Home Altro MTC N.30: UNA GITA A…. IL SALENTO

MTC N.30: UNA GITA A…. IL SALENTO

by Alessandra

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Ve lo ricordate il giochino che si faceva da bambini, quello che chiamavamo “associazione di idee”? Si partiva da una parola, scelta a caso- e poi via, a spararne una serie di altre, anche le più inverosimili perchè l’inconscio, si sa, fa brutti scherzi.

Per esempio, se avessimo scelto una parola a caso, per dire, Tiella, uno avrebbe potuto replicare: Teglia. E poi un altro: Veglia; E poi: “Preghiera”, “Chiesa”, “Assemblea”, “Condominio”…

oppure: Tiella- Bari- Mari- Coste- Soste- Divieto- Multa- Verbale-Condominio.

oppure ancora: Tiella- Coccio- Argilla- Arzilla- Vecchia- Romagna- Romana- Roma- Biga- Bega- Condominio.

(disponibile anche in versione ridotta: Tiella-Bega- Condominio)

Insomma, tante sono le strade per arrivare al Condominio. Ma da qui in poi, ce n’è una sola- quella che porta alla Roberta Cornali e alle sue esilaranti cronache di vita quotidiana, con il Ragioniere, la Pof, la sciura DeboraH e la Miss Tragedy, colpevoli di averci strappato ben più di un sorriso nei mesi scorsi, con le loro surreali discussioni. Oggi, il condominio va in gita, in quel Salento che Roberta ha nel cuore e che ha voluto raccontarci alla sua maniera: condividendo con noi le sue esperienze, le sue conoscenze,la sua cultura- ma condendolo con fiumi di allegria.

In due puntate, tutto oggi.

Il condominio in gita: la Grecia salentina!

di Roberta cornali- La Valigia sul letto

Oh si’ che bello!! Adoro la Grecia! Siamo sempre stati felici la’!

Vero, ma…cosa c’entra adesso?

Stiamo partendo per la Grecia, giusto? Ho visto Tragedy che si pettinava e si lavava i denti…L’unica cosa che la tiri un po’ su di morale e’ una bella vacanza e ti ho sentito nominare la Grecia qualche giorno fa: ho solo fatto due piu’ due

E quanto fa?

Cosa?

Due piu’ due?

Come?

Lascia stare…Nessuna vacanza, mi dispiace: restiamo qui a lavorare, che voglio vederla finita questa benedetta casa…e poi smettila di origliare quando parlo con le mie bloggamiche!

Scusa, ma e’ un po’difficile, non credi?… E allora la Grecia?

Ma non era della Grecia che stavamo parlando! Parlavamo della Grecia Salentina… In Puglia!

Cosa?

Ohssignur….

Suonano alla porta. Vado ad aprire e mi trovo davanti il condominio al completo: il ragioniere, Tragedy, la sciura DeboraH e la prof.

-Oh accipicchia!! Scusatemi….mi sono dimenticata ancora dell’assemblea di condominio…Sono imperdonabile davvero, e’ solo che con tutto questo….-

-Ma no, ma no signova Vobevta, – mi interrompe sorridendo il ragioniere – stia tvanquilla! Non c’e’ nessuna viunione di condominio di condominio…

-Siamo pronti!- esclama la prof con gli occhietti che sberluccicano da sopra le lenti da presbite.

Solo allora noto che tutti sembrano insolitamente eccitati ed allegri. Persino Tragedy sfoggia una sorta di inqiuetante sorriso…avete presente la Ricci nella parte di Mercoledi Addams?

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Ecco, una cosa cosi’…

La sciura DeboraH, la portinaia, si e’ fatta la ceretta ai baffi e si e’ messa un velo di cipria e un filo di rossetto. La professoressa indossa la versione estiva del suo solito cappellino a forma di copricapo degli alpini: in lana cotta quello invernale, in paglia di Firenze quello estivo. Il ragioniere ha scambiato il consueto completo marrone con una sgargiante mise da crocerista inglese, con tanto di sandalo con calzino bianco e binocolo a tracolla…Sembrano tutti pronti per ….oh no!

