credits: Eleonora- Zeta come Zenzero |
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Per lo streusel
45 gr di burro freddo
105 gr di zucchero di canna
70 gr di pinoli tostati
1 cucchiaino di cannella
1 pizzico di sale
Per il crumble
75 gr di farina 00
170 gr di burro a t.a.
150 gr di zucchero semolato
1 pizzico di sale
Per la torta
170 gr di burro a t.a. + quello per imburrare la teglia
325 gr di farina 00
2 cucchiaini di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino di sale
250 gr di zucchero
3 uova grandi
338 gr di panna acida
340 gr di prugne
1 cucchiaino di estratto di vaniglia naturale
in più ci occorrerà
zucchero a velo
La versione originale della torta prevede l’uso delle susine, ma visto che siamo fuori stagione e che per pura fortuna ho trovato delle prugne rosse al super, mi sono dovuta accontentare di quelle. Ora si dovrebbero lavare, tagliare a metà, privandole del nocciolo, e inserire nell’impasto; io che ho trovato prugne più grandi, le ho tagliate in pezzi più piccoli e le ho unite al composto con la spatola, aggiungendo infine la cannella.
Non rimane che assemblare la torta nella teglia per la cottura, che è l’unica vera difficoltà di questa torta. Procediamo così: versiamo metà impasto della torta sul fondo della tortiera, versiamo sopra lo streusel, quindi completiamo con la restante metà di impasto della torta e lo spruzziamo con l’estratto di vaniglia.
Inforniamo a forno già caldo (a 180°) per 20 minuti. Trascorsi questi primi 20 minuti di cottura, tiriamo fuori dal forno, aggiungiamo il crumble e inforniamo nuovamente per ulteriori 25-30 minuti, o finchè la superficie è ben dorata.
A quel punto possiamo sfornare, e lasciare freddare completamente su una gratella.
Servire spolverando la superficie con dello zucchero a velo.
credits: Eleonora- Zeta come Zenzero |
Note di Eleonora
Visto che la torta è molto umida vi consiglio di utilizzare una tortiera a cerchio apribile in modo che non appena sia fredda potete togliere il cerchio e lasciarla freddare sul fondo della tortiera, e poi, solo quando è completamente fredda, trasferirla su un vassoio aiutandovi con una spatola angolata.
E’ una torta buonissima, soffice, umida e burrosa, con il giusto contrasto acidulo e dolce, che si sposa a meraviglia con quella crosticina croccante del crumble, che da quel tocco in più!
Note di MTC
- il “crumble” (in inglese, “briciole”) nasce in Inghilterra, durante la II Guerra mondiale, come uno dei tanti frutti dell’ingegno, quando è incalzato dalla necessità. Il razionamento impediva di avere a disposizione gli ingredienti necessari per poter fare un guscio di pasta frolla e così le massaie inglesi si inventarono un dolce che nel sapore ricordasse le loro fruit pie, pur basandosi su dosi di frolla estremamente ridotte, rispetto al normale. Da lì in poi fu un successo planetario, tanto che il crumble è l’unico dolce inglese che è stato ufficialmente esportato il Francia, senza nessuna storpiatura nel nome di battesimmo e con riconoscimento di paternità annesso, per quanto obtorto collo. Da qualche tempo vanno di moda anche in Italia e, anche se in origine la versione più diffusa era a base di mele, impazzano sui blog nel periodo estivo, per ovvi motivi legati alla velocità della preparazione e alla ridotta permanenza nel forno.
