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MTC n. 22: il Gelato alla Crema di Mapi

by Alessandra
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ovvero, probabilmente la sfida più impossibile fra quelle affrontate finora. Perchè, bontà e stagionalità a parte, preparare un gelato con tutti i crismi è cosa affatto semplice, come ben sanno i maestri gelatieri che non a caso  si fregiano di un titolo normalmente riservato alle branche più complesse di un’arte altrettanto complessa quale la pasticceria. La proporzione è tutto, infatti e coinvolge tutti gli elementi base di questa preparazione (zuccheri, grassi, acqua) oltre a quelli accessori, tradizionalmente noti come “gusti”, ognuno dei quali a sua volta combina in se stesso i tre elementi di cui sopra in modi diversi. Come dire, non se ne esce- a meno di non trovare una soluzione.
Ovvero, un terzo giudice come la Mapi.
Che da un lato, nella sua infinita bontà, è venuta incontro alla richiesta più pressante, più condivisibile e più gettonata, di una “base” inibita dala sola idea di accendere il forno; dall’altro, ha preparato un post su due livelli, il primo modellato sulle esigenze della gara, il secondo su quelle dei molti di voi che desiderano approfondire l’argomento e impadronirsi di tutti i segreti di questa preparazione.
Mapi vi fornisce tre ricette- un gelato alla crema, un gelato al cioccolato, un gelato alla frutta (che nel suo caso non poteva che essere la mela)- che sono perfette come base per le variazioni sul tema “crema”, “cioccolato”, “mela”.
Tuttavia, considerate le premesse , abbiamo ritenuto più corretto che scegliate una vostra ricetta per tutti gli altri gusti, proprio per evitare di sballare il sistema di proporzioni di cui sopra.

La faccio breve- e passo al Regolamento

Regolamento
1. per chi vuol fare un gelato alla crema e variazioni (aromi, erbe, stracciatella, spezie etc) o un gelato al cioccolato e variazioni (aromi, tipi di cioccolato, spezie etc) o un gelato alla mela e variazioni (aromi e spezie) bisogna seguire la ricetta di Mapi
2. chi invece vuol fare un gelato a tutti gli altri gusti, può seguire una sua ricetta.
3. Tuttavia, è fondamentale che la base del gelato sia una crema inglese, preparata cioè con uova, latte e zucchero. Questo vale anche per il gelato alla frutta, per evitare di confonderlo col sorbetto e per rendere uniforme il livello di difficoltà della gara.
4.  Sono ammesse anche preparazioni salate, compatibilmente con la presenza della crema inglese
5. Per quanto concerne il procedimento
a. se avete la gelatiera, seguite le istruzioni della macchina
b. se non avete la gelatiera, seguite le istruzioni della Mapi
6. Per quanto concerne gli abbinamenti, siete liberi:  potete lasciarlo nature oppure abbinarlo a salse di frutta o di liquore o di altro genere, a cialde e biscotti, e anche a pietanze salate, qualora vogliate presentarlo come “contorno” di un piatto. Ovviamente, valgono i due gusti- anche se non è detto che siano sempre meglio che uan.
7. Stessa libertà per quanto riguarda la presentazione: coni, coppette, stampi, tutto ammesso; è ammessa anche la torta gelato, anche su una base di biscuit o altro genere, a patto che contenga solo gelato: non sono consentite preparazioni più elaborate, con inserti di gelèe, di bavaresi o di semfreddi, sempre per le stesse esigenze di unfiromità della gara.
8. Le ricette devono essere pubblicate dal 13 luglio fino alla mezzanotte del 28 luglio: chi ha un blog, lascia il link della pagina della sua proposta sotto a questo post; chi non ha un blog, la invia a mtchallenge@gmail.com, corredata di foto. Per quanto concerne i food blogger, le ricette pubblicate prima o dopo queste date, finiranno fuori concorso; invece, i concorrenti senza blog possono inviarle anche prima del 13 luglio- ma non oltre il 28.
9. Il banner per questa sfida celoooooo- ed è questo qui
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10. In giornata partirà la news letter di approfondimento: se non doveste riceverla entro domani, mandateci una mail a mtchallenge@gmail.com e provvederemo ad inviarla anche a voi.

Per qualsiasi altro dubbio, perplessità, angoscia, c’è la Mapi 🙂 e ci siamo anche noi, ovviamente: o in posta privata, al solito indirizzo (mtchallenge@gmail.com) o anche qui sotto, nello spazio dei commenti.

Vi spiego gli indizi- e poi vi lascio pensare in pace
Dunque, nel gruppo dell’MTC, su Facebook, qualcuno che ha indovinato c’è stato. Ma non per gli indizi, anzi: Stefania, per esempio, mai come in questo caso sorretta dalla sua illuminata logica, ha sostenuto che la ricetta dovesse essere il gelato, “perchè gli indizi non c’entrano niente!”. Invece c’entrano- e vi spiego perchè.

1. Il quadro di Caravaggio che rappresenta il sacrificio di Isacco, riporta i personaggi a cui, secondo la tradizione, si deve la prima menzione del gelato: fu Abramo il primo ad assaggiarne uno e fu proprio Isacco a prepararlo, offrendo al vecchio padre una mistura di latte di capra e di neve, dal potere rinfrescante, invitandolo a “mangiare e a bere” sotto il sole ardente.

2. Storicamente, invece, l’origine del gelato vero e proprio è attribuita all’italiano Berardo Buontalenti, architetto con l’hobby della cucina, che nel corso del Rinascimento divenne famoso per i dolci ghiacciati che strabiliavano i commensali dei sontuosi banchetti fiorentini dell’epoca. Pochi sanno, però, che il Buontalenti elaborò una precedente ricetta inventata sempre a Firenze da un macellaio e pollivendolo, tal Ruggeri, che aveva partecipato al contest mediceo sul “piatto più singolare”, facendo strage degli altri concorrenti con i suoi dolcetti gelati. Da lì, gli arrise la buona sorte, al punto che la solita Caterina decise di imballarlo insieme agli altri bagagli, quando andò ad insegnare la cucina ai Francesi, che vennero letteralmente sedotti dalle preparazioni dell’ormai ex macellaio. Che, tuttavia, di lì a poco sarebbe tornato alla sua città e alla sua professione, stanco di prender botte dai rivali gelosi: chiusa la ricetta segreta in una busta, la fece recapitare a Caterina, con queste parole di congedo: “con il vostro permesso, ritorno ai miei polli… e spero che la gente si dimentichi di me- e si ricordi solo del mio gelato”. I Francesi, neanche a dirlo, lo presero alla lettera, si fiondarono sull’agognata ricetta e si guardarono bene dal ricordarne l’inventore. Quando si dice “corsi e ricorsi” 🙂

3. L’ultima foto, è la crème anglaise. Più chiaro di così!
Buona sfida a tutti

2 comments

Il mio gelato al Cappuccino per il Club del 27 | Bonbon lavande 27 Giugno 2017 - 9:02

[…] sfida MTChallenge di riferimento questa volta è la numero 22, che aveva come tema appunto il gelato. L’ideatrice della sfida a suon di palette, coni e […]

Il mio gelato alla vaniglia con pesche e mandorle caramellate per il Club del 27 - 27 Giugno 2017 - 8:43

[…] Una della tante ricette da cui da scegliere, tutte veramente interessanti, prese dalla Sfida n. 22 del Mtchallenge, in cui  Mapi aveva dato  tutte le indicazioni  per preparare il gelato con e senza la gelatiera […]

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