-Quella!! Cos’hai combinato?-

– Niente da fare ragazzi, ci siamo sbagliati: non si parte…- dice lei con tono scocciato e indicandomi agli altri con un eloquente gesto che significa “colpasuae’lasolitaguastafeste!”

Le espressioni raggianti si trasformano all’istante in maschere di delusione e un mesto, lento e breve corteo mi sfila davanti, raggiunge il divano e ci si accascia, non invitato.

-….e poi non parlava della Grecia quella vera, ma di una specie di parco a tema che hanno fatto in Puglia…

– Ma quale parco a tema, ingorante che non sei altro!-

– Forse intendeva la Grecia salentina?- domanda la prof

-Esattamente- rispondo io – Questo mese la ricetta della sfida per l’MTC e’ un piatto della tradizione pugliese e pensavamo di inserire una nota di colore accennando a questa particolarita’…

– Devono essere posti bellissimi – esclama lei con un sospiro di rimpianto – non ci siamo mai stati…-

– E a quanto pare non ci andremo nemmeno questa volta- ribadisce acida la DeboraH

– Tanto vale che vitovni a dedicavmi alla vaccolta dei documenti pev la dichiavazione dei vedditi dei vedditi – sospira uno sconsolato ragioniere – che come al solito non sava’ impvesa da poco vista la sua cveativita’ nell’avchiviave le cavte le cavte….

– Che vita di….- un’occhiataccia da parte mia trattiene Tragedy dall’esprimersi nel suo consueto stile forbito -…mai una soddisfazione…si tribola…si fatica…e alla fine si muore!

– Ok, ok …sentite: voi vivete tutti nella mia testa, giusto? Siete essere immaginari, no? Allora usiamola questa immaginazione! Mettetevi comodi, chiudete gli occhi e…

– No no, un momento – esclama con il solito indisponente tono perentorio la sciura DeboraH – guardi che ho capito dove vuole andare a parare lei: come al solito ci vuole dare in pasto ai suoi lettori! Sa benissimo cosa dice il dottore in proposito.-

– Si rilassi, e’ tutto a posto. Ascolti! –

– Benvenuti a bordo del volo “Ah! l’Italia…” AZZ 883 con destinazione Grecia salentina. E’ il comandante Ego Super che vi parla. Il cielo e’ sereno e le previsioni metereologiche sono ottime: sara’ un volo tranquillo e senza turbolenze. Atterreremo, in perfetto orario, tra pochi secondi. Godetevi il resto del volo e grazie per aver scelto di volare “Ah! l’Italia…”-

Dissolvenza e…

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-Kalos irtate stin!- annuncia raggiante la prof

– Ohmammasantissima!…ci siamo persi un pezzo di prof nel teletrasporto! Non riesce piu’ a parlare, avete sentito? – esclama Quella nel suo caprino sgomento.

– Ma no, capra che non sei altro: credo si sia espressa in griko! ( senza offesa per le capre )

