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Volevo far la splendida, ma scrivere un post sulla storia di un piatto non è cosa semplice.
…allora il termine chowder sta per calderone, dal latino caldarium, è un tipo di pentolamolto grande, caratterizzata dal fondo tondeggiante e dal manico incernierato in modo da poter essere ripiegato.
Altra possibile etimologia la parola inglese jowter, equivalente al venditore ambulante di pesce.
Le chowder più famose sono proprio quelle a base di pesce, come la Manhattan o la New England Clam Chowder, pare che la versione a base di mais sia nata successivamente e che al giorno d’oggi sia spesso servita come variante vegetariana.
Leggenda narra che grazie ad un mix di mais, patate, erbe, spezie e carne chiamato allora pottage nel 1623 Massasoit, gran sachem (capo) del Wampanoag, venne salvato dagli anziani pellegrini del Mayflower, grazie al quale visse altri 34 anni.
La ricetta ufficiale più antica si può trovare nella Boston Cook Book (1884) di Mary Lincoln, fondatrice di una famosa scuola di cucina di Boston.
Altre ricette simili attraversano il paese. Alcune utilizzano farina per addensare, altre tuorli d’uovo; alcune mais fresco, altre in scatola.
Strano, ma vero: tra coloro che hanno fatto sì che la ricetta si arricchisse e migliorasse vi sono gli Shakers, quaccheri noti oltre che per il proprio stile di vita a dir poco austero anche per le proprie capacità gastronomiche.
La zuppa viene spesso e volentieri servita come antipasto, accompagnata da cracker o frittelle dolci di mais.
SOUTHWESTERN CORN CHOWDER
da Martha’s American Food- M. Stewart
5 fette di bacon (peso totale, circa 150 g)
1 cipolla, tagliata a cubetti di circa 1 cm
1 carota, tagliata a pezzetti di circa 1 cm
2 gambi di sedano, tagliati a pezzetti di circa 1 cm
1 piccolo peperoncino (poblano), privo di semi e di picciolo, tagliato a pezzettini
mezzo cucchiaino di cumino macinato
un pizzico di pepe di Cayenna
sale grosso e pepe macinato di fresco
225 ml di vino bianco secco
mezzo kg di patate bianche, sbucciate e tagliate a cubetti di circa un cm
1 litro di brodo di pollo
mezzo kg circa di mais, meglio se fresco(se usate un prodotto surgelato, non fatelo scongelare)
225 ml di panna fresca non montata
30 g circa di coriandolo fresco tritato, più un po’ per guarnire
Facoltativo: salsa piccante (Tabasco e similari) per servire
Scaldare una casseruola capiente, a fuoco medio. Aggiungere il bacon e far cuocere, mescolando di tanto in tanto, per circa 5 minuti, fino a quando sarà croccante. Con l’aiuto di una spatola, trasferirlo su carta da cucina, per asciugarlo dal grasso.
Nella pento,a aggiungere le cipolle e far cuocere, mescolando di tanto in tanto, fino a quando sono morbide (circa 4 minuti). Unire le carote, il sedano e il peperoncino; cuocere fino a quando le verdure sono tenere, circa 5 minuti. Aggiungere il cumino e il pepedi cayenna, aggiustare di sale e di pepe.
Alzare la fiamma al massimo: aggiungere il vino. Cuocere, mescolando spesso, fino a quando il liquido sarà completamente evaporato, dai 2 ai 3 minuti. Unire poi le patate e il brodo e portare a bollore. Ridurre la fiamma (cottura medio-bassa) e far sobbollire la zuppa, fino a quando tutte le verdure saranno tenere, all’incirca 20 minuti.
Aggiungere il mais e la panna e, facendo attenzione a non far prendere il bollore, portare il mais a cottura (altri 5 minuti): unire il coriandolo, aggiustare di sale e di pepe e mescolare bene.
Servire, guarnendo con un’ulteriore spruzzata di coriandolo e le fette di mais spezzettate.
Se lo desiderate, potete accompagnare la zuppa anche con una salsa piccante, come il Tabasco
Note di Cristiana
Trovandola abbastanza sostanziosa l’ho servita come piatto unico.
Varianti: l’uso del brodo di pollo fatto in casa e il mais in scatola….
Sono una fan delle zuppe e in questo caso ho apprezzato l’accostamento del piccante del chili in polvere con il dolce del mais.
Note di Menuturistico
Variante di terra (e se non fosse per il bacon, totalmente vegetariana) della celeberrima Clam Chowder, piatto nazionale del New England, è una delle zuppe più diffuse nel territorio del Sud Ovest, nonchè una delle più corroboranti.
Interessante l’utilizzo del solo grasso di maiale, per preparare la base della zuppa, con la stufatura delle cipolle.
L’abbondante coriandolo può non incontrare i nostri gusti: il consiglio non è di sostituirlo col prezzemolo (sono simili solo nell’aspetto, ma il sapore è diverso), quanto semmai di metterne meno.
Se siete come la sottoscritta, che non tollera il brodo di pollo, usate o un brodo di verdure molto ricco oppure preparate un brodo di carne, con il dado fatto in casa, usandone una dose leggermente inferiore a quella che utilizzate normalmente: il sapore sarà meno invasivo del solito brodo di carne, ma ugualmente in grado di essere una buona base per far risaltare gli altri sapori.
Per quanto riguarda il peperoncino, va bene un peperoncino fresco, qualsiasi: assaggiatene un micro pezzetto, prima, e regolatevi di conseguenza.
3 comments
Grazie a voi..sicuramente il mais in scatola ha un sapore più dolciastro, ma in questo si avvicina molto al sapore di quello usato negli States…il binomio dolce-salato non è male. Convengo sull'uso del brodo di pollo…anche per me non è tra i preferiti…un abbraccio cri
Il mais, credo potrei mangiarlo in qualsiasi modo ( tranne che col piccante…) e questa zuppa mi attira d'avvero tanto, lo so che il peperoncino è un in gradiente stella ma io credo che la proverò senza, e poi, con il tempo brutto che fa oggi viene ancora più voglia di zuppa che d'insalata fresca…. Aspetto il tarantino che torni da Taranto, e gliella propongo anche a lui!
Grazie di questa ricetta Cristiana!
Le ricetta con il mais mi hanno sempre ammaliato, ma sinceramente non ci ho mai provato. Ho paura che il dolce del mais sia eccessivamente predominante, soprattutto se si utilizza quello in scatola, non tanto per me ma per mio marito al quale da fastidio anche nelle insalate.
Però, come ho detto, questo tipo di ricette, le zuppe in particolare, mi affascinano ogni volta che le vedo… e vorrei assaggiarle sul momento, per ricredermi!!!
Come ora!!! Cristina, prometto solennemente di provare a rifarla (quando non c'è mio marito in giro per casa!) e con il mais fresco! :)))
Complimenti!
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