelle fondine individuali, sopra adagiatevi un po’ di cicoria e condite con un filo d’olio; disponetevi anche i dadini di pane e servite.
Purtroppo non sono riuscita a trovare le fave fresche mi sarebbe piaciuto provare una versione primaverile ma sarà per la prossima volta;-))
Note:
Lo confesso per ottenere la purea io mi sono aiutata con il minipimer !!!
Per il resto la ricetta è molto facile e di sicura riuscita il dolce delle fave ben si sposa con l’amaro della cicoria. Ottimo l’abbinamento con il pane croccante.
Lo trovo un pasto ben equilibrato e, non me ne vogliano i puristi, ma penso che si presti a infinite declinazioni.
Aggiungiamo anche la versione con le fave fresche, per la prossima stagione!
2) fave fresche con le cime di cicoria (fave frescke e cimececuère)
da Sada, L. La cucina Pugliese
“Le fave non più adatte ad essere mangiate crude, liberate dai loro baccelli, vengono raccolte in una coppa con acqua. Sgranare 500 g di esse, prendere poi 2 kg di cicorie catalogne, tagliarne tutte le cime e porle in una coppa con acqua. Far cuocere le fave in abbontante acqua salata; cotte, aggiungere nello stesso recipiente le cime delle cicorie, che verranno ctte in 10 minuti. Scolare il tutto, sistemarlo nei piatti e condire con abbondante olio di oliva e un pizzico di sale”