– Benvenuti! Benvenuti nella Grecia salentina. Si tratta di una zona della Puglia a sud di Lecce, composta attualmente da 11 comuni e dove sopravvivono usi, costumi e tradizioni antichissime. Un’isola linguistica dove ancora si puo’ sentir parlare il griko, anche se ormai risuona solo nelle bocche degli anziani. Per questo negli ultimi anni, grazie all’interessamento di diverse associazioni e con il contributo dell’Unione Europea, si e’ dato vita a corsi di griko sia nella scuola dell’obbligo che per gli adulti, al fine di tramandare e preservare la cultura locale. In quest’area di circa 100 kmq, tracce preistoriche si mescolano a monumenti bizantini e ad architetture barocche, il tutto contornato da tradizioni di chiara provenineza ellenica. Il motivo di un simile radicamento della cultura greca in questa parte del Salento non e’ del tutto certo, ma tre ipotesi sono le piu’ plausibili: la prima fa riferimento al fatto che anche questa zona della Puglia, a cavallo tra l’VIII e il VI secolo A.C., faceva parte di quella che e’ generalmente nota come Magna Grecia; la seconda si ricollega al fatto che anche in epoche successive, gli abitanti del luogo intrattennero stretti rapporti commerciali con i paesi dell’Asia Minore, all’epoca grecofoni; la terza e piu’ accreditata ipotesi, e’ invece strettamente connessa al periodo bizantino. Nel 727, l’imperatore Leone III ordino’ che venissero distrutte tutte le immagini sacre, dando cosi’ inizio a quella che e’ passata alla storia come Guerra iconoclasta. Il conflitto si protrasse per decenni e si trasformo’ presto in una sanguinosa guerra civile. Per sottrarsi ai massacri ordinati da Leone III e dai suoi successori, i monaci basiliani furono costretti a fuggire e alcuni di loro si stabilirono in diverse zone dell’Italia Meridionale, tra le quali il Salento. Fondarono qui i loro conventi, che divennero veri e propri centri di cultura ellenica, e si fecero promotori di una rinasciata anche sociale, perche’ i monaci non si dedicavano solamente alla preghiera e all’ascesi, ma anche al lavoro dei campi, in particolare alla coltivazione della vite e dell’ulivo ed alla produzione, quindi, di vino e olio. In molti casi dissodarono e resero produttivi terreni incolti, per poi lasciarli in dote alle popolazioni locali. A questa prima immigrazione, ne seguirono altre, anche piu’ massicce e durature, soprattutto come conseguenza dell’invasione delle terre dell’Impero d’Oriente da parte degli Arabi, dato che le popolazioni fuggivano dalle province piu’ esposte, come Creta, Cipro o le isole del Mar Egeo. I nuclei abitativi che si formarono, si organizzavano in casali oppure in grotte, questo piu’ frequentemente nell’area tarantina, dove la conformazione del terreno e la presenza delle gravine, favori’ la creazione di grandi villaggi rupestri. Insieme a contadini, artigiani, marinai e pescatori, arrivarono in queste zone anche impiegati, funzionari, giudici e sacerdoti, indispensabili alla vita socio-economica della nuova civilta’ che si andava formando. Alla fine del X secolo, circa una quarantina di villaggi situati nella fascia mediana del Salento, tra Otranto e Gallipoli, formavano quella che fu chiamata Thema di Longobardia, una colonia costituita in gran parte da abitanti di origine greca, che parlavano greco e praticavano la religione greco ortodossa. Nei primi decenni del secolo successivo, inizieranno pero’ nuove invasioni da parte dei popoli provenienti dal Nord Europa, i Normanni appunto, che metteranno fine alla dominazione bizantina, introducendo il feudalesimo che durera’ intatto fino agli inizii del diciannovesimo secolo. Pur lasciando vivere in pace il clero ortodosso, sia i Normanni che le dominazioni successive, sveva, angioina, aragonese e spagnola, favorirono soprattutto la diffusione della religione cattolica e, nonostante non ci siano mai stati veri e propri conflitti religiosi, gia’ nel XV secolo il monacato ortodosso era praticamente scomparso, sostituito da ordini cattolici come francescani e domenicani.

Nel 1800, non restavano che 13 comuni che ancora utilizzavano l’antica lingua derivante dal greco, sia parlata che scritta……

Quella– Che due bisanzi!!…quand’e’ che la smette di parlare e ci fa vedere qualcosa di interessante?-

Tragedy– Ecco, vedi? Guerre, invasioni, distruzioni, morti, profughi in fuga….non e’ cambiato nulla in migliaia di anni….

Il ragioniere– Mi domando e dico: ma quanti soldi fava’ il fovtunato che bvevetteva’ il teletvaspovto il teletvaspovto….

La DeboraH – Mi scappa la pipi’ da quando siamo partiti!

Io – Siete la solita banda di ignoranti! Fate silenzio e lasciate parlare la prof!

La prof – Forse hanno ragione, pero’… Andiamo a vedere qualcosa di interessante, siete d’accordo?

– Va bene, pero’ prima troviamo un bagno!- questa e’ la sciura DeboraH, ovviamente.

Dissolvenza e….

(segue, oggi pomeriggio)

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