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Tranquilli: son fuori concorso 😉
E, ovviamente, il titolo è un’aggiustatina (ma proprio -ina) alla realtà : che non vede la partecipazione diretta dei due personaggi in questione (lo so, è un duro colpo per tutti), ma quella di due Signorine Grandi Firme del nostro gioco, Fabiana e Diana. Le proposte sono arrivate quasi in contemporanea e senza che l’una avesse avuto sentore di che cosa frullava per la mente all’altra: erano due strappi alla regola tanto consapevoli quanto irresistibili, vista la qualità dei due autori, ma per me son state un richiamo inevitabile per la creazione di uno spazio nuovo, capace di dare alle due ricette il risalto che meritano.
Di Jamie Oliver è stato detto di tutto e di più e, quel che più conta, quasi sempre bene. Il “quasi” è riferito alle sue ricette, che per qualcuno sono troppo semplici o troppo slegate dalla tradizione: ma si tratta davvero di un dettaglio: perchè la grande forza di questo eterno ragazzone sta nella serietà , nell’entusiasmo, nella fiducia che lui ripone nella cucina e nel cibo sano. Da decenni persegue un progetto di rieducazione alimentare nel suo Paese che sconfina anche in proposte sociali concrete e divertenti (penso al Fifteen’s), sostenute da una Fondazione che porta il suo nome e che ha fatto della fratellanza nel cibo una vera missione. Ultimamente, si è votato ad una cucina veloce che, però, a differenza degli odiosi esempi italici, si basa tutta sulla ottima qualità delle materie prime, su cotture leggere, sulla povertà di grassi che viene bilanciata dalla freschezza degli ingredienti, dei colori, delle presentazioni. Ogni volta che vedo un suo programma, mi si stringe il cuore, al pensiero di quanta strada abbia fatto questo figlio di birraio dell’Essex, nel campo della diffusione della cultura del cibo- e di quanta ne abbiamo fatto noi, nello stesso periodo, andando a ritroso. Tanto lui esalta la nostra cucina, come modello da raggiungere, quanto noi la ripudiamo, in nome di scatolette e altri prodotti industriali, quelle stesse che Jamie cerca di cancellare per sempre dalla dieta dei suoi connazionali, alla luce dello scempio dei loro effetti, dal tasso allarmante di obesità infantile, in poi.
Mi fermo qui, solo perchè incalza Hernst Blumenthal che, al momento, è al top della lista degli chef che preferisco. Definirlo un genio è riduttivo, ancorchè generico e si rischia davvero di perdere di vista la peculiarità del suo essere un passo avanti al resto del mondo- vale a dire una sperimentazione sempre calibrata da una raffinatissima sensibilità per le materie prime e da un estremo rispetto per la tradizione. Blumenthal non è colui che crea, in modo solipsistico ed esclusivo: non è il figo che se la tira- e se non ti piace quel che propongo, è un tuo problema. Le sue proposte sono l’apice di un equilibrio sottile, fra tecnica, genialità , cultura e rispetto: per il cibo, per la cucina, per il cliente. Che non si sente mai solo, ma viene sempre accompagnato in un percorso divertente ed esaltante, tenuto per mano da uno chef che parte da lui e a lui ritorna, facendolo volare sulle montagne russe del gusto.
Ad interpretare i loro chili sono due amiche di straordinaria bravura. Fabiana è il fiore all’occhiello del nostro gioco, un lusso che non ci saremmo mai potute permettere, se non fosse per la generosità e l’umiltà di questa strepitosa chef, che ruba tempo al riposo per pensare a noi. Diana, invece, è “un pezzo che ci manca”: con la sua simpatia, la sua classe e quel sense of humor che le scorre nel DNA ha rappresentato uno degli appuntamenti più attesi dell’MTC degli albori. Ci voleva il chili, a farla riaffacciare qui sopra- e a farlo nella stessa immutata maniera.
Ad entrambe va il nostro grazie, caloroso e sincero- in attesa che arrivino Hernst e Jamie, a congratularsi come si deve 😉
7 comments
da leccarsi i baffi ^_^
mi avete fatto venir fame…e sono le 17.30…andiamo bene! 😀
E queste due ricette sono assolutamente da provare, complimenti alle autrici.
Che buoni!!!!
Splendida location, siamo in un posto tutto nostro!! Yuppieeeeeee!!!
Diana
belin che roba, eh, Diana!!!!
Sono arrivata via partendo da Starbook non sono una food …e non all'altezza con le mie ricette a questo contesto ma le ricette sono cosi favolose che mi piace l'idea di seguirti ho solo da imparare. Ciaoo
grazie!!! questo è un blog piccolino, dedicato allo scambio dei nostri saperi: ognuno racconta quello che sa, poco o tanto che sia- e alla fine ci si ritrova tutti più ricchi. E pure più soddisfatti. Sei la benvenuta, sempre!
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