- una ricetta codificata non esiste. Al massimo, possiamo dire che, in tempo di guerra, al posto del burro si usava la margarina, ma appena si tornò alla normalità, questa venne del tutto dimenticata- e sfido chiunque a sostenere il contrario. Per semplificarci la vita, si può fare un “tpt” (tanto-per-tanto”, traduco dal francese)- e quindi uguali quantità di burro, farina e zucchero. Ma, come capita sempre con queste ricette dal pater incertus, ognuno ha le sue dosi. L’originale, comunque, prevedeva solo burro, farina e zucchero e, nel caso del crumble di mele, anche un po’ di cannella: da qualche tempo si è aggiunta anche la farina di mandorle e senza dubbio ci si guadagna in sapore. Idem per quanto riguarda le farine più “rustiche”, che ben si sposano con frutti dal sapore deciso. Stavolta, ci sono le nocciole e, visti i risultati, penso che per un po’ continueremo così.
- diciamocelo chiaro: il vero problema del crumble non è il topping, ma quello che sta sotto, vale a dire la frutta. Stiamo parlando di preparazioni a base di frutta cotta, per giunta nel forno, e a temperature piuttosto alte, per cui se non avete una materia prima più che valida, scordatevi di preparare un dolce memorabile. Da “donna in corriera”, come mi definisce il marito, sempre di corsa fra ufficio, casa e incombenze varie, non demonizzo ed anzi benedico supermercati, surgelati e tutto quanto può aiutarmi ad imbastire tutti i santi giorni una cena degna di questo nome, senza per giunta ridurmi sul lastrico. Però, ci sono preparazioni che non transigono- e il crumble è una di queste.
- volendo, potete insaporire la frutta, magari lasciandola un po’ in uno sciroppo, come in questa ricetta. Le mele nel Calvados, i lamponi nella grappa, i fichi nel Porto, insomma, avete di che sbizzarrirvi. Idem per l’accompagnamento, di solito una pallina di gelato per il contrasto caldo freddo. In questo caso, ci avrei visto bene un gelato al Bourbon che, per ora, è rimasto nella mia testa, ma un domani, chissà…
- esiste ovviamente anche il crumble salato, per lo stesso motivo di cui sopra: in Gran Bretagna c’è una robusta tradizione di pie di carne, pesce e verdura e le ristrettezze del razionamento coinvolgevano anche queste preparazioni. Per cui, non si sa chi sia nato prima e, onestamente, neanche ce ne importa…
lo Streusel
- come dice bene Eleonora, crumble e streusel hanno gli stessi ingredienti e, sotto certi aspetti, sono la stessa cosa: solo che il primo è inglese, da to crumble, sbriciolare, mentre il secondo ci riporta all’area germanica, con un termine tedesco che significa invece sparpagliare. La vera differenza, semmai, è in quello che sta sotto, visto che lo streusel è sempre abbinato a impasti lievitati, mentre il crumble spesso e volentieri ricopre solo strati di frutta.
Eleonora- Zeta come Zenzero
14 comments
Guarda ne ho ancora un paio di fettine, se mi dici l'indirizzo te la spedisco volentieri!! 😀
La voglio oraaaaa!! Complimenti Eleonora, e grazie per tutte le spiegazioni, ora so anche la differenza tra crumble e streusel!
deve essere speciale..attendiamo le prugne!!! Grazie!
lo è!! ancora poco e via di torte con la frutta estiva!
Aspetta che arrivino le prugne, e mi fiondo a farla!
ci conto! 😉
grazie!! la torta è proprio buonissima, merita davvero!! evviva il texas!
un dolce fantastico, una bella schiarita sul crumble e streusel (che in effetti confondevo) e una rima baciata che neanche Dante, guarda! 🙂
..cosa voler di più di prima mattina? 🙂 grande Eleonora!!!!
una fetta di questa torta? 🙂
Fantastica spiegazione e fantastica realizzazione di un dolce che vale la pena di copiare incollare e fare appena possibile.
assolutamente si! 😀
Sin palabras! Ma cos'è questa meraviglia??? Non la conoscevo! E da amante dei dolci-aciduli…mmmmh…io aspetto le prugne, per poi darmi alla pazza gioia anche con altri tipi di frutta! 🙂
Grandissima Eleonora!!!
In effetti il contrasto tra l'acidulo delle prugne, il dolce della pasta e il croccante del crumble è paradisiaco!
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