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Le polpette svedesi!
Ve lo sareste immaginato? Forse sì, perchè a pensarci bene sono il piatto più in linea con l’Emmetichallenge: una ricetta di tradizione, ben collaudata, magari anche codificata, che lascia spazio alla fantasia ma che ha già in sè tutti i requisiti per la “porca figura”.
Tuttavia, la scelta non è stata così immediata, tutt’altro: anzi, a dirla tutta, Alessandro ha già sperimentato da subito cosa significa essere il vincitore di questa sfida, visto che non gli abbiamo dato neanche il tempo di godersi la meritatissima vittoria e già gli eravamo alle calcagna, a soffiargli sul collo perchè il tempo stringe e mica li si può fare aspettare. Abbiamo valutato insieme un po’ di idee e alla fine, la scelta è caduta sulle polpette che, con tutto il rispetto per la gastronomia scandinava, per noi sono l’emblema della cucina del Nord, insieme ai pepperkor e al gravlax. Anche perchè quando ci capita più, un vincitore che viene dalla Svezia e che ci lascia niente meno che la ricetta della suocera, indigena doc?
Quindi, che polpette siano.
al solito, la ricetta è da Alessandro e da noi le reole del gioco
a. gli ingredienti obbligatori: tenetevi forte. NESSUNO. Da grande creativo qual è, Alessandro vi ha lasciato carta bianca: sia che optiate per la versione carnivora o vegetariana o per le variazioni sulle frikadeller di pesce, tutto è concesso, in questa tornata
b. le tecniche obbligatorie sono invece due
– qualsiasi ingrediente decidiate di usare, lo vogliamo cotto
– la polpetta deve avere la forma di una polpetta. Vi possiamo concedere al massimo una strizzata d’occhio ai piccoli hamburger, ma nulla di più
– fritto o al forno, è lo stesso
Però, dovete fare delle polpette: potete usare tutti gli ingredienti che preferite, ma la tecnica deve essere quella con cui cucinereste una polpetta: non lievitati, non “pezzi interi”, non tartare crude e cose che esulano dal procedimento consueto per preparare questo piatto
– fritto o al forno, è lo stesso
Però, dovete fare delle polpette: potete usare tutti gli ingredienti che preferite, ma la tecnica deve essere quella con cui cucinereste una polpetta: non lievitati, non “pezzi interi”, non tartare crude e cose che esulano dal procedimento consueto per preparare questo piatto
c. obbligatorio è poi l’accompagnamento. Anche qui, potete giocare con la vostra fantasia, scegliendo una salsa o un condimento o una verdura: ma l’accompagnamento deve esserci per forza.
d. date: considerato che febbraio ha 28 giorni, anticipiamo un po’ i tempi: potete pubblicare le vostre ricette dalle 00.01 dell’11 alla mzzanotte del 26 febbraio. Le modalità sono sempre le solite, prima pubblicate sul vostr blog, poi lasciate un commento qui sotto, con il link alla pagina della vostra ricetta. Ricordatevi di cambiare il vecchio banner con quello nuovo. Chi non ha un blog, invia la sua ricetta corredata di foto a mtchallenge@gmail.com entro il 26 febbraio. Se preferisce, può anche mandarci tutto prima, che a pubblicare nei termini esatti ci pensiamo noi (di solito, nei fine settimana compresi fra la data di inizio e la fne del mese): non valgono invece le ricette che arrivano dopo la mezzanotte del 26.
e. la giuria sarà formata da noi due e da Alessandro e, come già abbiamo avuto modo di ripetere più volte, siamo sfacciatamente corruttibili. Lui è integerrimo, ma la Dani e io accettiamo di tutto: intanto, l’ultima parola spetta al giurato di turno, come sempre…
per i dubbi e le domande che vi assillano la mente, chiedete pure- o date un’occhiatina al Regolamento.
Dopodichè, affilate i coltelli e aguzzate l’ingegno- e buona sfida a tutti
Ale&Dani