E quindi, vai con un MTChallenge sulle torte salate, ma secondo le regole della tradizione di quel sottile lembo di terra che è la Liguria che diventa la vera protagonista di questa sfida: d’altronde, non sarebbe potuto essere diversamente, con un terzo giudice come la Vitto, che della nostra cucina è l’interprete più corretta, più colta e più straordinaria che si conosca. Il suo post si aggiunge alla carrellata di ricette da incorniciare, qui all’MTC, per la dovizia di particolari, la fedeltà alla tradizione, la ricchezza di suggerimenti e di “dritte” per destreggiarvi con successo anche in una preparazione che facilissima non è, ma che vi darà grandi soddisfazioni.
Come al solito, la ricetta originale è nel blog di Vittoria (e meno male che è piccolina, la cucina di queste nostre amiche, perchè non vogliamo immaginare cosa sfornerebbe, se fosse di dimensioni anche solo che normali). Considerato che la sfida non è necessariamente sulla Pasqualina, ma sulla torta di verdure tout court, lei vi ha riportato anche un’altra ricetta, con un diverso ripieno, giusto perch possiate rendervi conto meglio delle caratteristiche fondamentali di questa preparazione, che sono quelle che dovrete rispettare in questa sfida.
Quindi, se volete preparare una torta pasqualina, potete farlo, sia secondo la ricetta della Vitto, sia secondo le mille altre versioni che esistono (solo che su questo blog, dovrebbero essercene tre); se invece preferite variare il ripieno e fare un’altra torta salata, potete farlo: basta attenersi alle regole che seguono
a. dovete seguire la ricetta della Vitto. Fanno eccezione come sempre i celiaci e gli intolleranti alla farina di grano, che possono usare le alternative che preferiscono. Per tutti, comunque, vale il divieto di aggiungere uova.
b. l’Imperia è solo un’espressione geografica :-). Niente macchinette per la pasta, qualsiasi nome abbiano: solo mattarello e olio di gomito, esattamente come ai tempi delle tagliatelle. E tanti bei pugni, così come da fotogramma.
c. la torta deve essere ricoperta di sfoglia, come le pies britanniche. Il ripieno, quindi, è racchiuso in una sorta di guscio, che lo avvolge sopra e sotto. Il trucco della cannuccia da noi si tramanda di madre in figlia (ricordo ancora il panico successivo ad una potente soffiata della creatura, seguito da “mamma, ho perso il chewingum”): non è un obbligo, ma provarci è divertente.
d. come da tradizione, le sfoglie devono essere
trentatrè
trenta
venticinque
quindici
dieci
cinque 🙂
CINQUE sfoglie, tirate sottilissime, sopra e sotto. Seguite le indicazioni della Vitto e non ci saranno problemi.
Precisazione: 5 in tutto: ossia, 2 sotto e 3 sopra- oppure 3 sotto e 2 sopra, oppure 1 sotto e 4 sopra, insomma, decidete voi.
Cinque è il numero minimo: nessuno vi vieta di farne anche di più, se vi va.
3. il ripieno deve essere di verdura, secondo la tipica tradizione genovese. Non necessariamente di bietole, ma di qualsiasi verdura preferiate, con il solito limite della stagionalità. Potete arricchirlo con uova, formaggi, erbe e spezie e anche riso (altro ingrediente molto presente nelle nostre torte), ma deve essere evidente che questi sono complementi e non ingredienti principali. Del tutto vietati la carne (anche sottoforma di salumi) e il pesce.
- Le ricette vanno pubblicate dalle 00.01 del 13 settembre fino alle 00.00 del 28 settembre, direttamente sui vostri blog. Appena pubblicate, dovete lasciare il link della pagina qui sotto, nello spazio dei commenti.
- Se invece non avete un blog,mandateci la vostra ricetta entro la mezzanotte del 28 settembre: penseremo noi a pubblicarla su MT.
- Fra poco parte la newsletter con tutti gli approfondimenti: se non doveste riceverla, sollecitatela a mtchallenge@gmail.com
- Il banner della sfida di settembre è qui sotto
In ultimo, vi spiego gli indizi